FAIRY TAIL – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Tanto più grande è il successo, tanto più un’opera tende a diventare cross mediale, soprattutto in questi ultimi tempi. È proprio questo il destino che è toccato a FAIRY TAIL, manga ideato da Hiro Mashima nel 2006 e conclusosi 3 anni fa. Il mangaka giapponese ha dato vita ad un universo di maghi che, riunitisi in gilde, cercando di portare il proprio vessillo sempre più in alto a discapito delle altre corporazioni. In questo turbinio di lotte fra gilde bisogna però distinguere fra quelle che seguono il percorso della luce e quelle oscure, dedite ad affari non proprio tanto raccomandabili, tanto da essere dichiarate fuori legge dal Consiglio della Magia, organo supremo che regola l’uso della magia e i rapporti fra le gilde. Koei Tecmo e Gust si sono cimentati in questa impresa, tentando di far a loro volta una magia e tirar fuori un titolo fedele all’opera cartacea.

Fairy Tail

Benvenuti a Fiore

Per chi conosce già il manga, Fairy Tail ci darà il benvenuto con l’incontro sull’isola di Tenrou, insieme a Mavis, la prima master della gilda delle Fate. Facendo la conoscenza di Acnologia, un potentissimo drago che li aggredirà improvvisamente, i componenti di Fairy Tail presenti sull’isola dovranno ricorrere ad un incantesimo di difesa unico nel suo genere: li proteggerà dalla minaccia ma li bloccherà sul posto per ben 7 anni. Natsu e Co. torneranno alla sede della gilda dopo il salto temporale trovandola in uno stato pietoso: i componenti rimasti hanno fatto del loro meglio per tener su la baracca ma i problemi economici, mancando gli esponenti di spicco, hanno sopraffatto la corporazione. Toccherà quindi a noi risollevare le sorti della gilda, adempiendo a tutti gli incarichi che ci saranno assegnati e riportando in alto il nome di Fairy Tail. La trama riprenderà tutto l’arco narrativo del Gran Premio della Magia fino a quello di Tartaros, prendendosi in mezzo qualche licenza, risultando godibile ma senza particolari picchi narrativi. Fra un’incarico principale e l’altro potremo dedicarci alle numerose attività collaterali che ci riserverà il titolo.

Fairy Tail

The summer is magic… or not?

Appena si prende la mano col sistema di gioco di Fairy Tail ci si rende subito conto di quanto siano numerosi sia i compiti da portare a termine che le loro tipologie.  Oltre alla missioni che dovremo intraprendere per proseguire con la trama principale, ve ne saranno alcune che potremo selezionare dalla bacheca degli annunci, divise per grado. Sulla bacheca saranno presenti solo le missioni che avranno un grado pari o inferiore a quello della gilda: per scalare i ranghi e la classifica dovremo macinare più obiettivi possibile, soddisfacendo i mandanti dei nostri incarichi per guadagnare posizioni nel rank, Jewels (valuta del mondo di Fairy Tail), oggetti e fortificare il legame fra compagni di gilda. Proprio come viene sottolineato più volte anche nel manga (forse anche troppe), fortificare il rapporto con i compagni di gilda sarà importante anche per quanto riguarda gli scontri: più il legame sarà forte e potente più saranno forti i bonus degli attacchi combinati. Buona parte del sistema di combattimento verterà infatti sulla possibilità di eseguire attacchi a catena fra i membri del party, mandando fuori gioco gli avversari il prima possibile.

Fairy Tail

Gli scontri hanno luogo su una griglia 3×3 su cui sono posizionati solo i nemici, uno per casella. Il party, composto da un massimo di 5 personaggi, può contare su varie tipologie di azione base: attacco, magie, difendi e inventario. Alla fine dei conti però quelle veramente utili sono solo due, ossia l’uso di magie e degli oggetti. L’attacco semplice infatti non sarà altro che un modo per non rinunciare a danneggiare un avversario, senza consumare troppo mana (i personaggi vanno K.O. una volta finiti gli MP), ma numeri alla mano è una situazione difficilmente realizzabile. L’uso delle magie invece consente di infliggere danni ai nemici prendendo di mira determinati quadretti della griglia. L’unico elemento che aggiunge un minimo di profondità strategica, se così vogliamo chiamarla, è la possibilità, tramite l’uso di precise magie, di spostare i nemici sulla griglia in modo tale da favorire l’intervento degli alleati, colpendo il maggior numero di nemici possibile e sfruttando le debolezze a determinati elementi. Stop. Ci saremmo aspettati qualcosa di un minimo più spinto, magari inserendo anche il party sulla griglia, rendendo gli scontri più tattici e divertenti ma così non è. Tutto sembra propendere per l’eliminazione veloce degli avversari, compreso l’uso degli attacchi a catena, realizzabili in due modi: o sacrificando un po’ della barra dedita al Risveglio (quando piena potremo potenziare i personaggi, trasformandoli) o premendo R1 quando la barra circolare a destra dello schermo, detta Fairy Gauge, sarà piena. Con la Fairy Gauge si potranno sferrare combo potentissime, con tanto di Finisher, per infliggere danni pesantissimi agli avversari. L’unico aspetto utile di questo meccanismo è il poter portare facilmente a termine le missioni dove ci verrà chiesto di eliminare un determinato tipo di mostri nei vari dungeon a disposizione.

Fairy Tail

Quest’ultimi non saranno affatto complessi, sebbene lo stile delle ambientazioni sia molto fedele a quello del manga: nei dungeon potremo girare imbattendoci nei nemici o raccogliendo oggetti qua e là, provando ad aprirci delle vie bloccate tramite l’uso della Fairy Gauge nei combattimenti, distruggendo gli ostacoli. L’esplorazione quindi è veramente molto lineare, a prescindere che ci si trovi in un dungeon o in una delle città del mondo di gioco, all’interno del quale ci sposteremo semplicemente scegliendo la location su una mappa. Girando per quest’ultime sarà possibile incontrare alcuni componenti della gilda e dare il via a dei dialoghi che rinsalderanno il legame fra i singoli membri coinvolti, fornendo dei bonus per il consumo ridotto di MP. Potremo anche aumentare il rank dei singoli personaggi del party, sfruttando dei punti che guadagneremo portando a termine gli incarichi, in modo tale da guadagnare dei perk permanenti per il singolo componente, come ad esempio l’aumento della probabilità dei colpi critici, dei vestiti alternativi o degli slot Lacrima addizionali.

Fairy Tail

Le Lacrime saranno praticamente gli equipaggiamenti con cui potremo personalizzare il party, fornendo dei bonus statistici o la probabilità infliggere particolari status alterati ai nemici. Altri miglioramenti possono essere ottenuti potenziando i locali della gilda, come l’emporio o il laboratorio: per farlo bisognerà procurarsi dei materiali specifici sconfiggendo determinati mostri. Come avevamo anticipato quindi, vi sono una marea di attività nel mondo di Fiore, queste però si limitano a incarichi semplici come “Recupera quest’oggetto” o “Elimina X mostri”, senza neanche dare un contorno di trama un minimo accattivante, rendendo tutto abbastanza ripetitivo. Anche il sistema di combattimento avrebbe potuto avere una profondità maggiore: l’idea di base è buona ma adattata in modo un po’ superficiale e, soprattutto, con una curva di difficoltà non calibrata come si dovrebbe, vista la facilità dei combattimenti.

Fairy Tail

Il look delle Fate

Graficamente Fairy Tail non è al livello delle ultime produzioni ma lo stile in cell shading si adatta bene allo stile del manga. Un po’ meno invece le animazioni e gli effetti particellari che si rivelano essere abbastanza legnosi e approssimativi, con poco livello di dettaglio. Non si arriva al punto di ledere l’esperienza di gioco ma sicuramente si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio, senza ombra di dubbio. Leggermente diversa invece la questione riguardante il comparto audio: le musiche fanno il loro lavoro e ben si adattano al mondo di gioco, scanzonate e allegre, non memorabili fa fanno comunque la loro figura. Anche il doppiaggio non sfigura (interamente in giapponese). I sottotitoli non sono presenti in lingua italiana e per la nostra recensione abbiamo optato per quelli in inglese che risultano comunque di facile comprensione anche per chi non mastica benissimo la lingua di sua Maestà, facendo risultare il titolo godibile anche sotto questo punto di vista.

Giocando a Fairy Tail abbiamo avuto la netta sensazione di aver messo le mani su un titolo che poteva far di più. Gust ha dato sì un’impronta da GDR ma in modo un po’ superficiale. Sia il sistema di combattimento che l’esplorazione potevano esser curate in modo migliore, articolando e approfondendo le loro caratteristiche, insieme alla curva di difficoltà che ci è sembrata tendente verso il basso. La buona volontà è stata tutta profusa nell’inserire più funzionalità possibili: numerose (ma semplici) missioni secondarie, legami da rinsaldare con i compagni di squadra, rank dei personaggi, potenziamento della gilda, task di rank di gilda da portare a termine e così via. Avremmo preferito che Gust e Koei Tecmo si fossero concentrate su meno aspetti, scavando più il solco, invece che mettere molta carne al fuoco per cuocerla però solo in superficie. Se ci si vuole avvicinare al mondo degli RPG, Fairy Tail non offre poi così tante novità ma sicuramente verrà apprezzato dagli amanti sfegatati dell’opera.

6.9

Pro

  • Personaggi fedelissimi agli originali
  • Molte attività da intraprendere..

Contro

  • ..spesso poco originali
  • Sistema di combattimento poco profondo
Vai alla scheda di FAIRY TAIL
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