F1 22 – Recensione
F1 22 è arrivato finalmente in edizione completa e, dopo i vari test effettuati, possiamo dire che Electronic Arts e Codemasters hanno solo parzialmente centrato l’obiettivo. Questo simcade (una via di mezzo tra arcade e simulazione, NDR) è lo spartiacque tra la prima era turbo-ibrida e la F1 del futuro, basata sulle monoposto a effetto suolo che tornano a calcare gli asfalti di tutto il mondo dopo essere state bandite nel 1983 a causa della loro pericolosità. Chi si aspetta grandi novità, per certi versi potrebbe rimanere deluso, ma c’è anche tanto altro di buono. Allacciamo il casco e scendiamo in pista!
Dimenticatevi le monoposto piene di alettoni, profili alari ovunque e difficili da guidare quando si segue un’altra vettura. Il modello di guida di F1 22 è decisamente ben calibrato, con le macchine che restituiscono fin dall’inizio la dinamica del veicolo propria di questa nuova era: sono macchine pesanti, lente nei cambi di direzione e più difficili da far trazionare in uscita di curva a causa della differenza di gomme e cerchi rispetto al passato. Se è vero che seguire un rivale è diventato più facile, è altrettanto vero che è molto più facile andare in testacoda o perdere la vettura dopo essere saltati in maniera troppo esuberante su un cordolo. Il consiglio che possiamo darvi, al netto delle lamentele che si sentono in giro fin dall’anteprima, è quello di resettare tutto e ripartire da zero sia come stile di guida, sia come approccio alla messa a punto.
Nei circuiti cittadini, ad esempio, queste monoposto sembrano dei veri e propri camion. Si fa fatica a portarle dentro la curva, sono molto lente da far girare ai tornantini e, se si da un pelo di gas in più con troppo angolo volante, si perde immediatamente il controllo. Trovare il bilanciamento migliore è la chiave per vincere, quindi nella modalità Carriera concentratevi fin da subito sulle sfide del venerdì, in modo tale da poter fare sviluppo il più rapidamente possibile. Allo stesso tempo, la IA sembra molto più coriacea rispetto al passato: non esita a giocare duro e a farvi sentire le ruotate se necessario. Detto questo, al netto del giro di allineamento da fare e dei quick time event durante le soste ai box, è grosso modo il gioco dello scorso anno con macchine rifatte e modello di guida aggiornato. Se siete tra quelli che speravano nel decisivo cambio di passo per portare la serie nel mondo della simulazione, dobbiamo purtroppo dirvi che rimarrete molto delusi. Il titolo è affetto da diversi bug, oltretutto, che però siamo sicuri che verranno corretti nel corso del tempo. Le modalità Carriera Pilota e Carriera Scuderia sono rimaste grosso modo le stesse dello scorso anno.
F1 Life… ma perché?
Questo è, forse, il lato più grottesco di F1 22. La dimensione social in cui gli amici vengono a guardarti le Supercar nelle sei diverse aree della casa ricorda molto la dinamica di Test Drive Unlimited 2, dove compravi le ville e ti trovavi gli amici con cui chiacchierare via chat. Il tutto, ovviamente condito da “scegli il colore del divano”, “scegli il colore del tappeto” e altre situazioni che sembrano perfettamente uscite da The Sims. Peccato che si stia parlando del gioco ufficiale della Formula 1 e tutto questo sia ampiamente fuori target. Chi compra questo tipo di giochi non vuole ritrovarsi a sfogliare il catalogo di un mobilificio dozzinale, vuole immergersi nella massima categoria del motorsport a ruote scoperte. Dell’amichetto con l’avatar glamour seduto sul divano di fronte alla Supercar che si può utilizzare per pochi secondi su un circuito, senza alcuna velleità, ne fa volentieri a meno.
Grafica e audio
La grafica è uno dei fiori all’occhiello di F1 22. I modelli delle auto sono semplicemente favolose, anche i circuiti sono ben realizzati e i giochi di luce aumentano l’immersività. Stesso discorso vale per i video e le voci dei narratori, con il grande Davide Valsecchi a dare quel tocco di colore in più allo scenario. Stesso discorso si può fare tranquillamente per l’audio, all’altezza della situazione e che aiuta anch’esso a calarsi nell’abitacolo della monoposto. In linea di massima, questa transizione dalla vecchia generazione turbo-ibrida a queste nuove macchine a effetto suolo è stata perfettamente riprodotta, con buona pace degli scettici della vigilia. Davvero una buona idea la gestione del sonoro nei circuiti cittadini, con il sound delle monoposto che “rimbomba” molto di più rispetto ai circuiti tradizionali.
Multiplayer
Senza dubbio, il comparto online di F1 22 è la punta di diamante del titolo, visto che gli eSports sono ormai una grande realtà e questa è una delle serie più in voga. Anche qui non mancano i bug ma i server, almeno al momento, sembrano essere stabili. Il problema principale è dato dal fatto che, nella modalità online, mettendo il gioco in pausa si resetta la temperatura delle gomme, con conseguenti problemi a livello di guida. Potrebbero sembrare problemini di poco conto, ma per chi gioca il competitivo a livello internazionale si tratta di problemi molto molto grossi.
F1 22 è il classico gioco a due facce. Ci sono molte cose buone, come la nuova fisica delle monoposto e la replica di queste ultime, ma altrettante che lasciano con il punto interrogativo. La parte della casa dove si cambia l’arredamento, le Supercar, l’elevato numero di bug presenti fin dal lancio e che sono stati corretti solo in parte etc. sono aspetti che non c’entrano a nostro avviso nulla con un titolo del genere. Consigliamo l’acquisto? Beh, se siete appassionati di Formula 1, ovviamente sì. Se invece avete il titolo dello scorso anno e lo comprereste solo per “inerzia”, il consiglio è di aspettare almeno che vengano corretti i bug.
Pro
- Fisica di gioco
- Modelli delle auto ben realizzati
Contro
- F1 Life
- Troppi bug
- Inizia a essere sempre la stessa minestra