Eufloria – Recensione Eufloria

Il panorama Indie, sempre più prolifico, con il tempo ci ha insegnato che non servono grossi nomi per guadagnare il rispetto di pubblico e critica.
Eufloria è un RTS (strategico in tempo reale) nato come freeware diversi anni fa, con il nome "Dyson", omaggio all’omonimo fisico americano, le cui teorie sono state fonte di ispirazione per gli sviluppatori.
In versione commerciale, il gioco nasce prima su PC nel 2009, ma solo di recente è disponibile sul PSN per tutti gli utenti Playstation 3.

Tanto tempo fa, in una galassia lontana

I protagonisti di questa storia sono semi e piante di uno spazio lontano; la loro missione è quella di colonizzare nuovi asteroidi, sfruttarne le risorse ed accrescere la propria comunità. In questo viaggio guideremo l’avanzata di questa particolare razza aliena, di asteroide in asteroide. Sul nostro cammino troveremo agguerriti nemici pronti a sbarrarci la strada, ma anche preziosi alleati con cui stringere solide collaborazioni.

Divide et impera

Il binomio RTS e console tende generalmente a provocare una smorfia di dolore sui volti di chi fa, di mouse e tastiera, la proprie armi da battaglia. Nonostante questo, vuoi per il basso numero di azioni, vuoi per la semplicità nei confronti di altri giochi simili, giocare con il Dualshock non è poi un’impresa così ardua, a patto chiaramente di fare un po’ di esercizio. A tal proposito è doveroso citare il buon sistema di selezione delle unità, che, grazie alla selezione e successiva rotazione dello stick analogico destro, permette di spostare da 1 a tutte le unità presenti sull’asteroide con estrema velocità.
Di base il gioco è semplice, lo start non sempre è uguale per ogni livello, nei primi si parte con un asteroide, una pianta ed una manciata di semi che gravitano intorno alla stella. Ad intervalli regolari, questa genera un seme, al giocatore viene lasciata la facoltà di scegliere il proprio stile di gioco, aumentare le piante su quella meteora, colonizzare quello più vicino, piantarne una “difensiva”. Ogni asteroide ha un numero prestabilito di vegetali e tre caratteristiche: potenza, salute e velocità. Queste si riflettono sui semi generati, creando delle unità differenti per ogni pianeta colonizzato; strategicamente parlando saranno queste a farci decidere chi colonizzare per primo e quale difendere meglio, tenendo sempre a mente che sarà possibile modificare in parte le caratteristiche dei pianeti, sacrificando semi.
L’obiettivo finale è sempre il medesimo, spostarsi da un meteorite all’altro, conquistare ed espandersi, fino ad aver occupato l’intero quadrate e passare così al livello successivo.
I primi scontri sono semplici tutorial, illustrano come muoversi sul campo di gioco, come puntare i meteoriti vicini, piantare alberi; con il progredire della storia vengono anche introdotti nuovi semi, fiori ed altri modificatori essenziali per la vittoria, perchè è bene ricordare, che Eufloria resta comunque un gioco di strategia.

Zen …

Eufloria si presenta al giocatore come un gioco bidimensionale e minimalista, non vi nascondo che nel vederlo la prima volta mi sono subito tornati alla mente i pomeriggi passati a giocare ad Asteroids delle Atari, videogioco col quale però, Eufloria non ha poi granchè in comune.
Colori caldi e musiche dolci, composte appositamente per lui, riescono a trasformare una partita ad un RTS in un momento distensivo e rilassante dove gli stessi suoni della battaglia sono ovattati, percepibili solo ingrandendo l’area interessata.
I movimenti di piante, fiori e semi sono sempre fluidi, anche quando la quantità di oggetti a video è numericamente impressionante ed in qualsiasi condizione di zoom.

Avere il pollice verde non basta

Se dovessi immaginare la curva d’interesse a breve termine, per me sarebbe una “gaussiana”; il primo approccio con il gioco è duro, poche informazioni e la necessità di apprendere in fretta i comandi e muoversi con il pad, poi la pratica dà i suoi frutti e tutto diventa naturale. Si vedono i primi risultati e macinano livelli su livelli, scoprendo nuove opzioni e stages sempre più complessi e difficili, infine ci si scontra con uno stile di gioco privo di varietà ed alla lunga ripetitivo.

Concludendo

Il gioco si fa apprezzare per la grafica minimalista e fluida e le musiche d’atmosfera. A patto di non scoraggiarsi alla prima partita, il gioco è in grado di regalare qualche soddisfazione, anche se, col tempo, si fa sentire la mancanza della modalità multiplayer online.
Eufloria è un gioco esteticamente e concettualmente originale, il cui difetto principale è la monotonia di un gameplay sempre uguale.

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