Etrian Odyssey V: Beyond the Myth – Recensione

Dopo più di un anno dal suo arrivo in Giappone, Etrian Odyssey V: Beyond the Myth sbarca finalmente in Europa. L’ultimo JRPG in chiave Dungeon Crawler dell’omonima serie si dimostra ancora una volta uno dei migliori titoli nel suo genere, questa volta grazie anche a delle aggiunte rispetto ai capitoli precedenti e ad alcune migliorie.

Di conseguenza i fan della serie non potranno far altro che gioire all’arrivo di questa piccola perla da parte di Atlus, disponibile solo su Nintendo 3DS.

Il Labirinto di Yggdrasil, una vera sfida solo per pochi

La serie di Etrian Odyssey non ha mai puntato su una story line particolarmente profonda, quanto sul gameplay e sul desiderio di proporre un percorso arduo a chi si considera un esperto dei giochi di ruolo. Anche in questo quinto capitolo ci ritroveremo protagonisti della gilda che fonderemo, con la quale esploreremo le insidie e i labirinti che condurranno all’antico grande albero Yggdrasil, un luogo diventato oggetto di mille leggende riguardanti potere, magia e tesori. La gilda di cui prenderemo il comando si stabilirà in un villaggio situato proprio ai piedi di Yggdrasil, Iorys.

Iorys è stato costruito appositamente per ospitare gli avventurieri, riconosciuti ufficialmente dal concilio, che intendono avventurarsi nell’impossibile impresa.

Affrontare un’avventura con ingegno e mano sul pennino

Come sarà facile intuire, superare numerosi labirinti richiederà impegno e attenzione. Fortunatamente per il giocatore, la serie ha sempre dotto il giocatore di un sistema di mapping ricco di segnaletiche, icone e la possibilità di inserire note personali. Usando lo schermo inferiore e il pennino traccerete la vostra mappa per ogni piano del labirinto e potrete inserire icone indicanti i punti di raccolta, sosta\campeggio ed eventuali eventi. Realizzare lo scheletro perfetto di ogni piano della mappa è fondamentale per la riuscita delle quest principali e delle side quests, ma serve anche ad agevolare le vostre scorribande tramite scorciatoie nascoste. Inoltre ogni piano presenterà diversi incidenti di percorso, nella quale il giocatore si cimenterà in alcune deviazioni, le cui scelte possono portare ricompense ed esperienza per il party, oppure delle amare sorprese.

Sarà fondamentale quindi leggere tra le righe della narrazione fornita dalla storia e ragionare su quale siano le scelte più corrette da fare. Altre volte, invece, saranno presenti dei particolari nemici, molto pericolosi, visibili nella mappa e che si muoveranno in base alle nostra azioni: i numerosi puzzle legati a essi concederanno al giocatore di avere la meglio su di loro senza la necessità di combatterli. Tuttavia, la scelta finale spetterà sempre e comunque al giocatore, protagonista e artefice di tutto.

Un sistema di creazione e personalizzazione variegato e preciso

Se esiste qualcosa in cui, ancora oggi, questa serie rimane imbattuta è sicuramente tutto ciò che ruota attorno le meccaniche della creazione della gilda e del dungeon crawling. Tantissimi giochi dello stesso tipo permettono una generica personalizzazione del party, ma solo Etrian Odyssey continua a meravigliare per le infinite possibilità che concede al giocatore, e in questo quinto titolo ci riesce anche meglio! Una delle aggiunte rispetto ai predecessori è costituita dalla “Razza”, che permette un party più vario non solo in termini di classe, ma anche per espandere i metodi di esplorazione.

Le quattro razze disponibili nel gioco sono: Earthlain, Celestrian, Therian e Brouni; ognuna di esse è specializzata in alcune classi piuttosto che altre. Riuscire a realizzare una squadra versatile è una delle chiavi per riuscire a sopravvivere, grazie anche alle abilità di supporto che ogni razza possiede.

I Therian, per esempio, saranno fondamentali durante alcune missioni e viaggi dove ci imbatteremo in diversi animali, grazie alla loro conoscenza e capacità di dialogare con essi. Gli Earthlain invece sono specializzati nelle abilità di foraggio, raccolta e pesca, permettendo di riceverne una maggiore qualità e talvolta rarità. Man mano che i nostri personaggi saliranno di livello, sarà possibile acquisire tante abilità provenienti dalle loro razze, in grado di supportare l’esplorazione, ma anche dare delle agevolazioni in battaglia. Se abbiamo finora analizzato la creazione del party da un punto di vista tecnico, adesso tocca anche all’estetica, perché l’occhio vuole la sua parte.

Ogni classe possiede un totale di quattro portrait, due per sesso. Scegliendone uno tra questi come base, ci si può sbizzarrire nella scelta dei colori per quanto riguarda colori dei capelli e occhi – permettendo anche di avere due occhi di colore diverso, o capelli con più tonalità di colore – e infine, la scelta della voce che il personaggio avrà. Sarete voi a scegliere se un Dragoon di sesso maschile avrà la voce effeminata o meno.

Classi e specializzazioni: il fiore all’occhiello di Etrian Odyssey V

Ancora più importanti delle razze sono le classi, che dettano in maniera meticolosa quello che sarà il nostro approccio durante l’avventura in questi labirinti. Ogni razza possiede due classi alle quali ci si può affidare, fatta eccezione per gli Earthlain che ne hanno tre, e una delle prime chiavi per non soccombere in battaglia è riuscire a bilanciare un party versatile in modo da avere i più vitali ruoli coperti.

Ciò non toglie che Etrian Odyssey V lascia la totale libertà al giocatore, con un totale di dieci classi utilizzabili, in grado di “evolversi” raggiunta una certa parte della storia. Infatti, un’altra chicca nuova di zecca per questo Etrian Odyssey è la “Class Mastery”, ossia una procedura che permette un’ulteriore specializzazione al personaggio che ha intrapreso una determinata classe. Tali specializzazioni permettono di aumentare la quantità di tecniche acquisibili, tramite un secondo “albero delle tecniche”, e variare ulteriormente lo stile di combattimento, influendo anche sui parametri base del personaggio.

Se volessimo cercare di semplificare al meglio questo discorso – apparentemente complesso sulla carta – potremmo prendere come esempio il Dragoon, classe particolarmente adatta a fare da Tank e accusare quanti più colpi possibili. Sebbene il Dragoon possa risultare un personaggio perfetto per la difensiva, una volta concessa la “Class Mastery” potremo scegliere se perfezionare il ruolo con lo scudo, e di conseguenza renderlo il miglior Tank del gioco, oppure specializzarlo nell’utilizzo delle armi da fuoco, mezzo con il quale potrà infliggere danni maggiori rispetto al Dragoon base, e imparare diverse skill offensive, a scapito della difesa ed eventuali skill di supporto.

Ogni classe presente in gioco ha la possibilità di ottenere una “Class Mastery”, espandendo potenzialmente le possibilità di creare il party che il giocatore preferisce e che allo stesso tempo sia in grado di fronteggiare i labirinti di Yggdrasil.

Sono passati quattro lunghi anni dall’ultimo Etrian Odyssey e se dovessimo rispondere alla domanda “è valsa la pena aspettare così tanto per il quinto capitolo?” la risposta sarebbe un immediato “Si!”. Etrian Odyssey V: Beyond the Myth perfeziona quanto già presente nei precedenti titoli della saga, conferendo una maggiore libertà di personalizzazione e gameplay. Ad aggiungere la ciliegina sulla torta sono l’introduzione delle razze e della Class Mastery, in grado di espandere in maniera sconfinata l’approccio del giocatore a questo titolo. Sicuramente non sarà un JRPG accessibile a tutti, anche per via della sua difficoltà non adatta a un neofita, ma Etrian Odyssey V è indiscutibilmente uno dei migliori, se non IL migliore, titoli di questo genere di nicchia.