Etrian Odyssey – Recensione Etrian Odyssey
Il labirinto
Etrian Odyssey è un dungeon Crawler sviluppato dalla Atlus, il primo su DS e in generale, un piacevole risveglio del genere per il panorama videoludico. Le meccaniche di questo titolo, come vedremo, ricordano da vicino i primissimi GDR della storia, pur aggiungendo al tutto alcuni elementi originali. Il mix risulta divertente ed estremamente longevo, ma certamente non per tutti. Vediamo perchè.
La foresta e i suoi poligoni
La grafica di Etrian Odyssey è un felice accostamento di 2D e 3D, che si alternano rispettivamente nelle fasi di esplorazione della città e in quelle in cui ci si addentra nel labirinto. Quest’ultimo, pur essendo infatti interamente tridimensionale, è però affetto da una certa ripetitività negli ambienti. Spostandovi da un piano all’altro, tutto ciò che vedrete saranno una foresta e il terreno. La sensazione di profondità c’è, ma è impossibile non notare come la stessa vegetazione riappaia incessantemente. Alla fin fine il gameplay non ne risente, anche se probabilmente vi annoierete presto di vedere sempre lo stesso ambiente. Il character design è in stile manga, ma le sole occasioni in cui si vedono i personaggi sono le battaglie e quando si accede a un "edificio", quali il negozio cittadino o la locanda. Anche i nemici sono realizzati nello stesso stile, e nonostante qualcuno possa non apprezzare il tratto orientaleggiante, è certamente interessante osservare nemici sempre diversi e più forti man mano che ci si addentra nel labirinto. Da segnalare la totale assenza di qualsivoglia animazione: la sola cosa che vedrete muoversi durante le battaglie, saranno i fendenti inflitti dai nostri personaggi ai nemici. Il tutto è ricco di effetti speciali, specialmente quando vengono usate delle magie.
Etrian Melodies
Nonostante la chiara intenzione di fare assomigliare Etrian Odyssey a un GDR vecchio stile, non si può dire che le musiche rammentino gli scarni suoni che venivano fatti passare per epiche colonne sonore nei suddetti GDR. Ci sono musiche diverse per ogni situazione, e la maggior parte di esse è sicuramente all’altezza. Combattere un FOE è sempre un piacere, poichè la musica a tema è ottima e ci fa dimenticare quanto il nemico ci stia malmenando. Gli effetti sonori comprendono suoni di passi, colpi di spada e poco più. Il minimo indispensabile, certo, ma aggiungere qualcos’altro sarebbe forse stato superfluo: l’atmosfera è perfetta così com’è.
Level up!
Il gameplay di Etrian Odyssey, come molti degli altri aspetti, è decisamente classico. Una volta deciso il nome, la classe, e l’aspetto di 5 combattenti (a scelta fra quattro predefiniti, diversi per ogni classe) avremo a nostra disposizione la squadra che dovremo condurre attraverso il labirinto Yggdrasil. Esplorando suddetto dungeon affronterete decine di sfibranti incontri casuali, che ovviamente ci faranno guadagnare esperienza. Accumulata abbastanza esperienza i personaggi saliranno di livello e acquisiranno uno skill point, spendibile in una delle sue caratteristiche per aumentarne l’efficacia. Esistono poi boss e sub-boss, i cosiddetti FOE (acronimo di Formido Oppugnatura Exsequens), che si divertiranno a devastare senza remore il nostro party se li attaccheremo impreparati. Anche se è possibile intraprendere delle side-quest di diversa difficoltà, la vera peculiarità del gioco rimane un’altra: la possibilità di disegnare da soli la mappa dei vari piani del dungeon. Sfruttando lo schermo sensibile al tocco del DS dovremo infatti esplorare, registrare e riportare ogni dettaglio di ogni livello del labirinto. Anche se all’inizio vi troverete un po’ disorientati dal bizzarro incarico assegnatovi, il semplice e breve tutorial vi introdurrà appropriatamente nel magico mondo dei cartografi. Svolgere il compito di disegnare mappe accurate e complete potrebbe rivelarsi più difficile del previsto per chi non è abituato alla difficoltà del gioco, e non mancherete di morire spesso per poter disegnare la fine di alcuni vicoli ciechi. E’ palese la disperazione degli sviluppatori di assegnare una funzione al touch screen, ma insospettabilmente disegnare da sè la mappa dà grandi soddisfazioni.
La luce all’uscita del labirinto
Etrian Odyssey si rivela dunque un ottimo passatempo per gli amanti hardcore dei GDR. Diciamo "hardcore" perchè il livello di difficoltà lo rende inappetibile per coloro che non hanno dedizione da mettere in un gioco. Anche la striminzita storyline potrebbe non essere gradita a tutti. Con l’uscita europea e la conseguente localizzazione anche in Italiano, Etrian Odyssey diventa un acquisto obbligato per tutti gli amanti dei GDR vecchio stile in cerca di nuove sfide.