Etrian Odyssey Nexus – Recensione

Un arrivederci in grande stile. L’ultimo, sbrilluccicante capitolo della serie a graziare le membra silicee di Nintendo 3DS, Etrian Odyssey Nexus, arriva finalmente in Italia, carico di tutte quelle caratteristiche in grado di rendere quella di Etrian Odyssey una saga irresistibile per tutti coloro i quali amano i Dungeon Crawler.

Negli anni, Etrian Odyssey ha saputo entusiasmare gli appassionati regalando esperienze a base di battaglie all’ultimo turno, tanto ai possessori di Nintendo DS quanto a quelli dello stereoscopico 3DS, guadagnando lentamente ma inesorabilmente un posto d’onore nei cuori degli appassionati.

Questo capitolo finale non delude, a cominciare da una struttura narrativa che, sebbene lungi dall’essere l’attrattiva principale del titolo, risulta comunque godibile e ben scritta, ponendo il videogiocatore alle prese con una entusiasmante esplorazione delle isole di Lemuria. Da constatare come, durante le esplorazioni, sarà possibile fruire di dialoghi interattivi non fini a sé stessi, come invece accade in altre produzioni simili. Come ci si poteva aspettare, i testi proposti sono totalmente in inglese – Etrian Odyssey Nexus risulta essere pertanto orfano di qualsivoglia lessema in lingua italica.

A livello di giocabilità e impianto di gioco si registrano tante (davvero tante) conferme ma poche, pochissime novità. Un aspetto, quest’ultimo, che lascia trasparire l’ottimo bilanciamento raggiunto dopo anni dalle meccaniche della serie. Diciannove classi fra cui poter scegliere, ognuna con le proprie caratteristiche precipue, donano a Etrian Odyssey Nexus e allo stesso homo ludens una varietà di possibilità giocose difficilmente rintracciabili in altri esponenti del genere, ergendo il titolo sviluppato da Atlus fra i migliori giochi di ruolo disponibili ad oggi su Nintendo 3DS.

In battaglia, le dinamiche di gioco non sono dissimili da quanto intravisto negli ultimi capitoli della saga, con il sistema di Force Boost e Break System ripreso di peso da Etrian Odyssey 2 Untold: The Fafnir Knight. La solita cornucopia di abilità e sottoclassi, poi, concedono una libertà quasi imbarazzante al player, almeno inizialmente intimidito da cotanta abbondanza. Le praticamente infinite configurazioni disponibili alimentano il gusto per la sperimentazione, costringendo il videogiocatore a selezionare il party più adatto a ciascuna situazione.

A tal proposito, Etrian Odyssey Nexus cerca di mitigare inoltre la frustrazione per l’impegno richiesto nel livellare i personaggi non utilizzati in battaglia, donando al fruitore uno strumento in grado di condividere l’esperienza guadagnata in battaglia anche con coloro i quali si trovino relegati ai margini del proprio party. A livello di design dei dungeon, poi, nulla da eccepire: intricati e “difficili” quanto basta, i labirinti sfoggiati da Etrian Odyssey Nexus si confermano in linea con quanto proposto nel corso del tempo dalla serie di Atlus. Da constatare come, a fronte di quattro diversi livelli di difficoltà fra cui scegliere, non sono rari alcuni improvvisi picchi di difficoltà, che costringono il giocatore ad aumentare forzatamente le caratteristiche del proprio party, pena l’annichilimento totale.

Tecnicamente, Etrian Odyssey Nexus si conferma sui buoni livelli raggiunti dalla saga nelle sue ultime uscite, proponendo una serie di schermate statiche durante l’esplorazione dei vari shop, lasciando il posto ad un buon engine tridimensionale durante le fasi di esplorazione dei dungeon. Come nota a margine, segnaliamo il rientro del maestro Yuzo Koshiro nell’ambito della composizione della soundtrack del gioco. Da notare come, nascosti fra gli anfratti binari del codice di gioco, siano stati inseriti rimandi e riferimenti a parecchi titoli della saga. Good job!

Etrian Odyssey Nexus è il giusto commiato della saga a Nintendo 3DS. In attesa dei nuovi capitoli, prevedibilmente attesi esclusivamente su Nintendo Switch, l’ultimo capitolo della serie firmata da ATLUS propone un impianto di gioco collaudato ma decisamente attrattivo, affiancando alla usuale solidità delle battaglie un impianto grafico-sonoro funzionale e godibile.