Etherium
Etherium è un RTS (Real Time Strategy) sviluppato dai Tindalos Interactive, creatori di Stellar Impact (F2P strategico in cui si prende il controllo di una flotta interstellare), che si affianca alla già nutrita schiera di titoli analoghi nel panorama PC ma inserisce alcuni spunti interessanti per il genere, grazie a una meccanica di gioco non proprio canonica. Vediamo in che modo il gioco di strategia fantascientifico e futuristico, edito da Focus Home Interactive e disponibile su Steam al prezzo di 29,99 €, si propone in un periodo in cui questa tipologia di giochi non offre grosse novità.
L’Etherium come il Tiberium
A parte il nome simile è impossibile non notare un ammiccamento più o meno voluto a un elemento che portò una ventata di nuovo nella gloriosa serie Command & Conquer e per il quale sanguinose battaglie si combatterono tra le classiche due fazioni in lotta per il possesso del Tiberium. Se da un lato troviamo un incipit poco originale, in Etherium la novità è da ricercare, oltre alla apprezzata possibilità di giocare con tre fazioni in lotta per il controllo dei pianeti in cui si trova la preziosissima e misteriosa fonte di ricchezza che dà il titolo al gioco, nell’approccio alle diverse campagne del tutto libere da vincoli grazie alla possibilità di impostare in modo personalizzato la propria strategia di conquista. I tre imperi utilizzabili, Consorzio, Intar e Vectide, sono caratterizzati da incipit diversi di trama, seppur non troppo originali, ma dal medesimo obiettivo, e si differenzieranno in base ad alcune abilità peculiari richiamabili in battaglia e di cui parleremo più avanti.
Non solo fanteria
Negli RTS siamo abituati a costruire un accampamento, eventualmente raggiungere un obiettivo particolare, creare unità e distruggere il nemico. Nel titolo Tindalos Interactive avremo, invece, due fasi di gioco: la prima tramite la nostra ammiraglia interstellare da conquista e la seconda sul campo di battaglia. La fase iniziale non si riduce soltanto allo spostamento della nostra potenza da un pianeta all’altro ma ci permetterà, tramite l’adozione di una buona strategia, di colpire il nemico sia fisicamente sia tramite l’utilizzo di alcuni bonus. Questi ultimi verranno sbloccati all’inizio di ogni turno insieme a dei punti tecnologia che si accumuleranno in base al nostro livello e alle nostre azioni e che ci permetteranno di sbloccare nuove unità, torrette difensive e in generale tutti quei potenziamenti utili per la fase di conquista. Durante questa fase ci potremo trovare, naturalmente, a dover combattere contro una delle fazioni nemiche sia in caso di tentativo di occupazione di un territorio già invaso, sia nel caso di difesa degli avamposti in nostro possesso. Conquistare interamente un pianeta, che presenta tre slot di occupazione, ci permetterà di ottenerne il pieno controllo e aumenterà in modo interessante la nostra produzione e lo sviluppo del nostro impero. Per questo sarà utile, oltre al tempismo, prevedere le mosse degli avversari controllati dalla IA che eseguiranno le loro azioni dopo le nostre, in modo da anticiparli o, in generale, ostacolarli.
Conquista e accumulo
Per quanto riguarda la meccanica di gioco della seconda fase ci troviamo di fronte a un RTS classico per certi aspetti ma differente per l’impostazione di costruzione che partirà dalla base centrale per estendersi ai punti d’interesse della mappa dove erigere eventuali altri avamposti e conquistare l’etherium, se presente. Sostanzialmente avremo a disposizione tutte le tipologie di unità da subito, ma dovremo potenziare il livello tecnologico per sbloccare eventuali armate progredite (precedentemente ottenute), aumentare il numero di unità e così via sfruttando la base e gli avamposti conquistati che presenteranno un numero differente di slot, a seconda della grandezza, nei quali installare i potenziamenti selezionabili. Perciò si potrà puntare, ad esempio, alla creazione di un esercito più ampio o allo sviluppo di un esercito molto più avanzato tramite l’utilizzo degli slot in chiave di capienza dell’esercito o di sviluppo tecnologico e così via. Se l’upgrade di base e avamposti e la creazione delle torrette difensive (anti fanteria, corazzati e velivoli) risulterà più lento, la produzione di unità sarà molto rapida in quanto saranno sganciate direttamente dall’alto, ovvero dall’ammiraglia che troneggia sul pianeta da conquistare. Nelle fasi iniziali di gioco questo sistema prenderà piede pian piano e renderà il gioco molto interessante per gli appassionati del genere strategico ma, alla lunga, si rivelerà piuttosto ripetitivo e monotono, soprattutto in relazione alla durata a volte troppo eccessiva della conquista tramite esercito e che culminerà sempre con l’accumulo di avamposti di etherium in modo da aumentare la produzione di risorse e dunque di unità e il conseguente tentativo di distruzione della base principale nemica.
I punti a favore di Etherium non mancano in quanto a una buona IA e, in generale, a un discreto livello di sfida. Oltre a i tre imperi vi saranno altre fazioni indipendenti con le quali combattere in alcune mappe o stringere patti grazie alla creazione di mercati neri e alleanze e che renderanno più vario l’approccio al gameplay. Ogni impero sarà inoltre dotato di alcune abilità di comando peculiari che ci aiuteranno durante gli scontri e saranno utilizzabili con l’accumulo di punti che si ricaricheranno durante le fasi di gioco. Un fattore interessante sono le anomalie climatiche che caratterizzeranno i diversi pianeti da conquistare: ci troveremo infatti di fronte a tempeste di sabbia o elettrostatiche, eruzioni ecc. e saranno un aspetto da non sottovalutare in quanto renderanno vulnerabili i nemici in base ai loro punti deboli o noi stessi, in base alla fazione che sceglieremo, oltre a rendere impossibile l’utilizzo delle abilità di comando per tutta la durata dell’evento stesso. Oltre alla classica modalità schermaglia Etherium presenta anche una componente multiplayer che non abbiamo avuto modo di provare a causa della mancanza di sfidanti nelle due modalità disponibili: le classiche 1vs1 e 2vs2.
Il comparto tecnico di Etherium è gradevole con un discreto motore grafico e la possibilità di cambiare tramite zoom, come nel più classico degli RTS, la visuale di gioco in modo da godere appieno delle fattezze delle unità o di avere una panoramica completa della mappa. Non abbiamo notato cali di framerate degni di nota durante le normali fasi di gioco mentre in occasione degli eventi climatici sui vari pianeti si notano dei rallentamenti e un motore grafico che fatica a gestire tutti gli effetti particellari su schermo. Il lavoro dei Tindalos Interactive possiede la localizzazione in italiano tranne per il buon doppiaggio, solo in lingua inglese, delle unità. Il comparto sonoro, inoltre, presenta degli appaganti effetti audio che renderanno più coinvolgenti gli scontri tra le nostre unità e quelle nemiche in aggiunta a una colonna sonora che si rivela azzeccata e presenta brani dall’intensità adatta agli scontri tra gli eserciti e motivi più pacati durante la fase iniziale di conquista tramite l’ammiraglia. Alcuni effetti di scia durante i combattimenti sono uno dei pochi difetti di Etherium che, nel complesso, non presenta bug di sorta.
[signoff predefined=”Signoff 1″ icon=”signoff”]Etherium è un discreto RTS che potrà far piacere a chi cerca un approccio diverso al genere ma che potrebbe far storcere il naso a chi è cresciuto con i titoli Westwood o Blizzard, in quanto la mancanza di una trama entusiasmante e una monocorde campagna per tutte e tre le fazioni potrebbero far calare l’iniziale entusiasmo per un titolo che, comunque, si dimostra longevo e presenta interessanti spunti grazie ad alcune riuscite scelte stilistiche e di gameplay.[/signoff]