Eternights RECENSIONE, alla ricerca dell’amore in un mondo in rovina
Eternights è un action dating sim a cura del giovane Studio Sai, un team che ha lavorato alla sua opera prima completamente da remoto. Godendo del supporto pubblicitario di Sony Interactive Entertainment, il titolo si è fatto notare dal grande pubblico per via della sua ispirazione all’industria dell’animazione giapponese e per un videogioco in particolare: Persona 5.
Il JRPG di casa Atlus infatti è uno dei pilastri su cui lo Studio Sai ha fondato l’esperienza della sua creatura, rendendo le relazioni tra i suoi personaggi uno dei fattori principali che sviluppano storia e gameplay. Finalmente disponibile su Ps4, Ps5 e PC, scopriamo se Eternights è un primo colpo riuscito.
Eternights RECENSIONE | Un mondo caduto in rovina
Eternights si colloca in un contesto post-apocalittico, dove l’umanità viene spinta sull’orlo dell’estinzione. A causa di una esplosione di proporzioni inestimabili causata dalla fuoriuscita dell’Eternights, un medicinale miracoloso, il mondo viene stravolto e invaso da immonde creature, che conquisteranno ogni angolo della città in cui è ambientato il racconto.
Attraverso un nostro alter ego vivremo sin dai primi istanti la caduta della civiltà, fino ad affrontare i mostri a viso aperto grazie a un potere che ci verrà conferito da Lux, una dea dalle origini misteriose. Nel viaggio per liberare l’umanità dai mostri, al nostro fianco si uniranno diversi personaggi, con cui sarà possibile costruire un legame importante.
Durante la storia si apprenderanno diverse verità che hanno sconvolto il mondo e le ragioni per cui il protagonista è stato scelto per portare sulle proprie spalle le speranze del genere umano. E il racconto lo fa con una narrazione semplice e diretta, senza tergiversare troppo sugli elementi secondari che vengono invece approfonditi nei rapporti con gli altri personaggi.
Il plot principale si sviluppa a pari passo con il calendario, determinando le scadenze delle varie missioni e durata dei segmenti della storia, proprio come accade nelle ultime iterazioni del franchise di Persona. Questo fattore spinge a una gestione del tempo più organizzata, così da non sprecare i giorni liberi a nostra disposizione.
Nonostante una scadenza possa tramutarsi in un sonoro game over, il titolo permette di tornare a ben due giorni prima del suddetto termine, dando al giocatore una seconda chance per riorganizzarsi. Sfruttando questa seconda possibilità, rispettare le deadline è un gioco da ragazzi.
La storia tuttavia è un contesto in cui si sviluppano i rapporti umani tra i membri del cast principale, ai quali il titolo dedica maggiore attenzione. Infatti, rispetto a quella che dovrebbe essere la main quest, le side story dei rispettivi comprimari giocano un ruolo ancor più fondamentale nell’esperienza, lasciando a mio avviso in disparte lo sviluppo dell’intreccio principale.
Come le relazioni influenzano Eternights
Gran parte dell’evoluzione di Eternights passa dalla costruzione e consolidazione dei legami con i confidenti, incidendo soprattutto sullo sviluppo del racconto (discorso che abbiamo approfondito in un nostro editoriale), della progressione e del gameplay. Maturando le proprie doti sociali, infatti, il nostro alter ego ha la possibilità di interagire con gli altri personaggi, costruendo così un rapporto con essi.
Espressione, coraggio, accettazione e fiducia sono i parametri che delineano le nostre capacità dialogali e si sviluppano in base alle risposte che daremo ad ogni dialogo. Infatti in base al nostro modo di interagire con gli altri membri del cast, il protagonista può ottenere diversi punti che vanno a migliorare le proprie doti sociali, così da semplificare le interazioni.
Grazie ad esse si possono sviluppare quei legami che sono estremamente fondamentali per la nostra crescita, andando così a sbloccare abilità esclusive e miglioramenti vari. Questo fattore contribuisce dunque ad ampliare un sistema di combattimento inizialmente snello, che con l’avanzare del racconto e approfondimento dei legami trova una sua piccola evoluzione.
Aumentando il rango dei confidenti si ha accesso a contenuti di storia secondari raccontano nello specifico pezzi di trama alquanto interessanti, garantendo inoltre l’accesso a missioni secondarie e mini giochi utili. Le side quest in particolare non sono così profonde nella struttura, poiché sono estremamente lineari.
Ed è con ogni probabilità questo l’aspetto più interessante di Eternights, che seppur propone una sua versione lite del sistema sociale di Persona (qui per leggere la nostra anteprima di Persona 3 Reload), riesce comunque a creare un qualcosa di intrigante.
Certamente, non può godere della medesima profondità, ma nel suo piccolo la creatura dello Studio Sai riesce comunque a fare un buon lavoro sotto questo punto di vista, riuscendo persino ad introdurre tra le tante relazioni eterosessuali anche un rapporto LGBT, coinvolgendo così una fetta di pubblico finora rimasta trascurata in questo genere di dinamiche.
Le relazioni in Eternights hanno una grande influenza, poiché non solo dettano lo sviluppo dei personaggi, che sbloccano nuove abilità usando le essenze nere e bianche, ma possono impattare su quello che sarà il finale del racconto ed alcuni dei suoi eventi chiave. Ciononostante è possibile costruire delle romance con tutti i confidenti contemporaneamente senza incombere ad alcuna conseguenza.
Vi sono vari eventi che possono affinare un legame, tra cui i mini giochi, che si distinguono per confidente dando così un minimo di varietà ai contenuti secondari del gioco. Con queste attività non solo si può accumulare l’essenza bianca, ma si possono conquistare dei punti extra per lo sviluppo di un legame e delle doti sociali.
Il potere di un predestinato
Eternights è un titolo dalla narrativa non del tutto originale, tant’è che il protagonista sarà l’eroe della situazione che godrà del pieno supporto dei suoi confidenti. Con un braccio speciale che può assumere ogni tipo di forma, può affrontare i mostri con estrema efficacia, ed è un peccato che proprio questo aspetto sia alquanto limitato.
Benché il suo potere permette di tramutare l’arto in qualsiasi aspetto, la sua applicazione è ridotta all’osso con momenti piuttosto situazionali, sprecando dunque un potenziale bellico che avrebbe potuto indubbiamente espandere il sistema di combattimento, che con ogni probabilità avrebbe meritato maggiore attenzione.
Il titolo dello Studio Sai è un action semplice, che non pone chissà quali meccaniche complesse, ma punta con decisione su alcuni aspetti che lo rendono scorrevole. In particolar modo, a seconda dei nemici che si pareranno lungo il nostro cammino, dovremo decidere quale tipo di elemento (e confidente) utilizzare, approfittando delle debolezze che verranno espletate su schermo.
Alcune creature saranno persino dotate di armatura, che puntualmente dovrà essere frantumata sfruttando gli elementi a nostra disposizione, per poi sfruttare delle sequenze in quick time event per renderli inermi al nostro cospetto. Per rendere ciò possibile è necessario caricare una barra apposita, che permette di liberare le abilità elementali.
Questo è possibile schivando con il giusto tempismo gli attacchi (che rallenteranno il tempo) o completando le combo, favorendo dunque sia un approccio sicuro o uno più aggressivo. Eseguendo invece più attacchi di fila, il nostro alter ego può eseguire una finisher che può eliminare con un colpo solo i mostri più semplici o causare semplicemente danni più pesanti.
Oltre agli attacchi base e caricati, che possono essere potenziati nell’apposito albero delle abilità, troviamo le skill di supporto dei compagni, che possono aiutare nell’abbattimento dei mostri o proteggerci e curarci in battaglia. Il loro coinvolgimento in battaglia è puramente passivo, poiché interverranno ad ogni nostro comando.
Sul fronte del combat system Eternights è un action interessante, che indubbiamente avrebbe potuto osare di più sotto questo punto di vista. Nella sua semplicità si mostra come un titolo solido che però ha bisogno di correggere leggermente il tiro sul bilanciamento delle abilità e delle boss fight, le quali però mancano di spettacolarità.
Un’avventura lineare per Eternights
Eternights è un titolo prettamente lineare, con un’esplorazione ridotta completamente all’osso. Oltre alla possibilità di raccogliere delle essenze nere sparse qua e la, non vi sono altri fattori che possono spingere su un’attenta ricerca di segreti e collezionabili, rendendo così ogni frangente del racconto un rush verso il prossimo boss.
Anche nel design, i livelli risultano alquanto spogli nonostante un’ambientazione prettamente urbana, con un’interazione con esso praticamente inesistente. Sebbene la direzione artistica può risultare convincente, il risultato finale è un titolo che dedica maggiori energie nella realizzazione del character design, decisamente più apprezzabile.
Il cast infatti gode di un buon trattamento, con modelli poligonali abbastanza dettagliati seppur avremmo apprezzato dei lineamenti più marcati, mentre gli artwork che appaiono in alcuni dialoghi sono ben fatti. Anche il doppiaggio originale in lingua giapponese riesce a dare un maggiore spessore al cast principale, enfatizzandone la caratterizzazione.
Sotto il punto di vista tecnico, il titolo non ha presentato grosse problematiche, sebbene queste siano da ritrovare nella responsività delle animazioni, nelle hitbox e nella telecamera, che durante le cutscene è affetta da un tremolio non indifferente. Ma sul profilo delle prestazioni, il titolo si mostra decisamente fluido, soprattutto sulla versione PlayStation 5 che abbiamo testato.
Eternights è infine localizzato in italiano, divenendo così più accessibile anche per il pubblico nostrano. Il doppiaggio varia dalla lingua inglese a quella giapponese. Sul profilo sonoro, si ha un mixaggio dell’audio più che sufficiente e la soundtrack risulta alquanto calzante, ma non memorabile.
Eternights RECENSIONE L'amore in mezzo alla distruzione
Eternights è un action dating sim a cura del giovane Studio Sai, un team che ha lavorato alla sua opera prima completamente da remoto. Godendo del supporto pubblicitario di Sony Interactive Entertainment, il titolo si è fatto notare dal grande pubblico per via della sua ispirazione all’industria dell’animazione giapponese e per un videogioco in particolare: Persona 5.
Eternights è un action dating-sim valido con tutte le limitazioni del caso. Un'opera prima che riesce a compiere i suoi obiettivi seppur con qualche riserva, un punto di partenza di cui lo Studio Sai dovrà farne tesoro per il futuro.
Pro
- Buona componente dating-sim
- Sistema di combattimento semplice ma efficace
- Background dei personaggi interessante
Contro
- Esperienza fin troppo lineare
- Plot principale poco sviluppato
- Level design piatto