Eternal Strands Recensione

Recensito su PlayStation 5

Eternal Strands Recensione

Nel 2020 Mike Laidlaw, veterano dell’industria videoludica che ha ricoperto il ruolo di creative director per l’acclamata serie di Dragon Age, fondava un piccolo studio indipendente chiamato Yellow Brick Games. Questo studio nasce con l’ambizioso obiettivo di creare esperienze di gioco innovative e coinvolgenti, proprio come il loro primo titolo, Eternal Strands.

Eternal Strands non è semplicemente un titolo di debutto per Yellow Brick Games, ma la concretizzazione di una visione ben precisa: offrire ai giocatori un’esperienza dinamica e stimolante, dove l’interazione con l’ambiente gioca un ruolo cruciale tanto nell’esplorazione quanto negli scontri. Se sei alla ricerca di un titolo fresco e dalle infinite possibilità, allora ti invito a leggere la mia Eternal Strands Recensione.

Eternal Strands Recensione | Dove tutto ebbe inizio

Le vicende di Eternal Strands si svolgono a Mayda, una terra che dieci anni prima è stata sconvolta da cataclismi e disastri di natura sconosciuta. Questi eventi hanno portato la città di Enclave a isolarsi dal resto del mondo dietro una barriera magica in grado di respingere le calamità fuori dalle mura.

Al centro della storia di Eternal Strands troviamo Brynn, una giovane e impavida guerriera nonché Tessitrice. Le Tessitrici sono dei maghi guerrieri, come Brynn, capaci di manipolare le forze della natura e di tessere la realtà stessa. La loro cultura, un tempo fiorente, si trova ora dietro la barriera magica in attesa di essere riscoperta. Dopo essersi unita a una banda di Tessitori, Brynn riesce, insieme ai suoi compagni, a varcare la barriera e a trovarsi per la prima volta nella famosa città di Enclave.

Eternal Strands Recensione - Interazione Ambientale
Eternal Strands fa un ottimo utilizzo della fisica.

Un po’ come per i protagonisti del gioco, anche io sono rimasto colpito nel vedere per la prima volta la città. Si parte prima da aree limitrofe alle mura, composte principalmente da fitte foreste, per poi entrare nella città vera e propria con enormi costruzioni, alcune anche esplorabili. Non lo definirei proprio un open world, ma più un open map, ovvero diverse zone esplorabili divise tra loro.

L’esplorazione è comunque resa bene, grazie anche al fatto di potersi arrampicare praticamente ovunque, facendo sempre attenzione alla stamina di Brynn che, una volta esaurita, non ci permetterà più di eseguire determinate azioni.

A fare da collegamento tra le varie zone c’è il campo base, una sorta di hub dove Brynn può fare ritorno in qualsiasi momento per riposarsi, creare nuovo equipaggiamento e parlare con i compagni. Quest’ultimi assistono Brynn nella sua avventura come meglio possono.

Abbiamo Sola e Sevastyan, mastri fabbri che possono creare armi e pezzi di armature per Brynn; Dahm, mago esperto e che permette alla nostra protagonista di far evolvere le proprie magie e di sbloccarne di nuove; Laen che si occupa di ottenere informazioni sulla storia di Enclave e della sua cultura; Casmyn che gestisce le risorse del campo base; ultima, ma non meno importante, Oria, mente del gruppo che tiene traccia delle missioni da svolgere.

Un gruppetto ben assortito con cui Brynn entrerà in sinergia man mano che avanzeremo nella storia, anche grazie al fattore di scelte multiple durante i dialoghi. La scelta dei dialoghi non inciderà sulla storia, ma possono essere interessanti per vedere le reazioni dei personaggi a determinate dichiarazioni o eventi.

Sarebbe stato più coinvolgente rendere i dialoghi realizzati con i modelli base del gioco anziché con immagine statiche in stile visual novel. Anche perché nel gioco sono comunque presenti delle cutscene, quindi avrei optato direttamente per queste per tutta la durata del titolo, in modo tale da rendere il titolo più realistico e diretto.

Eternal Strands Recensione - Storia e Personaggi
Durante i dialoghi è possibile selezionare la risposta che vogliamo e vedere le reazioni dei nostri compagni.

Pieno controllo del mondo di gioco

Siamo solo all’inizio della Eternal Strands Recensione. Parlando del gameplay, si notano fin da subito diverse contaminazioni provenienti da altri titoli, in particolar modo da The Legend of Zelda (Breath of the Wild, qui la nostra recensione, e Tears of the Kingdom, altra recensione che ti invito a leggere) per il mondo di gioco e l’utilizzo della fisica/chimica, e da Shadow of the Colossus per quanto riguarda i combattimenti epici.

Eternal Strands è di base un Action RPG, dove il fulcro del combattimento risiede nella profonda interazione con l’ambiente. Non si tratta solo di uno sfondo statico, ma di un elemento attivo che può essere manipolato e sfruttato in diversi modi. Grazie alle abilità magiche di Brynn, è possibile manipolare l’ambiente in modi creativi. Ad esempio, si possono creare ponti di ghiaccio per superare burroni, lanciare massi contro i nemici con la telecinesi o incendiare alberi per creare barriere di fuoco.

Si possono anche utilizzare diversi vantaggi contro i nemici, ma ne parleremo più avanti quando toccheremo l’argomento delle boss fight. Posso comunque assicurarti che l’utilizzo della fisica all’interno del gioco è ben riuscito e sfruttato in maniera intelligente.

Oltre alle magie a disposizione, Brynn combatte anche utilizzando diverse armi. All’inizio del gioco avremo a disposizione solamente la spada e lo scudo, ma avanzando nella storia e sbloccando nuove località, otterremo altre tipologie di armi, come ad esempio l’arco o le armi pesanti a due mani, in grado di fare la differenza durante i combattimenti.

Eternal Strands Recensione - Sistema di combattimento
Il sistema di combattimento di Eternal Strands offre grande varietà… peccato per i nemici base che sono sempre gli stessi.

Lo scudo fornisce una buona difesa a Brynn, che può anche effettuare un parry se si preme il comando della parata poco prima di ricevere il colpo. Non è molto facile eseguirla e il fatto che non sia presente un indicatore per segnalarci quando verremo colpiti (vale anche per gli attacchi alle spalle) complica ulteriormente le cose.

Le armi possono essere forgiate al campo base e possono essere migliorate grazie agli oggetti raccolti durante la spedizione. Per forgiare le armi è necessario trovare prima gli schemi e i materiali che troveremo sparsi nelle aree di gioco. Ogni schema è diverso e presenta un’arma dalle caratteristiche uniche, ad esempio una spada in grado di congelare oppure di lanciare un’ondata infuocata.

Per quanto riguarda i materiali, quest’ultimi si ottengono sconfiggendo un particolare tipo di nemico o di boss. I nemici all’interno del gioco non sono molti, risultando poco vario da questo punto di vista. Una cosa interessante però è il fatto che i nemici nelle zone, boss inclusi, cambiano in maniera randomica in base al clima dell’area. In alcune zone potrebbe far freddo ed ecco arrivare nemici con caratteristiche di ghiaccio, se fa caldo arrivano nemici che attaccano con colpi infuocati.

Purtroppo, come dicevo prima, i nemici all’interno di Eternal Strands non sono molti e ti ritroverai nelle prime ore di gioco ad affrontare quasi sempre gli stessi nemici, alcuni particolarmente fastidiosi. In alcuni frangenti mi sono quest’ultimi mi sono sembrati fin troppo difficili e con delle mosse dalla portata troppo ampia. Se invece si parla di boss fight – qui sotto una sezione apposita – le ho trovate più bilanciate, ma non esenti da difetti.

Boss Fight epiche… con qualche piccola incertezza

Il sistema di combattimento di Eternal Strands viene sfruttato al massimo durante le boss fight, in particolar modo contro i giganti. Se nell’utilizzo della fisica il team si era ispirato fortemente a The Legend of Zelda, nelle boss fight si nota molto di più l’influenza di Shadow of the Colossus (ma personalmente ci ho visto anche un po’ di Monster Hunter).

Al contrario dei combattimenti contro i nemici normali (chiamiamoli minion), le boss fight si svolgono in maniera diversa. Questi nemici hanno una barra della vita posta sulla parte superiore dello schermo, un pattern diverso – molto più aggressivo dei minion – e per sconfiggerli bisogna colpire i loro punti deboli dislocati in varie sezioni del corpo.

L’approccio in questo caso cambia completamente. Colpire i nemici in punti non deboli non infligge alcun danno al boss, pertanto bisogna necessariamente mirare ai punti deboli e per farlo c’è solo un modo: arrampicarsi. Abbiamo già detto che in Eternal Strands ci possiamo arrampicare ovunque e questo implica anche i boss.

Eternal Strands Recensione - Boss Fight
Arrampicarsi sui boss è l’unico modo per raggiungere i loro punti deboli.

Salito sopra il nemico, sarà molto semplice individuare i punti da colpire. Bisogna comunque fare attenzione a non farsi prendere dal boss di turno mentre gli siamo sopra e, in alcuni casi, dovremo anche tenerci forte perché cercherà in tutti i modi di farci cadere.

La cosa che ho apprezzato di più sono le infinite possibilità che ti offre il gioco. Ad esempio si possono bloccare i piedi del boss con il ghiaccio per immobilizzarlo, oppure sulle ali per farlo volare nel caso dei boss volatili. Anche lanciargli parti dell’ambiente è un’ottima strategia, andando anche a sfruttare lo scenario per rendere i combattimenti più intensi ed emozionanti.

Meno emozionante sono invece alcuni problemi legati alla telecamere, specialmente in ambienti stretti. Mi sono ritrovato diverse volte all’angolo senza riuscire a capire cosa stesse succedendo su schermo. Ma questo non è l’unico difetto del gioco. Bisogna aggiungere anche una piccola nota negativa sui comandi, in particolar modo durante l’arrampicata dei boss.

In ogni singola boss fight ho avuto difficoltà ad arrampicarmi sulla parte superiore del boss. Il fatto è che il personaggio si incastra molto spesso sulle gambe, rendendo la scalata oltre la metà del corpo molto macchinosa e in certi momenti anche snervante. Non si tratta di una difficoltà legata al boss in sé, ma più per un sistema di outfit del boss. Avrei optato per meno dettagli sui boss, anche a costo di snaturarne l’estetica, ma rendendoli quantomeno affrontabili senza problemi (parlo principalmente dei boss bipedi).

Eternal Strands Recensione - Uso della magia contro i boss
La magia si può utilizzare in vari modi, ad esempio bloccando i movimenti degli avversari.

Comparto tecnico e grafica

Devo dire che quello che mi ha impressionato di meno all’interno del gioco è proprio la grafica. Non sono il titolo che cerca il graficone da gioco Tripla A, ma piuttosto un comparto artistico molto più ricercato. Quello di Eternal Strands mi è sembrato piuttosto anonimo da questo punto di vista, in particolar modo il design dei mostri base poco ispirato e che si ripetono per tutta la durata del gioco, con qualche variante.

Ad eccezione fatta per i boss, che non sono moltissimi, il resto mi è sembrato di averlo già visto in altri giochi. Da questo punto di vista si è un po’ persa quella vena creativa presente nel gameplay. Di certo si tratta di un aspetto secondario rispetto all’esperienza complessiva del titolo.

Eternal Strands: il verdetto!

Yellow Brick Games ha dato il meglio di sé nella realizzazione di Eternal Strands. Per essere il primo prodotto del team direi che siamo sulla strada giusta. Eternal Strands offre davvero tanto lato gameplay, in particolar modo l’utilizzo della fisica e chimica per combinare diversi elementi. Le boss fight sono riuscite a metà: l’idea di arrampicarsi sui giganti è allentante, molto meno la sua realizzazione. Se invece parliamo dei nemici base, diciamo che non mi hanno lasciato particolarmente entusiasta.

Al contrario, l’esplorazione è davvero ben riuscita e l’ambientazione lega molto bene con il concetto di “cultura da riscoprire”. Avrei aggiunto un pizzico di varietà in più negli scenari, ma rimane davvero un ottimo lavoro da cui ripartire per il futuro. Ti avviso anche che Eternal Strands non è tradotto in italiano, ma è disponibile solamente in lingua inglese. Nonostante qualche incertezza, Eternal Strands centra l’obiettivo di offrire un gameplay originale e appagante, e riuscendo a creare anche un immaginario davvero intrigante.

Eternal Strands è disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X|S, Xbox Game Pass e PC via Steam. Se vuoi acquistarlo a un prezzo scontato clicca qui.

8
Un action-adventure dove magia e interazione ambientale si fondono.

Pro

  • Buon utilizzo della fisica e dell'interazione ambientale
  • Ambientazione suggestiva
  • Boss Fight soddisfacenti...

Contro

  • ...ma con qualche incertezza sui comandi, in particolar modo durante l'arrampicata
  • Poca varietà di nemici
  • Difficoltà altalenante contro i nemici base
  • Mancanza di localizzazione
Vai alla scheda di Eternal Strands
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