Enter The Gungeon – Recensione
Dopo aver spopolato con oltre un milione di copie vendute su Playstation 4 e Steam , l’ottimo roguelike – bullet hell di Dodge Roll Games, Enter the Gungeon ha totalizzato oltre 75000 download in appena due settimane sulla neonata Nintendo Switch.
Il genere indie/roguelike ha indubbiamente un fascino coinvolgente davvero notevole: il giocatore si ritrova a divorare una partita dietro l’altra ipnotizzato dalla velocità delle sessioni di gioco e dal ritmo concitato delle stesse. Inoltre la componente di morte permanente – con la conseguente perdita di tutto quanto si è accumulato nel corso della partita – alza il livello di attenzione e contribuisce a creare quell’incanto che solo questo genere sa regalare: l’ipnosi del “ancora una e smetto” contagia e colpisce, tutti.
I ragazzi del team di sviluppo lo sapevano bene quando hanno progettato Enter the Gungeon e hanno fatto si che il fulcro dell’azione fondesse il genere roguelike con quello dalle caratteristiche simili, il bullet hell. Il risultato così ottenuto è un titolo appassionante e in grado di dare assuefazione in stile Isaac Rebirth, coperto da una pioggia (letteralmente) di armi e proiettili: un successo garantito.
La trama è un mero pretesto per gettare il giocatore in pasto a dungeon generati proceduralmente e per questo sempre diversi e, per quanto affascinante, rimane un contorno marginale all’esperienza di gioco:
“Leggende perse nella memoria delle galassie narrano di un pianeta lontano ove si ergeva una tetra fortezza: una forza sinistra squarciò il cielo e si abbatté su di essa devastandola. Nascosto tra le sue rovine giace un artefatto immensamente potente: un’arma che può uccidere il passato. Ora sono in molti che farebbero di tutto per avere una seconda possibilità.
Mettere la mani sull’arma e cambiare il passato non sarà però poi così facile!”
A disposizione del giocatore ci saranno diversi personaggi utilizzabili, ognuno con caratteristiche attive e passive differenti: questa interessante feature in realtà passa in secondo piano dato che, con il progredire del dungeon, verranno messe a disposizione armi e item vari che stravolgeranno qualsiasi parametro di partenza abbiate scelto. Questo non significa che la scelta del personaggio di partenza sia da fare alla leggera dato che il livello di difficoltà, volutamente altalenante, vi metterà alla prova sin da subito.
Con il passare del tempo le cose non migliorano di certo: la grande varietà di armi e la conseguente pioggia di proiettili da esse partorito renderà ogni schema un delirio di pixel impazziti. Non è raro trovarsi con un arma decisamente divertente ma poco efficace, o con un devastate produttore di piombo bollente che vi renderà quasi immortali. In entrambi i casi non abbassate mai la guardia, in particolare con i boss: sottovalutarli sarebbe un grave errore.
La grafica pixellosa si addice da sempre bene ai progetti indie e in particolar modo a quelli roguelike. Anche in Enter the Gungeon questo binomio tra pixel e frenesia omicida si rivela essere vincente. Un gameplay così frenetico deve per forza essere accompagnato da un audio all’altezza e da una colonna sonora che lo supporti: i ragazzi di Dodge Roll Games lo sanno bene e non hanno peccato nemmeno sotto questo aspetto.
Enter the Gungeon si prepara per essere un grande successo su Nintendo Switch soprattutto grazie al suo ben adattarsi a una console (semi) portatile, ma purtroppo anche questo porting non è esente da difetti. I tempi di caricamento sono assurdamente lunghi e in un titolo che nasconde la morte dietro ogni angolo questo può essere un grosso punto a sfavore. Anche i comandi andrebbero rivisti e adattati a una console versatile come Switch. Tutto questo naturalmente non rovina – se non in minima parte – il risultato finale, che rimane comunque ben oltre la sufficienza.
Enter the Gungeon è un ottimo titolo per sessioni brevi e divertenti. Si rivela longevo nel tempo, grazie a una componente roguelike accoppiata al bullet hell sfrenato, il tutto condito con i dungeon generati proceduralmente e quindi sempre diversi. I lunghi tempi di caricamento e i comandi non proprio eccelsi non precludono al titolo un meritato posto d’onore tra i nuovi porting per Nintendo Switch. Acquisto consigliato a tutti, visto anche il prezzo largamente accessibile.
Pro
- Ottima componente Roguelike
- Buona colonna sonora
- Tanta tanta azione
Contro
- Tempi di caricamento un po' lunghi