Endless Ocean – Recensione Endless Ocean
Deep into the blue sea
Endless Ocean è un gioco fuori dal comune, sicuramente non adatto a tutti. La sua peculiarità principale si può riscontrare nel gameplay particolare. In Endless Ocean non si può fare un reale "Game Over", nè morire in qualche modo. Alla ricerca di rovine, pesci e tutto quello che si può trovare in fondo al mare, saremo chiamati a compiere lunghe immersioni e vere e proprie sessioni esplorative subacquee. Il titolo di Arika è un gioco calmo, lento e pacato; proprio per questo non adatto a chi ama l’azione o i giochi veloci. Sicuramente rilassante, e grazie anche ad una colonna sonora estremamente evocativa, non troverete niente di più piacevole che lasciarvi cullare dal blu del profondo mare.
Bellezza e poesia
All’inizio del gioco potremo impostare alcune personalizzazioni per quanto riguarda il nostro avatar virtuale rispondendo ad una serie di domande, come sesso, taglio di capelli, nome e quant’altro. Una volta inquadrato il nostro tipo di personaggio, ci ritroveremo a bordo del "Gabbiano", una modesta barchetta, dove incontreremo la nostra aiutante, Catherine. Dopo averci spiegato come controllare il nostro protagonista e aver fatto un po’ di pratica "esplorativa", saremo pronti ad esaminare le prime richieste da parte della Fondazione o altre persone. Dovremo dunque cercare particolari pesci, piuttosto che ritrovare antiche rovine, fare da guida ad altri sub o scattare fotografie. Quest’ultima possibilità si rivela molto curata, con la possibilità di impostare zoom, focus e altro. Non sono certo le cose da fare quelle che mancano a Endless Ocean e piano piano verremo anche introdotti ad una sorta di trama, che avrà principalmente a che fare con la storia personale di Catherine.
Ma non è tutto qui: il mondo subacqueo è molto vasto, ed avremo la possibilità di interagire con tantissime specie animali (più di 200), gettando loro del cibo o giocando ed interagendo, piuttosto che, solo per alcune specie, addirittura farcele amiche. A quest’ultime, una volta adottate, potremo persino insegnare alcuni "trick" una volta tornati a bordo dell’imbarcazione, che miglioreranno man mano con l’allenamento; o farci trainare nei nostri viaggi subacquei alla ricerca del nostro prossimo obiettivo. Portando a termine nuovi compiti verremo poi ricompensati con nuovi oggetti utili alle nostre esplorazioni e, entrando in contatto con nuove specie, andremo ad arricchire anche una vera e propria enciclopedia marina, enciclopedia davvero curata e che avrà sicuramente qualcosa da insegnarci su queste creature.
I controlli risultano semplici ed intuitivi, grazie anche alla possibilità di "auto nuotare", semplicemente indicando la direzione desiderata; non stupitevi se sarete talmente immedesimati nel gioco da spaventarvi all’apparire di una gigantesca balena al vostro fianco mentre nuotate beatamente.
Tra abissi ricchi di risorse nascoste e fondali mozzafiato, la sensazione di essere stati trasportati veramente in fondo al grande blu si avverte continuamente, e tutto sembra davvero troppo bello per essere vero. Arika coglie senz’altro nel segno nel porci di fronte ad un’esperienza unica nel suo genere.
Così cristallino, così naturale
La grafica di Endless Ocean è veramente gradevole, sia la fauna che tutto l’ambiente sottomarino ci lasceranno più volte piacevolmente colpiti. Quello che dispiace è invece la realizzazione "fuor d’acqua", in quanto i modelli poligonali dei personaggi non sono di gran qualità, così come la barca e gli altri elementi con cui avremo a che fare quando non saremo impegnati nelle nostre nuotate. E’ stata inclusa anche la possibilità di cambiare la visuale dalla terza alla prima persona.
Memorabile è invece la colonna sonora: il main theme principale, Prayer di Hayley Westenra, si adatta a meraviglia all’atmosfera di gioco. Naturalmente, anche le altre musiche sono ben realizzate, e gli effetti sonori sono adeguati e precisi: dal respiro del nostro sub al rumore delle nostre pinnate, all’appello non manca proprio niente. Ottima anche la possibilità di scegliere musiche personalizzate inserendo una SD Card, in modo da creare una propria colonna sonora.
In Endless Ocean le cose da fare sono proprio tante, per non parlare del tempo passato semplicemente ad esplorare il vasto mondo sottomarino; se a questo aggiungiamo il fatto che Arika ha incluso una modalità online, non perdete l’occasione di tuffarvi con altri amici grazie alla Wi-Fi Connection, che comprende anche una funzione chat. Infine, se ancora non siete convinti, il titolo viene venduto in Europa a prezzo budget.
Chiariamolo bene un’ultima volta: molti potrebbero rimanere sorpresi dalla particolarità di questo gioco, pertanto pensateci bene, perchè alcuni potrebbero trovarlo una noia mortale, mentre altri un’autentica poesia videoludica.