Emio L’uomo che sorride Famicom Detective Club Recensione
Emio L’uomo che sorride Famicm Detective Club, sviluppato da Nintendo EPD e Mages, è il terzo capitolo della saga Famicom Detective Club, una visual novel nata per Famicom Disk System con The Missing Heir e The Girl Who Stands Behind, scritti da Yoshio Sakamoto alla fine degli anni ’80.
Entrambi i giochi escono inizialmente solo in Giappone e vengono riproposti su diverse console Nintendo, tra cui GBA, Wii e 3DS. Nel 2021, ricevono un vero e proprio remake per Nintendo Switch, dove vengono finalmente tradotti anche in inglese. Dopo 35 anni, Sakamoto torna a prendere in mano la situazione curando ogni aspetto del terzo capitolo della serie Famicom Detective Club.
Sakamoto ha creato Emio L’uomo che sorride scrivendone la trama e la sceneggiatura, curando i filmati e assumendo anche il ruolo di produttore. Se in passato si ispirava ai film di Dario Argento per le proprie storie, questa volta decide di cambiare approccio, focalizzandosi sulla capacità delle leggende metropolitane di evolversi fino a diventare realtà.
A differenza delle storie di fantasmi, le leggende metropolitane sono più radicate nella realtà, è possibile scoprire da dove nascono e come si possano evolvere nel tempo, dando diverse percezioni del caso in esame. L’idea di Sakamoto è quindi quella di creare una trama audace, diversa dalle precedenti, che possa offrire una nuova esperienza per i giocatori.
Emio L’uomo che sorride Famicom Detective Club RECENSIONE | Via alle indagini
In Emio L’umo che sorride vestirai i panni di un giovane Detective dell’agenzia investigativa Utsugi e dovrai investigare sugli eventi che hanno causato la morte di Eisuke Sasaki, uno studente delle scuole medie, ritrovato morto e con un sacchetto di carta sulla testa sul quale è disegnata una faccia sorridente piuttosto inquietante.
Questo particolare dettaglio si ricollega alla leggenda metropolitana di Emio L’uomo che sorride, diffusasi tra gli adolescenti e i fan dell’occulto a seguito dell’omicidio irrisolto di tre ragazze, avvenuto 18 anni prima. Il modus operandi dell’assassino sembrerebbe molto simile.
L’esplorazione, gli interrogatori e le ricerche per la città di Kofuku, luogo dove sono avvenuti gli omicidi, saranno le tue armi per indagare sull’accaduto, fare luce sulla verità e scoprire l’identità dell’uomo che sorride… o del suo copycat.
Chiedi, Ascolta, Indaga, pensa e DEDUCI! Il gameplay di una visual novel thriller
L’idea alla base del gameplay di Emio L’uomo che sorride è fondamentalmente la stessa dei capitoli precedenti, siamo davanti ad un’avventura sviluppata come una sorta di “film da risolvere”. Gli eventi della storia sono già decisi e seguirai una trama piuttosto lineare nella quale dovrai per lo più interrogare i vari personaggi coinvolti.
Le armi nel tuo arsenale sono tutte quelle di cui un detective ha bisogno. Usando in maniera alternata i comandi Chiama, Chiedi/Ascolta, Guarda/Indaga, Prendi, Mostra, Cellulare, Pensa e Deduci avanzerai nel gioco, scoprendo nuovi indizi da esaminare e nuovi personaggi su cui indagare.
Talvolta non è chiarissimo in che modo proseguire ma basterà spammare i vari comandi per capire come andare avanti, delle volte bisognerà semplicemente insistere su un argomento di discussione, altre invece bisognerà esaminare la scena o l’interlocutore per sbloccare nuovi dialoghi e scoprire più dettagli sul caso.
Avrai sempre a disposizione un taccuino da consultare in cui le informazioni sul caso e sui vari personaggi vengono aggiornate. Infine, ogni sera, in compagnia della tua collega all’agenzia Ayumi, dovrai ricapitolare tutti gli eventi del giorno per dedurre come si sta evolvendo il caso e decidere quindi come procedere il giorno seguente.
Una visual novel moderna e filmica
A colpirmi maggiormente è stata la qualità delle animazioni e l’approccio fotografico utilizzato. Ad oggi siamo molto abituati a degli sfondi e delle inquadrature piuttosto statiche durante le fasi di gioco delle visual novel, in Emio L’uomo che sorride, invece, Sakamoto ha saputo giocare molto bene con questi elementi, aggiungendo tanto movimento con cambi di inquadrature molto interessanti.
In questo modo si spezza la monotonia di un dialogo nel quale si dovrebbe continuare a premere il pulsante per avanzare, a meno che si usi la modalità automatica, dando quel qualcosa in più per avvicinarsi al mondo dei “film da risolvere” a cui aspira Sakamoto in questo gioco.
Anche il movimento dei personaggi e le tante espressioni facciali e del corpo riusciranno a coinvolgerti maggiormente e saranno inoltre molto importanti per riuscire ad intuire quando continuare ad incalzare maggiormente l’interrogato e quando fermarsi.
Concluisioni
Emio L’uomo che sorride Famicom Detective Clube è sicuramente un’avventura innovativa sotto tanti punti di vista estetici ma molto meno nel gameplay, alcune volte la storia risulta diluita e si fatica un po’ ad andare avanti costringendoci a spammare comandi per capire come proseguire.
Nonostante questo la trama è molto interessante e per nulla scontata, per l’intero svolgimento del gioco avremo più sospettati tra cui decidere, fino a quando la storia non ci porterà a capire cosa è realmente successo e quali sono le motivazioni delle azioni di protagonisti e antagonisti; il tutto senza alcun buco di trama.
Tutti i personaggi coinvolti sono molto credibili, ben caratterizzati e molto diversi tra loro e ci accompagneranno fino al finale senza sbavature nella loro scrittura.
In definitiva Emio L’uomo che sorride Famicom Detective Club è un’avventura solida e ben riuscita ma senza eccessive sorprese.
Emio L’uomo che sorride sarà disponibile da domani sullo store di Nintendo eShop ma è già possibile pre acquistarlo anche oggi.
Emio L'uomo che sorride Famicom Detective Club è sicuramente un'avventura innovativa sotto tanti punti di vista estetici ma molto meno dal lato del gameplay
Pro
- Ottime Animazioni
- Bei personaggi
- Storia intrigante
Contro
- Poco interattivo
- Pochi colpi di scena