Elsword – Recensione Elsword

Elsword, mmo action side scrolling, è stato pubblicato da GameForge e le caratteristiche che lo rappresentano sono una localizzazione in lingua italiana, un comparto tecnico che graficamente richiama lo stile manga , e l’assenza di una vera e propria personalizzazione del proprio personaggio.

L’unione fa la forza!

 
Partendo dalle prime fasi di gioco, ovvero durante la fase di creazione relativa al nostro alter-ego ci troveremo a scegliere una "classe" o meglio un personaggio predefinito, di cui potremo sceglierne unicamente il nome. Se da un lato la scarsa, o nulla, personalizzazione del personaggio possa far storcere il naso, dall’altra, la storia che lega il personaggio al gioco, è davvero interessante. Infatti ogni classe/personaggio selezionabile durante la creazione dello stesso, sarà legato inizialmente ad una storyline differente. Questa scelta da parte degli sviluppatori è stata attuata affinchè si possa creare un “feeling” tra il giocatore e l’eroe che impersona, così che al termine della fase introduttiva di gioco ci si senta immersi all’interno della storia di Elsword, unendosi poi al destino di ogni altro giocatore che prevede la cooperazione di ogni classe per combattere le forze del male e completare missioni. Le meccaniche di gioco si basano proprio sulle vicessitudini che incontreremo con l’evolversi della trama ed il completamento di numerosi dungeons ad essa legati, i quali potranno essere completati in diverse difficoltà, con o senza la presenza di altri giocatori. 
 
 
 
Gameplay un pò troppo ripetitivo.
 
A differenza dei classici MMO di ruolo (ormai però la maggior parte dei giochi online propone questa “limitazione”), tutti i luoghi esplorabili sono istanziati, ovvero non esiste un vero e proprio mondo persistente. Non c’è la possibilità di interagire con l’ambiente, se non con gli NPC e gli altri giocatori. In conseguenza a ciò questo titolo potrebbe risultare ripetitivo, sia perché incentrato quasi unicamente sul combattimento, sia perchè diversi Dungeons vanno affrontati più volte, in difficoltà diverse, per il completamento delle missioni. Approfondiamo però queste fasi di gioco: I Dungeons al loro interno sono divisi in sezioni (o stage). Per accedere alla sezione successiva sarà necessario completare quella precedente, uccidendo tutti i nemici presenti nella zona, un po’ come accade nella stragrande maggioranza dei dungeon crawler insomma, fino ad arrivare all’eventuale boss di fine dungeon. Ad ogni avanzamento di livello, ci verranno consegnati due punti abilità (Skill Points), con i quali potremo amplificare skill apprese in precedenza, o sbloccarne di nuove. Sono inoltre presenti anche abilità passive, tutt’altro che secondarie. 
 
 
 
L’equipaggiamento non è tutto. O quasi.
 
Il personaggio è privo delle classiche statistiche a cui siamo abituati: Forza, Agilità, Destrezza e quant’altro non saranno presenti in Elsword. Gli unici elementi che possono far pensare a una possibile differenzazione tra giocatori, è l’equipaggiamento. Infatti, esistono set di armi e armature che consentono di avere bonus sull’attacco e sulla difesa. Diverse armatura inoltre hanno lo scopo di modificare l’apparenza del personaggio (cercando di distinguerlo quindi dagli altri giocatori), dando comunque dei vantaggi in termini di bonus. Sempre relativo al fattore bonus saremo in grado di non dipendere completamente dagli npc (per le pozioni ad esempio) grazie al crafting, professione che non porta però nessuna novità rispetto ai sistemi classici definiti dal genere. 

Come di consuetudine, il gioco presenta due modalità: PvE e PvP. Nessuna novità anche quì, poiché sfidare giocatori e mostri è ormai un must che tutti i MMORPG dovrebbero (ma che spesso non hanno, soprattutto per quanto riguarda il secondo acronimo) avere. Le modalità PvP presenti in Elsword sono 3: Match 1 vs 1, Deathmatch 2 vs 2 e Deathmatch 3 vs 3. Esiste anche una modalità allenamento, ovvero un luogo nel quale ci si tempra sconfiggendo una serie di mostri, di cui possiamo scegliere la tipologia, il numero e la difficoltà. Questo ci consente di testare le abilità e di provare le combo, che verranno sbloccate con l’avanzamento di classe. Apprendere i movimenti basici risulta comunque piuttosto semplice: ci si muove con le frecce direzionali, i tasti Z e X sono rispettivamente attacco leggero e attacco pesante. Abbiamo infine le Hotkeys, o tasti veloci, nelle quali posizioneremo le abilità di cui faremo uso più frequentemente. Essendo un titolo action ogni classe dovrà essere giocata in modo differente dalle altre, e saremo in grado di selezionare a seconda delle nostre preferenze tra: un guerriero dotato di spada a due mani, una maga, un elfa arciere, un guerriero con arma ad una mano, ed un’ incantatrice che utilizza i Nasod per combattere.

 
 
 
Di cosa può vantare Elsword.
 
Punto di forza di questo titolo è la completa traduzione in italiano, che non riguarda soltanto la parte testuale, ma anche il doppiaggio: Che al di là di qualche carenza in alcuni punti risulta prensente in tutti i dialoghi. Peccato comunque per la scelta del cast (non tutto ovviamente), perché non sarà raro sentire un timbro vocale pseudo-adulto su personaggi che dovrebbero avere un età che si aggira tra i tredici e i venticinque anni. Questo titolo è sicuramente consigliato a tutti coloro che non hanno computer potenti, dato che i requisiti minimi sono davvero irrisori per l’hardware prodotto negli ultimi sette anni.

Se non avete molto tempo da spendere davanti al computer, e non familiarizzate con le altre lingue, può essere un altro motivo per provare Elsword, che a lungo andare può risultare ripetitivo se preso in grandi dosi. Infine, come ultima nota c’è da dire che una cosa che dovrebbe essere rivista, causa uno sbilanciamento troppo marcato del gameplay, è la presenza di un item shop un pò troppo "vantaggioso" per chi fa acquisti.

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