Elebits – Recensione Eledees
Finalmente anche Konami, nota software nel settore videoludico per titoli del calibro di Metal Gear Solid e Pro Evolution Soccer , realizza il suo primo titolo per la console di casa Nintendo. Uscito nei primi mesi di vita della console in America e Giappone con i rispettivi titoli "Elebits" e "Erebittsu" e approdato successivamente (quasi 5 mesi dopo) sulle console Europee con un ulteriore titolo trasformato in "Eledees", porterà il giocatore in un mondo dove l’elettricità viene prodotta da piccole e graziose creature dall’appellativo di Eledees. Il nostro compito sarà di trovare e catturare le piccole creature che in una notte tempestosa hanno smesso di generare l’elettricità, lasciando l’intera umanità nel caos.
Un mondo parallelo
Dove si saranno nascoste le piccole creaturine?
Il titolo poggia le sue basi sui classici sparatutto in prima persona in cui la visuale di gioco simula la vista del nostro personaggio. Come già visto in giochi del genere (Call of Duty 3, Red Steel), il sistema di controllo è affidato all’accoppiata Wiimote-Nunchuk, e più precisamente al control stick del Nunchuk per muovere il nostro alter-ego e ai movimenti del Wiimote per spostare la visuale o per mirare. Essendo creature dalle piccole dimensioni, gli Eledees troveranno rifugio nei posti più strampalati e per riuscire nell’impresa di trovarli, dovremo mettere a soqquadro gli ambienti in cui faremo visita. Questi saranno caratterizzati da decine e decine di oggetti completamente interattivi che, per mezzo della Capture-gun potremo manipolarli a nostro piacimento, sollevarli da terra, ruotarli in qualsiasi direzione e lanciarli per aria con movimenti fisici del tutto naturali. Gli Eledees di colore rosso o blu, una volta catturati semplicemente mirandoli e premendo il pulsante appropriato, verranno convertiti in energia (Watt) che ci servirà al completamento dei vari livelli, in ognuno di essi avremo infatti il compito di accumulare un preciso quantitativo di Watt in un tempo prestabilito. Inoltre alcuni livelli saranno resi ardui per via di ulteriori regole, come il prestare attenzione a oggetti delicati quali vasi e piatti per impedire che vadano in frantumi, oppure concentrarsi nell’evitare di provocare eccessivi rumori per le brusche cadute degli oggetti. In ogni livello saranno presenti bonus energia che ci daranno la possibilità di azionare elettrodomestici come aspirapolveri, forni a microonde, televisori e altri utensili nei quali saranno nascosti gli Eledees di colore giallo, che se catturati ci permetteranno di potenziare la nostra arma in modo da poter muovere oggetti sempre più pesanti che in un primo momento non potranno essere spostati.
Every story come to an end
Anche se la campagna single-player è caratterizzata da un numero elevato di livelli, ben 29 suddivisi tra interni della casa, giardino, luna park e strade, questi saranno facilmente ultimatati in circa 6 ore. Fortunatamente oltre alla campagna principale abbiamo una modalità multi-player che ci consentirà di sfidare localmente altri tre amici in una sorta di caccia agli Eledees, che in molti casi si rivelerà un guazzabuglio di oggetti volanti. A moltiplicare le ore di longevità ci pensa però la modalità di editor dei livelli, che grazie alla Wii Connect 24 ci permetterà di generare nuovi livelli da inviare e scambiare con i nostri amici. Graficamente Eledees presenta una ridotta complessità poligonale e un basso livello di dettaglio che, compensati da una buona fluidità di gioco, un motore grafico dallo stile "fumettoso" e ambientazioni sature di colori, rendono il tutto gradevole agli occhi del giocatore.
Il comparto sonoro, anche se di discreta fattura, riesce a raggiungere la sufficienza grazie ad una colonna sonora varia e piuttosto orecchiabile.
Conclusione
Eledees è un titolo dalla trama originale e dalla giocabilità strabiliante dettata da un’ottima precisione dei controlli adatti al genere. Va purtroppo penalizzata la grafica che seppur vivace e molto colorata, ci pone di fronte a un livello di dettagli paragonabili a titoli già sviluppati su Game Cube. Inoltre gli sviluppatori avrebbero potuto spendere più di tempo sul comparto sonoro ed in particolar modo sugli effetti sonori, che non riproducono con concretezza la baraonda che noi stessi andremo a generare.
Possiamo dunque considerare Eledees una sorta di test da parte di Konami per provare le potenzialità della console e dell’innovativo controller, dal momento che le idee in fase di sviluppo non mancano.