The Elder Scrolls Online: Elsweyr – Recensione

Recensito su PC

Elder Scrolls Online giunge al suo nuovo capitolo e ci porta nella terra dei Kahjiit

In una terra brulla e perlopiù desolata, abitata da impertinenti Kahjiit, da quadrupedi felini e bipedi dal pelo arruffato pronti a soverchiarvi con strani avvenimenti e incarichi di ogni tipo. Una minaccia antica come le radici di questo stesso luogo fa ritorno sulla terra: i draghi si risvegliano dal lungo sonno e volano sulla madre patria dei Kahjiit terrorizzando gli abitanti e tutti gli avventurieri che cammineranno con passo spedito alla ricerca di una nuova speranza contro quella che viene chiamata “A Rage of Dragons”, la furia del più puro e spaventoso terrore dei cieli.

The Elder Scrolls Online giunge con Elsweyr al suo nuovo capitolo annuale, che vuole riproporre, come già accaduto per i precedenti anni, un ciclo di avventure fresche dalle quali ripartire daccapo o con le quali arricchire il proprio personaggio di nuovi oggetti e ricompense, tutte inedite, da provare e collezionare per potenziare ulteriormente gli alter ego dei veterani del genere. Trova inoltre spazio una nuova classe disponibile per nuovi e vecchi giocatori: il negromante, una delle classi più divertenti e più e variegate del mondo MMORPG di Elder Scrolls Online sarà infatti disponibile a partire da subito e accessibile anche ai nuovi giocatori.

La nuova formula intrapresa da Zenimax Online Studios ben si sposa con i precedenti capitoli: da Morrowind e dalle sue regioni paludose, ricche di nostalgia, alle pianure rigogliose e ricolme di magia e arcani complotti presenti sull’isola di Summerset, il famoso MMORPG ora sposta il suo baricentro verso una nuova espansione che pare essere presa di pari passo dalle terre orientali del mondo conosciuto per essere trasposta in definitiva all’interno di un contesto fantastico, dove l’elemento fantasy si mescola ad un realismo architettonico e paesaggistico ben strutturato, dove tra deserti asciugati di ogni vegetazione e rigogliose città che sorgono come oasi in mezzo all’arsura delle piane di Elsweyr, una minaccia antica come il mondo, che viene ripresa direttamente dall’universo di Elder Scrolls già affermatosi con il capitolo single player Skyrim, approda sulla madrepatria dei Kahjiit con forza e terrore. Nel contempo, lancia una sfida a tutti i nuovi giocatori e anche ai veterani, proponendo un combattimento difficile non dissimile ai World Boss già presenti sul territorio di tutto il continente di Tamriel, tuttavia perdendo con il tempo, il mordente necessario che poteva rinnovare la formula per riproporre qualcosa di davvero innovativo in un contesto videoludico già estrapolato ed eviscerato in ogni sua forma con le espansioni precedenti, forse cadendo anche in una ripetitività che troppo rapidamente perde quel senso di innovazione e curiosità, facendo scivolare la minaccia dei draghi in un elemento facilmente risolvibile e affrontabile dopo soli pochi combattimenti ben riusciti.

Elder Scrolls Online: Elsweyr

La minaccia dei draghi, le bestie alate che sono presenti sul territorio dei Kahjiit senza un luogo di spawn fisso, si muove per tutta la regione e costringe i giocatori a seguire la folata di morte che le creature si lasciano dietro, costringendo i meno preparati ad armarsi di pazienza e attendere gruppi di amici o sconosciuti pronti ad affrontare i combattimenti in compagnia, trasformando quindi l’esperienza single player in una necessità costante di ricerca di nuovi compagni per poter fronteggiare le bestie che possono, di conseguenza, rivelarsi mortali anche dopo pochissimi colpi inferti al nostro alter ego, costringendoci quindi a una ritirata repentina o ad una ricerca costante di equipaggiamento che possa sostenerci nelle durature battaglie, senza farci cadere inesorabilmente nella sconfitta immediata.

Sarà quindi piacevole per tutti i veterani del genere scoprire questa nuova gerarchia di nemici che trova spazio come una nuova forma di boss che si muove sulla mappa, cambiando zona ogni qualvolta, ma che rapidamente perde quell’idea di paura e terrore che avrebbe dovuto instillare anche negli esperti e nei giocatori di rango più elevato. Almeno non reteranno a bocca asciutta coloro che attendono grossi bottini alla fine di ogni scontro, remunerati da preziosi tesori, armi e armature che instaureranno una perenne sete di loot cadendo, a tratti, nel farming più totale al fine di ritrovare, come già succede per tutta l’avventura nel mondo di Elder Scrolls Online, quegli oggetti per completare i set o da implementare nell’equipaggiamento per arricchirlo sempre più.

C’è da sottolineare tuttavia l’importanza visiva che la terra di Elsweyr gioca in questo ultimo pacchetto aggiuntivo:questa è ricca di scorci ben differenti dalle pianure verdeggianti e multicolore delle isole degli Altmer a cui eravamo stati abituati l’anno scorso, ma comunque contestualizzata in maniera pressoché eccellente, che vive di una propria dimensione e identità, senza ricalcare paesaggi già visti ma sottolineando il collegamento che rapporta l’animo spiritoso e le antiche radici dei Kahjiit a queste lande brulle solcate da deserti riarsi, paesaggi montagnosi e oasi verdeggianti ricche di un’architettura riconducibile alla Bisanzio antica e alle strutture dell’oriente persiano e arabo, mescolando in un connubio davvero ben contestualizzato ciò che eravamo stati abituati a vedere nelle poche terre che precedentemente erano state dedicate alla razza felina del mondo di Elder Scrolls come la piccola isola di Stros M’kai.

Elder Scrolls Online: Elsweyr

È quindi opportuno rimarcare la presenza di questa razza e del suo spirito come cardine portante di questa nuova avventura nel mondo di Tamriel, dove verremo trasportati tra quest secondarie ricche di spunti, ben caratterizzate ed esaustive in termini di durata e collegate a una trama principale che non perde originalità ma che lascia i giocatori con dubbi e domande irrisolte e fluttuanti nell’aria, giustificando forse la presenza di altri pacchetti di espansione che vedranno la luce successivamente a quest’ultimo capitolo, andando a completare quello che gli sviluppatori di casa Zenimax hanno voluto rinominare “l’Anno del Drago”. Questi contenuti rimpolperanno  la questline principale di contenuti, di volti già visti in passato e di nuove avventure per andare a colmare quel piccolo ma pur presente vuoto lasciato da Elswyer, dove ci siamo divertiti portando a spasso Kahjiit un poco beffardi, a tratti alticci e spiritosi e abbiamo tremato di fronte ad antichi orrori arcani sepolti nelle caverne e nei deserti, mischiando nel nuovo capitolo il paesaggio – prima riarso e pauroso e dopo lussureggiante e ricco di ori e marmi – all’animo e al pensiero degli abitanti della zona prima leggero e privo di preoccupazioni e, a tratti, adombrato da antiche leggende che faranno riemergere miti ancorati al passato e dimenticati in un tempo oscuro.

Tutto questo viene infine condito dalla presenza di una nuova classe sulla quale lanciarsi a braccia aperte, che riesce ad essere immediata e al contempo sufficientemente profonda da esplorare per cercare quella familiarità per i giocatori che viaggiano nel mondo di Elder Scrolls già da anni, consentendo una ricerca di Skill più o meno efficaci con le quali affrontare i nuovi draghi o le già presenti minacce del mondo fantasy di Tamriel, permettendo inoltre al giocatore di utilizzare i corpi crivellati sul campo come fedeli compagni di battaglia o, più banalmente, di attingere alle loro forze per poter scatenare l’ira di un colosso scheletrico che colpirà la terrà con danni ad area massicci. La classe è suddivisa in tre categorie di abilità selezionabili, tra attive e passive, che permetteranno una fusione di elementi di negromanzia ed evocazione che non perdono, come succede purtroppo con i nuovi draghi, quel senso di scoperta e novità, entusiasmandoci sempre con effetti visivi di luci ed ombre piuttosto spettacolari sia su console che su Pc dove non si perde quel concetto di meraviglia visuale grazie agli incantesimi presenti in tutto l’albero delle abilità di una classe che in definitiva permette uno sviluppo piuttosto malleabile e che riesce a bilanciarsi di fronte alle necessità dei giocatori per creare un Tank poderoso pronto a subire e rilanciare sonore mazzate, un guaritore che sfrutta al meglio le abilità del negromante attingendo all’energia dei morti vicini sul campo di battaglia o un più semplice evocatore oscuro che desidera creare distruzione e infliggere danni astronomici al nemico.


Elsweyr è in definitiva una terra ricca di opportunità di accrescimento per quei personaggi già esperti e di livello più alto ma anche per coloro i quali desiderano iniziare daccapo ed entrare a far parte di questo mondo MMORPG sempre più ben contestualizzate, che a tratti raggiunge picchi di originalità e puro divertimento da spartire tra amici e sconosciuti o, con un pizzico di difficoltà in più, da godere in solitudine tra le lande desertiche della nuova regione, alternando forse dei boss paurosi ma con meccaniche banali quali i nuovi draghi che avrebbero necessitato un approfondimento maggiore e più sviluppato in profondità ma che comunque, di primo acchito, riescono a colpire e ad instillare il terrore necessario per permettere ai viaggiatori del mondo di Tamriel di aprire le porte di questa nuova regione e di avventurarsi definitivamente tra i deserti e le oasi della casa dei Kahjiit.

8

Pro

  • La minaccia dei draghi è intrigante
  • Il Negromante è un’ottima aggiunta
  • La trama è interessante...

Contro

  • ...ma un po’ piena di buchi
  • I draghi alla lunga non fanno così paura
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