The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom RECENSIONE
Ecco finalmente The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom RECENSIONE, la nostra recensione dell’attesissimo titolo. The Legend of Zelda sta infatti per tornare con un nuovo capitolo della saga 2D a opera di Nintendo, naturalmente su Switch.
Finalmente sono qui per parlarvene in sede di recensione e, ve lo dico subito, reduce dall’ennesimo viaggio nelle misteriose terre di Hyrule sono più entusiasta che mai.
Echoes of Wisdom RECENSIONE | Tra 2D e 3D
Dopo il capolavoro senza tempo “Ocarina of Time“, l’anima della saga di The Legend of Zelda si è divisa in due filoni principali, generalmente distribuiti così: i titoli 2D per le console portatili e quelli 3D per le console casalinghe.
Con la formula all in one di Nintendo Switch questa tradizione si è interrotta grazie alla pubblicazione dell’eccellente remake di The Legend of Zelda: Link’s Awakening nel 2019 (qui la nostra recensione), mentre sulla stessa console venivano pubblicati gli altrettanto eccellenti titoli 3D Breath of the Wild e Tears of the Kingdom.
Sul morire del ciclo vitale di Nintendo Switch è stato annunciato a sorpresa un nuovo titolo in grado di portare avanti la tradizione dalla doppia anima di The Legend of Zelda. Sto ovviamente parlando di Echoes of Wisdom, che reca seco gigantesche novità per il continuum della saga, operando uno stravolgimento rivoluzionario.
The Legend of Zelda Echoes of Wisdom | Finalmente Zelda
A eccezione fatta di qualche titolo Musou (e di qualche orrore per CD-i), in Echoes of Wisdom per la prima volta da quando la saga venne ideata e partorita nel lontano 1986 dalla geniale mente di Shigeru Miyamoto e dal suo staff in Nintendo, vestiremo i panni della celeberrima principessa Zelda.
Non più una principessa da salvare, come gli ormai stantii ruoli di genere hanno troppo spesso imposto, bensì a temi invertiti una forza motrice atta al salvataggio del regno di Hyrule e di Link stesso, imprigionato in un mondo fatto di ombre e doppelgänger.
Andare a rivoluzionare ancora una volta (come visto nei recenti Tears of Kingdom e Breath of the Wild) gli stilemi del genere 2D ha inizialmente impensierito i fan della formula storica (sebbene la formula fosse già stata scomposta e riarrangiata in “A Link Between Worlds”, Nintendo 3DS, 2013), ma posso assicurarvi che siamo in presenza di un capolavoro.
The Legend of Zelda | Il frammento della saggezza
Come la maggior parte di voi saprà le Dee Din Farore e Nayru, completato l’atto di creazionismo, donarono la Sacra Triforza ai mortali, dividendola in 3 principali frammenti ognuno volto a rappresentare un volto delle Dee: forza, coraggio e saggezza.
Se la forza appartiene a Ganon, il coraggio a Link e la saggezza a Zelda, dopo aver ben inquadrato le peculiarità dei rispettivi personaggi – le cui storie si intrecciano nel tempo e in universi contemporanei e paralleli – viene da sé che il gameplay della nostra amata principessa dovesse presentare delle differenze sostanziali da quanto proposto a oggi da Link.
La saggezza di Zelda, la capacità di osservare il mondo circostante e introiettarne gli aspetti rilevanti viene messa in primo piano, in un mondo di gioco che presenta le stesse sfide a cui l’epopea di Link ci ha abituati, con soluzioni e approcci diversi.
The Legend of Zelda | Gameplay loop
Zelda sarà in grado di memorizzare gli oggetti incontrati lungo il corso dell’avventura e replicarli grazie alla pressione di un tasto, moltiplicandoli se necessario. Ed ecco che, ad esempio, un semplice letto diviene una solida base su cui impilare altre piattaforme create a piacimento al fine di realizzare una scala.
Stesso discorso per tutti i mostri incontrati, che una volta sconfitti per la prima volta saranno memorizzati e pronti a essere replicati per battersi al nostro fianco.
Naturalmente le evocazioni contemporanee di mostri e oggetti non possono essere infinite e a ogni elemento corrisponde un costo, da scalare da un massimale, rappresentato in gioco da una UI diegetica, laddove la coda del nostro piccolo alleato “Tri” è un perfetto escamotage per tenere traccia dei frammenti disponibili e di quelli attualmente in uso.
Avanzando nell’avventura potremo aumentare il massimale di frammenti in nostro possesso e scontare permanentemente il costo delle evocazioni, in un sistema di level up costante e ben ritmato che fornisce all’avventura un ottimo senso di progressione, spingendo a esplorare e completare più grotte opzionali e sub quest possibili.
Fin dalle prime ore di gioco ci saranno conferiti in maniera costante dei poteri addizionali, che forniscono un appagante senso di scoperta durante tutta la durata dell’avventura. Con la pressione di un tasto potremo trasformarci temporaneamente in Link e avere accesso alla sua spada (e ad altri tool sbloccabili più avanti), opzione che garantisce un’ulteriore varietà di opzioni durante gli scontri.
A tutto questo dobbiamo sommare l’abilità unica di Tri, in grado di farci agganciare e spostare oggetti pesantissimi o addirittura di farci aggrappare a oggetti in movimento per lasciarci trasportare così da risolvere diversi interessanti puzzle. La vastità di opzioni e soluzioni per ogni scenario proposto mi ha lasciato a bocca aperta.
The Legend of Zelda | Vecchia anima, nuovo approccio
Il mondo di gioco è diviso in vari biomi sempre interessanti, che vanno a riprendere la proposta grafica di Link’s Awakening, all’interno di una mappa open World. Il cuore del gioco sta nel risolvere diversi dungeon, ognuno in un bioma diverso, mentre ci muoviamo tra una sezione e l’altra della mappa, esplorando caverne, risolvendo puzzle ambientali o aiutando gli abitanti di Hyrule che proporranno diverse sub quest.
L’anima dei dungeon rimane invariata, con ampi labirinti sotterranei da esplorare, scrigni da aprire, chiavi da trovare per sbloccare nuove aree e una pesante porta chiusa con lucchetto, che cela un potente boss da affrontare una volta trovato alla fine del dungeon l’agognato oggetto dei desideri.
Se penso che questa formula sia l’eredità rivisitata degli anni ’80 e risulti ancora viva, stimolante e freschissima, mi vengono i brividi. In The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom ho ritrovato un pacing praticamente perfetto, dove il tedio o la noia non hanno mai trovato spazio durante la run che mi ha portato al completamento dell’avventura.
Un timido sistema di equipaggiamento fa la sua apparizione anche in Echoes of Wisdom, dove potremo scegliere tra diversi oggetti da equipaggiare in grado di fornirci dei perk passivi per snellire la traversata di Hyrule, naturalmente legati a un inventario con slot espandibili al fine di poterne equipaggiare sempre di più contemporaneamente.
Il sistema di crafting è naturalmente presente, in grado di farci miscelare e scoprire ricette sempre nuove per frullati energetici in grado di rimetterci in sesto durante uno scontro o fornirci dei buff temporanei, come una maggiorata velocità di nuoto o delle resistenze passive. Così come fanno il loro ritorno le ampolle in cui intrappolare delle fatine per prevenire il KO.
Le quality of life dell’epoca moderna naturalmente non mancano, con un sistema di teletrasporto accessibile fin da subito, in grado di portarci istantaneamente nelle aree già visitate in precedenza e perfino per spostarci all’interno dei dungeon. I tempi di attesa e di backtracking sono più o meno azzerati da questo approccio, che non ha bisogno di allungare il brodo per farsi gustare, ma che propone un’esperienza costantemente stimolante e diretta.
Echoes of Wisdom RECENSIONE | Conclusione
The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom è una lettera d’amore a tutti gli appassionati degli Zelda 2D, che non sono stati lasciati indietro da Nintendo, ma che vedono nella formula classica uno dei migliori modi di sfruttare i titoli della saga, in grado di rivaleggiare splendidamente con la controparte 3D.
Echoes rispetta perfettamente gli stilemi del genere, andando ad arricchire la formula, proponendoci un punto di vista freschissimo sulle vicende di Hyrule senza tradire sé stesso, alzando ai massimi livelli l’asticella dei valori produttivi di Nintendo.
Sono convinto che Echoes of Wisdom sia un titolo praticamente esente da difetti, sbavature e vizi di forma e che raccoglie una pesante eredità e che è in grado di portarla al livello successivo. Nintendo è riuscita ancora una volta a regalarci un adorabile capolavoro.
Vi ricordo che The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom sarà disponibile per Nintendo Switch dal 26 Settembre 2024, lo troverete sia in digitale su Nintendo eShop che in copia fisica nei negozi.
Buona fortuna e che la Triforza sia con voi.
Echoes of Wisdom è un capolavoro 2D, che omaggia le origini del genere
Echoes of Wisdom è una lettera d’amore a tutti gli appassionati degli Zelda 2D, che non sono stati lasciati indietro da Nintendo, ma che vedono nella formula classica uno dei migliori modi di sfruttare i titoli della saga, in grado di rivaleggiare splendidamente con la controparte 3D.
Un capolavoro 2D, che omaggia le origini del genere rispettando la formula originale, mentre reinventa l'approccio al mondo di gioco.
Pro
- L'anima di uno Zelda 2D, con un nuovo approccio
- Mai banale o scontato
- Un'infinità di oggetti e mostri da evocare
- Enigmi con soluzioni creative
- Colonna sonora impeccabile
Contro
- Nulla di rilevante