Earth Atlantis – Recensione
Il futuro è arrivato e purtroppo non è esattamente come ce lo aspettavamo. I cambiamenti climatici dovuti alla negligenza del genere umano si sono fatti sentire sconvolgendo l’ecosistema dell’intero pianeta. Le acque ormai coprono il 96% della superficie della Terra e macchine e animali hanno trovato il modo di fondersi in un’unica, pericolosa entità. Questo è l’incipit di Earth Atlantis, nuovo indie nato dalle sapienti menti di Headup Games, software house nota per perle come Terraria, Another World, The Binding of Isaac, Limbo e tanti altri ancora.
Ma lasciamo stare il passato e lanciamoci a capofitto nell’apocalittico futuro che ci aspetta in Earth Atlantis.
Cominciamo innanzitutto con lo spiegare l’atmosfera che i ragazzi di Headup hanno voluto trasmettere. Il gioco si muove quasi esclusivamente in un falso bianco nero su sfondo seppia con tratti che delineano gli elementi gioco tipici della china. Il tutto, per capirci, dona l’idea degli schizzi di Leonardo da Vinci fatti su carta ingiallita dal tempo. Tutto questo in effetti si sposa magistralmente con la trama del titolo, fantascientifica ma dal gusto evidentemente steampunk, genere che si presta ai titoli indie in maniera eccezionale.
Ci si ritrova ai comandi di un sottomarino nella ricerca di creature mastodontiche e pericolose per ripristinare un ecosistema ormai compromesso. Decine di mostri enormi ci attendono nei nostri viaggi sottomarini in un fondale sommerso costellato di detriti e da resti del tempo in cui gli umani dominavano la catena alimentare.
Il genere rappresentato in Earth Atlantis è un misto tra indie, roguelike e shoot ‘em up con tinte fortemente steampunk, senza però mai esprimersi a pieno in tal direzione. I comandi, ridotti all’osso, prevedono solo la possibilità di spostarsi, cambiare direzione, e, naturalmente, sparare. Le uniche variazioni sul tema vengo date dai power up – ottenibili facendo strage di nemici – che aumentano la potenza dell’ara primaria e ne forniscono una secondaria, e dalla possibilità di sbloccare sottomarini diversi che partono con equipaggiamento e armi di base differenti.
Come sempre, Headup fa della semplicità dei suoi titoli un punto di forza. La mappa è sconfinata e le varie sezioni vengono sbloccate solo dopo aver ucciso le creature presenti nella sezione esplorata. Tutti i mostri marini sono presenti sulla medesima mappa e tutti andranno affrontati, anche se non sempre nello stesso ordine. Restare in vita e potenziarsi a dovere quindi diventa un imperativo, sopratutto dato che anche se è possibile continuare la partita all’infinito, affrontare alcune sezioni della mappa senza essere adeguatamente preparati equivale solo ad allungare la lista dei game over.
La componente roguelike è quindi evidente e predominante: tutte le creature respawano in brevissimo tempo e trovarsi circondati da nemici è una minaccia costante, inoltre anche i mastodonti marini che dovremo sconfiggere non vanno mai presi sotto gamba. Completare la campagna principale, anche in modalità facile, richiede allenamento e tempo e offre come ricompensa la modalità caccia. Quest’ultima rappresenta una boss rush che mette in serie una sequenza di mostri marini da far fuori nel minor tempo possibile.
Pur riducendo il titolo a questi pochi elementi bisogna ammettere che come sempre il lavoro fatto su Earth Atlantis da Headup games è ineccepibile. Questo indie porta dipendenza e si rivela essere come sempre ben strutturato ed eseguito. Qualche nota dolente deriva dall’impossibilità di customizzare i comandi e da alcuni elementi in finto 3D dei fondali che non sempre sono realizzati in maniera chiara, lasciando il giocatore convinto di essere ad un punto cieco quando invece si può semplicemente passare dietro a un detrito o a un rottame.
Earth Atlantis è un ottimo titolo indie in grado di ipnotizzare il giocatore per ore, vuoi per la grafica ottimamente realizzata, vuoi per la colonna sonora invitante o semplicemente per la sua componente roguelike ben realizzata. Il gameplay veloce ne fa un ottimo compagno sia per sessioni breve che per passare il tempo nei lunghi pomeriggi invernali. Le davvero poche pecche non bastano a penalizzare il titolo, che si rivela l’ennesimo ottimo lavoro svolto dai ragazzi di Headup Games.
Pro
- Gameplay veloce e divertente
- Ottima la componente roguelike
- Buone le atmosfere create
- Colonna sonora adatta al contesto
Contro
- Alcuni elementi dei fondali in finto 3D potevano essere realizzati meglio