Dungeons of Hinterberg RECENSIONE | Turisti di dungeon

Recensito su PC

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Può una scampagnata in montagna al largo delle Alpi austriache trasformarsi nella cornice di un action adventure RPG? La risposta a questa domanda è qui, in Dungeons of Hinterberg RECENSIONE.

Seguitemi quindi in questo particolare titolo che mescola meccaniche di diversi generi riuscendo a dimostrare al contempo una propria identità, in un leggero e introspettivo racconto di crescita personale.

Dungeons of Hinterberg RECENSIONE | Fräulein, è il tuo momento!

Come già accennato, Dungeons of Hinterberg si svolge in una versione fantasy della regione che comprende le Alpi austriache, più precisamente nel villaggio di Hinterberg, che da qualche anno è diventato una meta turistica di forte richiamo per una sua particolarità.

Attorno al villaggio infatti sono spuntati diversi dungeons, brulicanti di mostri, creature magiche ed esseri mitologici, tanto che il villaggio stesso ha iniziato a creare un business piuttosto redditizio grazie a questa sua peculiarità, richiamando quelli che potremmo definire “turisti cacciatori” da ogni parte del mondo.

Forse detta in questo modo potrebbe rischiare di risultare banale, ma credetemi quando vi dico che il Dungeons of Hinterberg riserva più di qualche sorpresa, sia a livello ludico che narrativo.

Fräulein, che avrete letto nel titolo di questo capitolo, è il vezzeggiativo con cui la nostra protagonista Luisa viene chiamata dalla padrone di casa, e in tedesco significa appunto “signorina”.

Questa a mio avviso è una chicca davvero niente male, perché unita ad altri termini ed espressioni tipici della cultura tedesca permette una immedesimazione molto più marcata con il contesto che ci circonda.

Luisa è una giovane donna che, dopo aver concluso gli studi per diventare avvocato, ha capito che ha da sempre vissuto la sua vita come se fosse su dei binari prestabiliti, facendo sempre “la cosa giusta” senza però essere mai realmente libera di deviare dal percorso e provare qualcosa di nuovo.

Queste sono le premesse narrative di Dungeons of Hinterberg, che hanno spinto la protagonista a volersi prendere una “vacanza” e trascorrere quindi qualche settimana a Hinterberg alla ricerca di sé stessa, facendo nuove esperienze e prendendosi una pausa da quella vita d’ufficio che, anche se appena iniziata, non faceva davvero per lei.

Il suo arrivo al villaggio segna quindi l’inizio della sua carriera come “slayer”, come vengono chiamati dagli abitanti del villaggio coloro che esplorano i dungeons a caccia di mostri e ricompense.

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Luisa esplorerà diversi ambienti naturali al di fuori del villaggio.

Il tempo è tiranno

In apertura vi avevo già anticipato che Dungeons of Hinterberg è un titolo che mescola diversi generi, ed è quindi il momento di entrare un po’ più nel dettaglio e vedere come questi si fondono tra loro per dare vita a un’esperienza dinamica e divertente, e con diverse meccaniche interessanti.

Innanzitutto è importante sottolineare che le giornate trascorse dentro e fuori al villaggio di Hinterberg sono scandite da specifici momenti della giornata, un po’ come nella serie Persona.

Le fasi della giornata sono infatti: Mattina, Pomeriggio, Sera, Notte. Si inizia ovviamente dalla mattina, durante la quale Luisa avrà una conversazione con uno degli abitanti del villaggio ripercorrendo gli eventi del giorno precedente o del percorso compiuto fino a quel momento.

Il pomeriggio lo si passerà invece all’interno dei dungeons, o quasi. Sì perché in realtà al di là del villaggio sono presenti diverse aree aperte separate, ognuna con un proprio bioma, un proprio gameplay caratteristico, e i propri dungeons.

Dovremo quindi prima scegliere quale delle diverse zone esplorare quel pomeriggio, per poi decidere se affrontare uno dei suoi dungeons o semplicemente fare un giro per la mappa, sgominando qualche nemico lungo la strada e godendosi il panorama riflettendo sui propri progressi o sul senso della vita.

A questo punto però potreste chiedervi perché sprecare un intero pomeriggio all’aria aperta visto che il tempo scorre inesorabile. Scegliere di rilassarsi infatti impedisce di affrontare un dungeon nella stessa giornata. La risposta a questa domanda però è piuttosto semplice: Social Links.

Luisa infatti dispone di 4 specifici parametri sociali – Renown, Amusement, Familiarity, Relaxation – che può migliorare svolgendo diverse attività. Questi parametri sono importanti per proseguire con il gioco, in quanto per sbloccare determinate funzionalità si dovranno soddisfare dei requisiti dell’uno o dell’altro.

Completare un dungeon ad esempio garantirà, oltre alla raccolta di parti dei mostri sconfitti e denaro, un aumento del parametro Renown, dato che Luisa sarà sempre più visibile agli occhi degli altri abitanti del villaggio in seguito alle sue imprese.

Ma per gli altri parametri, come ad esempio Relaxation, le battaglie non avranno alcun effetto e dovranno quindi essere migliorati in altri modi, ovvero passando la serata con i locali per conoscerli meglio o rilassandosi all’interno dei meravigliosi paesaggi naturali durante l’esplorazione pomeridiana.

La serata infatti in Dungeons of Hinterberg sarà sempre dedicata a spendere del tempo con uno dei vari personaggi che affollano il villaggio di Hinterberg, e aumentando il livello di confidenza con Luisa oltre ad aumentare uno dei quattro parametri permetterà di sbloccare potenziamenti o funzionalità aggiuntive.

Durante la notte invece vi ritroverete nella vostra camera d’albergo, e potrete decidere se rimanere svegli leggendo un libro o guardando la TV per migliorare ulteriormente i parametri, a costo però di svegliarvi stanchi la giornata successiva avendo quindi il 25% in meno degli HP.

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Durante il tempo passato al villaggio dovrete coltivare i rapporti con i suoi abitanti.

L’action adventure che non ti aspetti

Passiamo ora ad analizzare l’aspetto RPG di Dungeons of Hinterberg, che a livello di combat system si rivela essere un action RPG in tempo reale, e che beneficia di un semplice quanto efficace sistema di equipaggiamento e di potenziamento di armi e armature. Luisa infatti dispone di un’arma principale e un’armatura composta di tre parti: corazza frontale, imbottitura e leggins.

Oltre quindi al classico attacco veloce e a quello pesante la nostra eroina potrà far affidamento su alcune mosse speciali, dalla potenza offensiva maggiorata, che una volta utilizzate richiederanno un tempo di ricarica prima di poter essere eseguite nuovamente.

È inoltre presente una schivata che permette di evitare i fendenti nemici ma eseguirla consuma una parte della stamina a disposizione della protagonista e non sarà quindi possibile abusarne e attendere quindi che si ricarichi.

Oltre a poter cambiare equipaggiamento alla bisogna inoltre, le armi possono essere potenziate incastonando in esse speciali gioielli che garantiscono a Luisa diversi tipi di bonus, come l’aumento di attacco, difesa o magia.

C’è quindi anche una componente di crafting all’interno di Dungeons of Hinterberg, utile sia per acquistare nuovo equipaggiamento che per i potenziamenti da poter applicare alle diverse armi o gli speciali amuleti utili a sbloccare ulteriori bonus come rallentare il tempo dopo una schivata perfetta.

Passiamo infine alla componente platform del titolo. Ogni zona del mondo di gioco infatti, oltre a essere diversa dal punto di vista estetico, ha le proprie regole e il proprio gameplay.

Luisa imparerà infatti a utilizzare poteri diversi in ogni area che potranno essere utilizzati solo all’interno della mappa e dei dungeons della suddetta zona.

Nella prima area di gioco ad esempio si hanno a disposizione una bomba e una specie di frusta, poteri che possono essere usati sia in combattimento che per risolvere gli enigmi ambientali che fanno da sfondo all’esplorazione di tutti i dungeons.

Questa dinamica permette a Dungeons of Hinterberg di non risultare ripetitivo e di avere quindi una buona varietà di situazioni e approcci all’esplorazione per le diverse aree di gioco, grazie anche a un buon level design delle mappe.

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Una volta concluso un dungeon una speciale porta vi permetterà di tornare al villaggio.

L’atmosfera è la chiave di tutto

Abbiamo approfondito l’incipit che pone le basi narrative dell’intreccio e gli aspetti chiave del gameplay di Dungeons of Hinterberg, ed è quindi arrivato il momento di sottolineare anche l’impatto delle sue componenti squisitamente artistiche, come la sua veste grafica e la colonna sonora.

Una caratteristica che mi ha colpito in particolar modo del gioco è stata infatti la azzeccatissima atmosfera che permea l’intera esperienza, in ogni sua fase.

A partire dalla colorata grafica in cel shading, che incornicia perfettamente le ambientazioni naturali montane che si ritrovano oltre il villaggio di Hinterberg, alla sua colonna sonora essenziale ed evocativa, che ricorda a tratti i temi del primo Life Is Strange e in alcuni momenti perfino The Last Of Us, tutto assume un colore e una dimensione che trasmette senza bisogno di parola il senso di libertà del mondo in cui ci troviamo.

Non è presente infatti alcun doppiaggio in Dungeons of Hinterberg, ma c’è un simpatico quanto efficace effetto sonoro che accompagna lo scorrere delle linee di dialogo che compaiono vicino ai personaggi, non facendone percepire troppo la mancanza.

Da sottolineare la mancata localizzazione del titolo nella nostra lingua, che seppure prevedibile per una produzione di queste dimensioni, si dimostra uno dei pochi nei di Dungeons of Hinterberg, limitando seppure non in maniera importante la diffusione dell’opera.

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Tra attacchi normali e poteri speciali Luisa affronterà minacce sempre maggiori.

Dungeons of Hinterberg RECENSIONE | Conclusione

In conclusione, Dungeons of Hinterberg si dimostra un titolo davvero piacevole, ben confezionato, che sa cosa vuole essere e si compone di un buon ritmo e una discreta quantità di contenuti.

È un gioco introspettivo, rilassante, con una grafica e una colonna sonora in grado di metterti subito a tuo agio, e anche nelle fasi in cui “meni le mani” non provi mai quella sensazione di urgenza o ansia solita della maggior parte degli esponenti del genere.

L’opera dei ragazzi di Microbird Games è un piacevole viaggio alla scoperta di sé stessi, con più di un paio di temi personali, non troppo approfonditi per non appesantire l’esperienza, che sono in grado di far riflettere anche il giocatore fuori dallo schermo, accompagnandolo con un’avventura dai toni colorati e pacati.

In definitiva quindi consiglio Dungeons of Hinterberg a tutti gli amanti degli action-adventure e degli RPG, ma anche a chi semplicemente ama i titoli non troppo impegnativi da giocare in tranquillità passando qualche ora a cacciare creature magiche all’interno di una magica cornice naturale.

Vi ricordo infine che Dungeons of Hinterberg verrà pubblicato il prossimo 18 Luglio 2024 su PC (Steam) e Xbox Series X|S.

8
Un ottimo RPG in cel shading.

Pro

  • Ottimo level design delle mappe
  • Sistema di combattimento semplice ma efficace
  • Rilassante

Contro

  • Solo in inglese
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2 Commenti

  1. Il gioco è molto carino e ti capisco benissimo, su PS sarebbe un proprio un bel giochino da platinare. Mai dire mai però, chissà che non arrivi sul Plus in futuro.

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