Dungeon of the Endless
Amplitude Studios è conosciuta principalmente per Endless Space e Endless Legend, due strategici a turni con ambientazione Sci-Fi. Nato come side project, il titolo di cui ci occupiamo in questa recensione condivide coi suddetti lo stesso universo. Dungeon of the Endless è uno di quei rari casi in cui la fusione di più generi risulta in un prodotto di pregevole fattura; si tratta di un gioco che mescola dungeon crawler, RTS e tower defense con un pizzico di elementi roguelike.
“A che piano si muore oggi?”
Dungeon of the Endless ci mette nei panni di un gruppo di superstiti la cui nave spaziale si è schiantata sul pianeta Auriga, con l’obiettivo di trovare la via per raggiungere la superficie. Per farlo dovremo esplorare uno per uno tutti i piani in cerca dell’uscita che ci porti al piano superiore. Sebbene il gioco sia in tempo reale, il giocatore ha il controllo dell’esplorazione: solo nel momento in cui si decide di aprire la porta di una stanza inizia un nuovo turno e solo allora inizieranno a spawnare le waves di nemici, alieni cattivissimi che vogliono distruggere il cristallo che alimenta tutta la nave. Ogni stanza può contenere appunto nemici, risorse, NPC o personaggi da reclutare. All’inizio della partita è possibile scegliere due personaggi tra un roster iniziale di quattro personaggi. Ogni personaggio ha il suo lore e degli intrecci con gli altri personaggi oltre che statistiche e skills e sta al giocatore gestirli a seconda delle loro capacità e della situazione trovando il giusto equilibrio tra esplorazione e difesa delle stanze; infatti le stanze già esplorate possono essere accese e attivate utilizzando una risorsa chiamata Dust e quindi installarvi generatori di risorse e/o un intero arsenale di trappole di ogni genere per difenderci dalle ondate di alieni. Una gestione intelligente del Dust è la chiave per la sopravvivenza poiché solo dalle stanza buie possono spawnare waves.
Al momento della release di Dungeon of the Endless sarà inclusa la modalità Co-op Multiplayer per 2-4 giocatori. Non essendo ancora disponibile al pubblico, non siamo riusciti a trovare una partita online per poter provare questa modalità.
Grafica semplice ed efficace
Come tanti giochi indie anche Dungeon of the Endless (a differenza degli altri due capitoli della serie Endless) è disegnato in pixel art, una delle migliori viste fino a questo momento: i personaggi, sebbene stilizzati, trasudano personalità, ma il punto di forza sta nella cura dei dettagli degli ambienti, arricchiti da un sapiente uso del dynamic lighting.
Qualche pecca semmai è presente nel comparto audio, che pur essendo piacevole e ben fatto, tende a diventare ripetitivo a lungo andare. D’altra parte la ripetitività viene smorzata dal cambio di traccia che avviene nel momento in cui si passa dalla fase esplorativa a quella di difesa.
[signoff icon=”quote-circled”]Amplitude Studios si conferma capace di produrre giochi di pregevole fattura nonostante sia solo uno studio indie. Unendo in sé vari generi, Dungeon of the Endless rappresenta un’esperienza unica e impegnativa che finirà per trattenervi davanti al monitor per svariate ore grazie all’elevata difficoltà e alle numerose modalità addizionali. Un acquisto obbligato per chiunque voglia provare un’esperienza nuova.[/signoff]