Dungeon Drafters RECENSIONE | Carte e strategia
Sviluppato da Manalith Studios e pubblicato da Dangen Entertainment, Dungeon Drafters arriva su console a circa un anno dall’uscita dell’apprezzata versione PC.
Trattasi di un RPG tattico che combina combattimenti a turni sulla classica scacchiera con meccaniche di deckbuilding, il tutto calato in un sistema di gioco che per molti aspetti potrebbe definirsi roguelite. Vediamo come si comporta su PlayStation 5 nella nostra recensione di Dungeon Drafters.
Dungeon Drafters, un viaggio nell’ignoto
Dungeon Drafters ci porta in un mondo fantasy dove le carte sono legate indissolubilmente alla magia; è un mondo creato dai 4 Archetipi, entità che corrispondono anche alle categorie di carte a nostra disposizione.
Ad essi si è tuttavia aggiunto un quinto Archetipo, portatore di malvagità e corruzione, che mira alla distruzione del mondo e che dovrà necessariamente essere sconfitto da una coalizione di guerrieri e avventurieri di cui fa parte anche il personaggio da noi controllato.
La nostra missione è dunque quella di avventurarci tra i vari dungeon che compongono la mappa di gioco, ciascuno dei quali rappresenta uno degli Archetipi, e ottenere in essi carte e abilità più potenti che ci permettano infine di affrontare la torre del quinto Archetipo.
Le carte e i mazzi
Sebbene a inizio gioco ci sia data la possibilità di scegliere tra vari personaggi, ciascuno dei quali apparentemente legato a una determinata classe e stile di gioco, scopriremo ben presto che la scelta influenzerà solo il mazzo di carte iniziali a nostra disposizione.
Non è tuttavia un problema, perché Dungeon Drafters propone una quantità talmente vasta di carte e reliquie con effetti diversi da non far sentire il bisogno di abilità o stili di gioco legati alla scelta del personaggio, che anzi, limiterebbero la libertà di creazione del mazzo.
Il colore delle carte indica l’Archetipo a cui sono legate, ciascuno dei quali offre un tema ben definito, come attacco, difesa o controllo del campo di battaglia. In fase di creazione del mazzo è possibile equipaggiare carte di colori diversi, ricordando però che ogni carta ha un requisito di livello legato al proprio colore.
Ad esempio, supponendo di avere quattro slot a disposizione, potremo scegliere di averne tre blu e uno rosso, potendo quindi equipaggiare carte blu fino a livello tre e rosse di livello uno, oppure puntare tutto su un colore ed equipaggiare carte più potenti. Potremo anche scegliere di non utilizzare tutti gli slot in questione e sacrificare potenziali carte aggiuntive per migliorare le nostre statistiche, come i punti vita.
Sconfiggere il boss di un dungeon permette di ottenere permanentemente uno slot aggiuntivo aumentando così il numero massimo di carte nel mazzo, potenziando però i nemici nei dungeon rimanenti.
L’esplorazione dei dungeon
Sebbene il layout delle mappe e i nemici che dovremo affrontare cambino ad ogni ingresso nei dungeon, Dungeon Drafters non può definirsi del tutto un roguelite, dal momento che il mazzo a nostra disposizione è preparato e scelto nell’accampamento degli avventurieri prima di entrare nel dungeon stesso, e all’interno di esso non è possibile cambiarlo o migliorarlo, né ottenere potenziamenti di alcun tipo che possano influenzarlo.
Se da un lato questo riduce fortemente la casualità nelle run, tipica di titoli come Balatro (qui la recensione), premiando la conoscenza dei nemici e del proprio mazzo, dall’altro si rivela essere il problema principale di un titolo comunque eccellente.
La grande varietà delle carte di Dungeon Drafters permette infatti di creare molti mazzi, alcuni estremamente efficaci, altri semplicemente divertentissimi da usare per tutta la durata di un dungeon, che tuttavia si conclude sempre con un boss.
Il problema nasce appunto dalla viabilità del mazzo scelto contro il boss del dungeon, dal momento che, per esempio, un mazzo che si basi su effetti di stato non può fare nulla contro un boss immune ad essi, così come uno basato sul controllo dei nemici diventa inutile contro un boss che combatte da solo.
Il fatto che sia il mazzo che il boss del dungeon da noi scelto siano decisi già in partenza spinge purtroppo a limitare la creatività nel momento in cui si trovi il mazzo più efficace per un determinato boss, rendendo eventuali run in dungeon già conosciuti ed esplorati estremamente più semplici e noiose di quelle iniziali e limitando la rigiocabilità del titolo.
Rigiocabilità che invece ci sarebbe, dal momento che le carte a disposizione sono ottenibili talvolta completando sfide o missioni, ma molto più spesso casualmente tramite booster packs ottenuti nei dungeon, con priorità per l’Archetipo del dungeon corrispondente.
Il sistema di combattimento
Il combattimento, rigorosamente a turni, si svolge in piccole arene a scacchiera nelle quali ogni movimento, attacco, o carta giocata corrisponde ad un AP, o Action Point. Una volta consumati gli AP o passato manualmente il turno toccherà agli avversari. Generalmente avremo a disposizione tre AP a turno, ma questo può cambiare con l’utilizzo di determinate carte o reliquie.
All’inizio di ogni turno pescheremo una carta dal mazzo, a patto di non aver raggiunto il limite di carte in mano (generalmente cinque, ma anche questo può cambiare), ma quelle utilizzate non potranno essere ripescate, almeno prima di trovare una tipologia di statua all’interno del dungeon che ci permetta di ricaricare l’intero mazzo.
Come accennato in precedenza, la varietà di carte rende i combattimenti molto tattici e al tempo stesso soddisfacenti, specialmente quando il tempo passato in fase di creazione del mazzo inizia a dare i suoi frutti.
In conclusione
Dungeon Drafters è un titolo che farà la gioia degli appassionati di deckbuilding e combattimento tattico, proponendo inizialmente una grande varietà di situazioni che purtroppo si assottiglia con il passare del tempo, fino a scontrarsi con la rigiocabilità non eccelsa di un titolo che altrimenti avrebbe qualcosa da dire anche dopo decine e decine di ore.
Dungeon Drafters è disponibile per PlayStation 4, Playstation 5, Xbox Series S|X, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Se sei interessato all’acquisto del gioco, puoi farlo seguendo questo link su Steam!
Coinvolgente e affascinante
Pro
- Grande libertà nella creazione del mazzo.
- Nemici e dungeon interessanti.
- Stilisticamente accattivante.
Contro
- Alcuni boss e situazioni influiscono eccessivamente sul bilanciamento del mazzo.
- Rigiocabilità limitata.