Dry Drowning – Recensione
A circa un mese di distanza dalla nostra anteprima ci siamo addentrati nuovamente tra i vicoli di Nova Polemos, cornice dietro cui è rappresentata la vicenda di Dry Drowning, per scoprire il mistero del serial killer Pandora, delle sue ossessioni per la mitologia greca e per il detective Mordred Foley e la sua assistente, nonché partner, Hera Kairis.
Inutile girarci attorno, i nostrani Studio V hanno toccato tematiche tristemente attuali in Italia e in Europa e hanno spinto questa visual novel da sfumature thriller/noir a tonalità più strettamente legate all’impegno sociale per sottolineare ancora una volta come il medium videoludico, nella sua maturità, offra ben altro che un mero intrattenimento.
Oscuri Legami
Così come suggerito dal nome del fittizio partito politico Black Bonds (la cui traduzione dall’inglese è appunto legami oscuri o neri, N.d.R.), i legami sono uno dei fili conduttori di Dry Drowning. A partire dal complicato rapporto d’affetto, o meglio amore, tra Mordred ed Hera fino ad arrivare al collegamento tra il killer Pandora e il movimento politico, dalle venature marcatamente sovraniste, in lizza per prendere le redini politiche di Nova Polemos, fittizia metropoli europea tanto fiorente quanto oscura.
Ma il fulcro del titolo edito da VLG Publishing è sicuramente il tragico rapporto che lega il serial killer al detective che avrebbe dovuto incastrarlo. Non si tratta del classico rapporto tra bene e male o oscurità e luce in quanto il detective Foley presenta molteplici zone d’ombra nel suo passato che lo legano al misterioso assassino di Nova Polemos. Pandora è infatti causa del suo decadimento e della sua rovina, a seguito di un’accusa infondata che ha condannato alla pena capitale due persone innocenti.
Redenzione
Ma Dry Drowning è anche la storia di redenzione di Foley che, grazie alle nostre scelte, potrà forse lavare i suoi peccati e ritrovare un’integrità morale ormai perduta. Proprio le decisioni del giocatore rappresentano il fiore all’occhiello del lavoro di Studio V, perché saranno in grado di influenzare la trama e condurci a uno dei vari epiloghi confezionati per noi dal team italiano. Come si può evincere, la trama è solida, ben scritta e intreccia elementi spiccatamente investigativi a situazioni con le quali siamo costretti a confrontarci ogni giorno, in maniera forse fin troppo distaccata, e che saranno uno dei punti di svolta all’interno della narrazione di Dry Drowning.
Ci stiamo naturalmente confrontando con una visual novel e come tale, i dialoghi saranno fondamentali per coprire le nostre indagini, unitamente a elementi più marcatamente da avventura punta & clicca nelle fasi in cui andremo a risolvere un’indagine, smascherare un colpevole o più semplicemente sveleremo la verità dietro la maschera della menzogna.
Ogni realtà è un inganno
Questa frase tratta da “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello riassume perfettamente ciò che ci aspetta, nei panni del detective Foley, nel cercare di scoprire la verità sul mistero di Pandora. La psiche del detective e il suo intuito per la verità, vengono proiettati raffigurando gli interlocutori che raccontano il falso con delle maschere di mostruose e animalesche fattezze e rappresentano un elemento fondamentale nelle indagini, oltre che tormento per l’uomo Foley.
In questi frangenti ci sarà dato modo di ricostruire e svelare la verità celata dalla maschera con un limite di tre errori nelle nostre deduzioni. Non riuscire a scovare la vera indole del nostro inquisito porterà alla fine della partita, ma non in maniera definitiva dal momento che sarà possibile riprovare immediatamente. Queste fasi di gameplay, caratterizzate da una cornice sia sonora che visiva incalzante, sono tra le meglio riuscite di Dry Drowning e rappresentano una delle componenti maggiormente appaganti di tutta l’esperienza di gioco.
Ottimo il lavoro anche con il character design e lo stile grafico di ambienti e protagonisti che compensa le limitate animazioni generali del titolo. Tutta la scena è poi magistralmente accompagnata da una colonna sonora molto vasta e variegata con diversi brani apprezzabili, compresi i componimenti di Hera per il suo pianoforte.
Il titolo garantisce svariate ore di gioco grazie ai finali alternativi e l’ampia longevità promessa dagli sviluppatori viene facilmente confermata e facilitata dalla possibilità di avviare una ‘Nuova partita+’ che permette di modificare le scelte del primo capitolo, evitando quindi di riprendere dal principio la narrazione. Troviamo inoltre un simpatico extra nel mini gioco “Be a Good Citizen” presente nel nostro AquaOS, dispositivo che fa da archivio per le nostre indagini nonché sistema dietro cui vengono protetti tutti i documenti e segreti di Nova Polemos.
Gli svariati livelli di questo rompicapo risulteranno una piacevole interruzione dalle nostre indagini e saranno in grado di spezzare le fasi di gioco più statiche.
In ultimo, non si può non menzionare la completa e precisa localizzazione di Dry Drowning in lingua italiana, assente nella versione di anteprima del titolo, e l’ottimo supporto post-lancio con costanti aggiornamenti da parte di Studio V a seguito dei feedback ricevuti dall’attenta community dei giocatori.
Non c’è altro da aggiungere, Studio V con Dry Drowning ha confezionato una storia avvincente ed emozionante grazie a una sceneggiatura accattivante e a meccaniche di gioco tanto semplici quanto efficaci. Si può solo ribadire che il genere potrebbe non essere ideale per tutti i giocatori, trattandosi di un’avventura visual novel scevra da azione e con un’interazione negli ambienti ridotta all’osso. Tuttavia, se siete in cerca di una trama ben scritta, di personaggi ben caratterizzati e di tematiche mature, Dry Drowning è un titolo che vale la pena di giocare su PC e presto anche su console.
Pro
- Ottima trama e personaggi ben caratterizzati
- Commistione riuscita tra finzione e realtà
- I finali multipli garantiscono buona longevità
Contro
- Poche interazioni
- Il genere Visual Novel non è per tutti