Dreams – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Quanta importanza hanno per noi il numero di poligoni a schermo? La risoluzione, il frame rate, quanto e in che maniera intaccano la nostra esperienza di gioco? Certo, specie alle porte dell’arrivo di una nuova generazione di console, siamo tutti sempre curiosi di capire fino a che punto potranno spingersi i nostri hardware casalinghi. Eppure, di fronte a tutto questo, esiste una caratteristica che fa passare ogni altro dettaglio in secondo piano e senza il quale sarebbe impossibile parlare di questa nostra passione. Un elemento che non deve mai venire meno ed è l’amore per i videogiochi da parte dei creativi, cosa per nulla scontata in un mondo dove troppo spesso questo fattore cede il passo alle logiche di mercato, che fagocitano la voglia di raccontare qualcosa nella maniera unicamente propria del mondo videoludico a vantaggio di un’ottica unicamente orientata all’aspetto commerciale.

Dreams

In questo Dreams fa un passo indietro e restituisce voce in capitolo a noi, appassionati di videogiochi di tutto il mondo. L’esperienza vissuta in Dreams ha un sapore completamente diverso da molte di quelle che sono le opere digitali odierne: ogni volta che si accende la console – è bellissimo poterlo dire – si può vivere un’esperienza completamente diversa dalle precedenti.

A questo si aggiunge la possibilità di poter costruire tutto quello che si riesce a immaginare, dandogli forma tramite il profondo editor progettato da Media Molecule che si dimostra ancora una volta capace di creare qualcosa di unico: Dreams diventa un enorme luogo d’incontro per gli appassionati, uno straripante laboratorio collettivo che sforna piccoli prototipi (e non solo) in cui sperimentare è la parola d’ordine; creare un prodotto innovativo in un campo spesso saturo come quello dei videogiochi richiede una grande libertà accoppiata a strumenti creativi dalla grande profondità: due elementi su cui si basa tutta la logica dietro a un prodotto come Dreams.

Vi abbiamo già parlato nella nostra anteprima di quella che è essenzialmente la struttura di Dreams, un’opera in cui si crea il proprio gioco e si giocano le creazioni altrui, in quello che diventa un enorme showcase di produzioni degli utenti. Dopo una lunga gestazione, iniziata prima con la beta e poi con l’early access (primo titolo Sony ad aver affrontato questo step), Dreams è finalmente disponibile nella sua versione completa. Media Molecule ha creato un Universo – o per meglio dire un Sogniverso – alla portata di ogni utente e pieno di possibilità, di scoperte e di piacevoli sorprese, fattori che rendono Dreams un incredibile scrigno che una volta aperto non finisce mai di stupire, con un susseguirsi di contenuti sempre nuovi, originali e delle volte capaci di lasciare a bocca aperta anche il più navigato dei videogiocatori.

Le potenzialità di un’opera come Dreams emergono fin dai primi livelli esplorati: se si volesse un esempio pratico delle possibilità fornite ai creativi, basterà provare una delle tante creazioni già pronte confezionate da Media Molecule tra le quali spicca Sogno di Art, un’opera per giocatore singolo che racconta la storia dell’irascibile musicista Art, con l’intento di mostrare l’altissimo livello che può essere raggiunto con un notevole impegno e grande padronanza dell’editor di Dreams: scene musicali con brani cantati, piccoli enigmi, fasi action e di platforming, il tutto contenuto in un’unica creazione che si lascia vivere con piacere, specie quando si pensa che tutto quello che si vede è stato creato con gli strumenti di gioco. Questa breve avventura permette anche di ottenere alcuni collezionabili che potranno essere poi utilizzati nelle proprie creazioni o nella personalizzazione della base onirica, nome dato all’hub di gioco.

Dreams

È da lì che poi si dipana la vera natura di Dreams, le cui ambiziose intenzioni degli sviluppatori hanno accompagnato gli eccellenti risultati ottenuti una volta che la community si è messa all’opera: in poco meno di un anno di early access i creativi hanno fatto propri i profondi tutorial di Dreams, producendo quello che a tutti gli effetti è un parco giochi del mondo videoludico, le cui parole chiave sono varietà e novità.

Viaggiare tra i sogni degli altri utenti è molto semplice, con il gioco che mette a disposizione anche un sistema di “mi piace” con cui valorizzare e rendere popolari le creazioni oniriche più ispirate. Navigando tra le numerosissime produzioni si può trovare ogni genere di opera e si passa da giochi in cui si comunica con un tedesco intrappolato nel nostro controller (sì, avete letto bene) a vere e proprie produzioni ispirate a serie famose: Super Mario, Metal Gear, Sonic, oppure semplici FPS e RPG, in Dreams c’è davvero di tutto e anche di più.

Dreams

Ma le creazioni presenti in Dreams non si limitano soltanto a giochi interattivi, e si possono esporre anche delle sequenze animate o delle gallerie in cui gli utenti mostrano magari un’ambientazione molto curata o un modello di un personaggio molto elaborato che poi in futuro potrebbero far parte di qualche creazione interattiva. Perché Dreams è questo: si può creare aggiungendo continuamente elementi presenti nel database, sperimentare, lavorare a creazioni altrui e poi passare a provare quello che gli altri hanno prodotto, apprezzandone idee che ne stimolano altre, con un effetto a catena in continuo mutamento che permette di lavorare in una maniera sempre differente.

La risposta dell’utenza a tutte queste possibilità è stata entusiasta ed entusiasmante e nelle sue numerose sfaccettature Dreams è anche un piccolo museo interattivo del videogioco in cui è possibile remixare creazioni altrui, ovvero prendere elementi di altre produzioni e lavorarli nuovamente, producendo un qualcosa di totalmente nuovo che magari potrà essere modificato da qualcun altro a sua volta in futuro. In Dreams si crea una sequenza di scultori digitali che lavorano alla stregua di un piccolissimo team di sviluppo le cui produzioni alle volte sono variazioni sul tema di una stessa idea di base, alle volte sono completi stravolgimenti di un concetto iniziale.

Dreams

Oltre a tutto ciò, Dreams stuzzica la creatività degli utenti mettendo a disposizione la modalità incontro della community, in cui periodicamente viene fornito un tema a cui riferirsi per creare qualcosa da sottoporre poi al giudizio degli altri utenti, che giocheranno e voteranno le creazioni più meritevoli che andranno poi a finire in una Hall of Fame.

Per padroneggiare i vari strumenti messi a disposizione nella creazione dei livelli sono presenti all’interno di Dreams numerosi tutorial interattivi, in cui ogni volta si affronta un argomento diverso, partendo dalle basi (creazione di elementi dello scenario) fino alle rifiniture più importanti che vanno a influenzare gli aspetti del gameplay. All’interno dell’hub è inoltre possibile attivare delle “missioni spiritello“, che altro non sono se non tutorial più brevi e meno approfonditi che forniscono in premio alcuni oggetti utili per la creazione al loro completamento.

Dreams

L’editor di gioco scende a patti in maniera pressoché perfetta con quelle che sono le possibilità fornite dal DualShock 4: come già dimostrato nelle sue opere precedenti, Media Molecule si dimostra maestra nello studiare una modalità d’interazione peculiare che riesce a rendere possibili azioni molto complesse sfruttando ogni singola funzionalità del pad. Nonostante questo ottimo uso del DualShock, una periferica del genere evidenzia inevitabilmente qualche carenza, specie se si ha la possibilità di utilizzare i PlayStation Move, una periferica che sembra davvero calzare a pennello con una produzione come quella di Dreams.

Starà quindi agli utenti rendere Dreams un qualcosa di ancora più speciale di quanto già non sia nei prossimi mesi; dal canto suo, Media Molecule parla di un progetto di supporto decennale, con ulteriori novità che seguiranno il titolo e quindi, com’è lecito aspettarsi, con una PlayStation 5 che ci auguriamo accoglierà tutti gli abitanti del Sogniverso.

Dreams


In un mondo che sforna un grande numero di produzioni fatte e finite, Dreams è quanto di più in divenire si possa trovare nel mondo dei videogiochi. Arrivato sul mercato con un solido sostegno della community alle spalle, l’ultima produzione Media Molecule ci ha catturato per le sue infinite possibilità e stupito con i suoi numerosi contenuti. Più di ogni altra cosa, però, Dreams tiene fede al suo nome e riesce a farci fare quello che nell’età adulta non è più un abitudine: sognare.

9

Pro

  • Un universo di possibilità
  • Editor di livelli stratificato
  • Contenuti in continuo sviluppo

Contro

  • Ci vuole del tempo per prenderci la mano, specie se si utilizza il Dualshock
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