Dragon Star Varnir: Recensione
Con Dragon Star Varnir, Compile Heart e Idea Factory hanno realizzato un progetto che, pur restando sul rassicurante binario stilistico e tematico dei classici JRPG, porta con sé idee davvero affascinanti e atmosfere più che suggestive.
Dragon Star Varnir ci trasporta in un mondo fantasy dove il genere umano vive in città fortificate e dominate da un regime teocratico piuttosto autoritario, ispirato ai precetti dettati da una divinità antichissima, Varnir appunto. Al di fuori della relativa sicurezza donata dalle mura cittadine troviamo un mondo pericoloso, abitato da banditi e letali creature. Queste minacce, seguendo i comandamenti della Religione di Stato, non sono però neppure lontanamente paragonabili ai veri nemici degli esseri umani: i Draghi e le Streghe.
Draghi e Streghe sono inoltre strettamente connessi tra di loro, in quanto i primi risultano essere l’inquietante degenerazione delle stesse Streghe. Ben triste è dunque il destino di queste ultime: morire pazze, consumate dai loro stessi poteri, o degenerare a tal punto da vedersi il ventre squarciato dalla venuta al mondo del proprio stesso “drago interiore”.
Se tutto questo non vi sembra già abbastanza, aggiungiamo pure che gli umani hanno istituito una congrega di combattenti d’élite, votata unicamente alla caccia e all’annientamento di Draghi e Streghe.
In Dragon Star Varnir vestiamo i panni di Zephir, una giovane recluta del summenzionato ordine cavalleresco inquisitorio che, a seguito di uno scontro non esattamente vittorioso con un feroce dragone, viene salvato per il rotto della cuffia da… due streghe! A complicare ulteriormente la cosa, il nostro Zephir comincia a sviluppare inquietanti poteri dopo aver ingerito del sangue di drago, cosa che non lo pone esattamente in ottima luce nei confronti dei suoi commilitoni, e quindi deve gioco forza allearsi con le sue nemiche/amiche e con loro intraprendere un viaggio in cerca di redenzione per sé, per loro e per l’intero genere umano.
Il plot, come si può ben capire, non è il massimo l’originalità, ma la trama è il concept di Dragon Star Varnir hanno dei risvolti talmente tetri e crudi da rendere il tutto enormemente più interessante dato che la cosa influisce, e non poco, anche sulle meccaniche di gioco.
Il giocatore sarà dunque chiamato a gestire tutto il party che, avanzando nel gioco, conterà sempre più streghe, diverse per carattere ed età. Sarà fondamentale curare la crescita dei personaggi, gestendo le varie abilità ottenibili divorando i cadaveri dei draghi abbattuti (sì, avete letto bene). Peccato che più carne di drago si consumi più, oltre ai nostri poteri, cresca anche il “drago interiore”, sempre pronto a venire allegramente alla luce riducendo letteralmente in brandelli la sfortunata mammina. Al contrario, non divorare abbastanza draghi abbattuti comporterà un’eccessiva debolezza e consunzione del personaggio, cosa che faciliterà notevolmente una brutale e prematura dipartita. Decisamente ci sono un bel po’ gli aspetti da non sottovalutare mai.
Da non tralasciare assolutamente è anche il tipo di rapporto con le nostre streghe, che potremo gestire a piacimento, rinforzando o deteriorando il legame con loro, con tutto quel che ne consegue: pulsioni sessuali (in fondo siamo gli unici maschi di una razza di waifu!), romance varie e tanto fanservice, comunque mai scontato o fastidioso.
Oltre che sulle dinamiche di gruppo, le nostre scelte, quasi sempre in risposta a situazioni tetre e davvero poco simpatiche, influiranno pesantemente sullo svolgersi del gioco, arrivando a generare ben sette finali differenti, di cui uno soltanto potrebbe avvicinarsi a un “lieto fine”. Insomma, Dragon Star Varnir è molto più oscuro e disturbante di quello che l’aspetto ammiccante delle nostre streghette suggerisce a un primo sguardo.
Tecnicamente ci troviamo di fronte a un JRPG super classico, con una grafica e un sonoro ampiamente nella media, ma senza nessun vero guizzo di eccellenza. L’unica menzione degna di nota sono i modelli di alcuni personaggi, davvero magistrali, che però a stento bilanciano la banalità di altri modelli 3D e di scenari abbastanza vari ma desolatamente vuoti.
I combattimenti saranno rigorosamente a turni, tutti in sella alle nostre fidate scope, e termineranno con l’uccisione dell’avversario o, come accennato in precedenza, con il divoramento (allegria!) di quest’ultimo da parte di una nostra strega, che potrà così acquisire nuove abilità. Questo modo di creare le build dei personaggi ci costringerà però a pesanti sezioni di grinding, indispensabili per livellare a dovere in vista di questa o quella boss fight.
Dragon Star Varnir si rivela essere un JRPG senza infamia e senza lode, con idee di trama e di meccaniche davvero valide, elementi macabri e scabrosi compresi, ma con un comparto tecnico appena soddisfacente e la necessità di lunghe e a tratti fastidiose sessioni di grinding, cosa che va a minare una altrimenti ottima (ri)giocabilità. Peccato, perché sarebbe bastato davvero poco per farlo svettare nel panorama attuale.
Pro
- Trama articolata e varia
- Temi molto maturi
- Finali multipli
Contro
- Tecnicamente non eccelso
- Grinding fastidioso