Dragon Ball Xenoverse ha fin dal suo debutto spezzato il pubblico a metà: c’è chi lo ama alla follia e chi lo odia con tutto se stesso. Bandai Namco decide di accontentare la prima fetta della community sfornando Xenoverse 2, gettando però un occhio anche alla seconda facendo una scelta che sicuramente farà cambiare idea a tutti coloro che odiavano il predecessore: aggiungere contenuti al primo capitolo e riproporlo uguale.

Cosa? Questa è la stessa intro della nostra anteprima? Beh, abbiamo preso spunto dagli sviluppatori di questo titolo.

Problemi nel passato, di nuovo...

Dragon Ball Xenoverse 2 si colloca esattamente 2 anni dopo le vicende narrate nel primo capitolo. In quest’ultimo il giocatore impersonava un guerriero evocato dal drago Shenron sotto ordine di Trunks e del Kaioshin del tempo. Il compito di questo guerriero era quello di aiutare il figlio di Vegeta nella sua lotta contro due esseri malvagi intenti a scombinare gli eventi storici (ovviamente parliamo della storia del manga, non dovrete prendere a pugni Cristoforo Colombo).

In Xenoverse 2 invece impersonerete un membro della pattuglia del tempo, un’organizzazione fondata dopo gli eventi catastrofici del primo capitolo. A quanto pare, date le vostre doti sopra la norma, verrete scelti direttamente dal Kaioshin per portare a termine una missione molto importante: Radish sta sconfiggendo Goku e Piccolo. Se vi suona famigliare è perché stiamo parlando della stessa missione presentataci nel primo capitolo.

Sistemata la faccenda con il più sfigato dei Sayan scoprirete che dietro a questo nuovo attacco al passato vi sono gli stessi villain del primo capitolo, che stanno a quanto pare attaccando gli stessi eventi sistemati in passato scombussolandoli alla stessa maniera.

I collegamenti col primo capitolo non finiscono qui. Dopo poco scoprirete anche che la città che fungerà da hub centrale, Conton City, è state costruita sulle rovine di Toki Toki City (ambientazione del primo capitolo). Questa località oltre a essere 7 volte più grande della precedente e a poter ospitare ben 300 giocatori contemporaneamente, è stata edificata intorno a una statua dedicata a un eroe, l’eroe di Toki Toki City: il vostro ex personaggio.

Dobbiamo dire che vedere il nostro vecchio personaggio, con cui abbiamo passato parecchie ore sul primo Xenoverse, sopra a un piedistallo al centro di una città ci ha fatto parecchio piacere. Oltre all’orgoglio però con questa rivelazione guadagnerete anche tutti i soldi e gli equipaggiamenti guadagnati sul primo capitolo.

Quadrato Quadrato Quadrato!

In quanto praticamente identico a Xenoverse questo secondo capitolo mantiene pressoché tutti i suoi difetti e i suoi pregi. E’ stato si reso più stabile e la grafica è stata migliorata, ma a livello di gameplay ci troviamo davanti al medesimo gioco.

La forte componente RPG non è stata per nulla variata: il vostro PG avrà diverse statistiche che potrete aumentare a vostro piacimento rendendolo un guerriero improntato verso lo stile di combattimento che più vi aggrada (corpo a corpo, distanza, tank ecc…).
Oltre che sui classici attacchi base eseguibili premendo a ripetizione il tasto quadrato (o X che dir si voglia) potrete far affidamento sulle abilità rappresentate dai classici colpi speciali e onde energetiche che tutti ben conosciamo, acquistabili dai vari negozi o acquisibili completando determinati obbiettivi secondari.

Il vostro combattente, come nel primo capitolo, potrà inoltre potenziarsi ulteriormente tramite l’acquisto di equipaggiamenti che cambieranno direttamente le sue statistiche. Come in passato le modifiche non sono ben espresse, poiché vengono raffigurate come semplici frecce: maggiori frecce rosse ci sono maggiore sarà il buff, più frecce blu significano invece un debuff maggiore.

La maggiore critica che veniva mossa a Xenoverse riguardava il sistema di combattimento troppo semplice e poco profondo. Purtroppo anche questa caratteristica è rimasta invariata. Dimenticatevi le strategie di combattimento viste nei vari Budokai Tenkaichi o Raging Blast, qui dovrete sventrare il vostro pad a forza di mashing estremo.

A nostro avviso questa pecca risulta davvero fastidiosa solo nel multiplayer, ma totalmente ignorabile nella campagna in singolo. Per quanto poco profondo il sistema di combattimento permette alcune manovre dettate dall’abilità personale, che se unite alle tattiche di movimento e di utilizzo degli oggetti che alcuni boss richiederanno rendono il gameplay molto divertente.

Dragon Ball Super Xenoverse 2

Xenoverse 2 sembra porci davanti il roster più fornito della storia dei videogiochi ispirati a questo brand (diciamo “sembra” perché non siamo ancora riusciti a sbloccarli tutti e non ci sono liste ufficiali, chiediamo venia). Nelle fila dei combattenti abbiamo visto personaggi appartenenti a ogni saga: da Dragon Ball, allo Z, passando dal GT, i Film e anche Super.

Dedicare un’intero paragrafo a solo quest’informazione potrebbe sembrare una scelta stupida, ma a nostro avviso per un fan della saga non c’è niente di più importante dei personaggi che compongono il roster di titoli come questi. Quello che ci ha fatto apprezzare questo nuovo capitolo sono stati probabilmente sempre e solo loro: gli eterni ed eroici guerrieri partoriti dalla penna del maestro Toriyama.

Avete amato il primo capitolo e ne volete ancora? Comprate Xenoverse 2 senza remore. Lo avete odiato? Allora lasciatelo sullo scaffale. Dimps e Bandai ci hanno proposto un nuovo titolo identico in parecchie (forse troppe) cose al predecessore, ma che comunque grazie alle sue poche e mirate novità è riuscito comunque a far breccia nei nostri cuori come il predecessore.