Double Dragon Neon – Recensione Double Dragon: Neon
Double Dragon fu, ai suoi tempi, senz’altro uno dei picchiaduro a scorrimento più amati e meglio riusciti in assoluto. Grazie alla varietà delle sue mosse, alla sua difficoltà bilanciata, e tutta una serie di cose mai viste prima di allora, questo titolo da sala giochi si meritò conversioni su tutta una serie di piattaforme come il NES, il Sega Master System, l’Atari 2600, l’Atari 7800, l’Atari ST, l’Amiga, il Commodore 64, il Game Boy, il Sega Mega Drive, l’Atari Lynx, per non parlare poi dei suoi seguiti, sempre però usciti durante il ciclo vitale del NES.
Nonostante questa serie sia stata così amata, da allora sparì completamente per qualche misterioso motivo, a parte un simpatico picchiaduro Arcade. Adesso, dopo tutti questi anni di distanza, ecco nascere dalle mani dei WayForward Technologies, Double Dragon Neon. Una sorta di remake/reboot/sequel? Non è proprio chiarissimo, ma senz’altro divertente.
Rapita, di nuovo
Beh, che le storie dei giochi di un tempo non fossero esattamente le più originali, non è una novità. La maggior parte di esse si fondavano sulla fanciulla rapita, e Double Dragon non fa eccezione. Il gioco originale iniziava con una banda di teppisti che si avvicinava alla bella Marian, e con un bel cazzotto allo stomaco la tramortivano e se la portavano via. Questo è quello che succede anche stavolta, con i gemelli Billy e Jimmy Lee, entrambi innamorati di lei, che commentano con un "Di nuovo?!".
A rapire Marian sono stati gli scagnozzi del signore degli scheletri Skullmageddon, che per qualche motivo la vuole come fidanzata. Ma è uno scheletro, che ci dovrebbe fare?!
Botte a suon di musicassette
Double Dragon Neon. Perchè questo nome? Beh, innanzitutto partiamo dal motivo più ovvio, c’è Neon dappertutto negli stage. Impossibile non notarlo, con quell’effetto grafico che dona colore e luminosità ovunque. Ma il titolo è dovuto anche al rinnovamento del gioco, che nonostante mantenga inalterato il suo perfetto spirito, possiede anche tante interessanti novità.
Chi non ha mai giocato ad un picchiaduro a scorrimento? Il nostro personaggio, che può essere accompagnato anche da un secondo giocatore, andrà avanti in uno stage dove si confronterà con i più disparati nemici, dalle varie abilità, tramite semplici ma efficaci scazzottate. Il pad è molto semplice da usare, per le azioni di base. Con un pulsante sferreremo pugni, con un altro calci, con un terzo la presa, e con l’ultimo il salto. Naturalmente ognuno di questi ha le sue diverse funzionalità, se utilizzato in combinazioni o a raffica. Saltare e attaccare consentirà di utilizzare calci volanti di varia intensità, cambiare ritmo tra calci e pugni risulterà in combo particolari, e tra un attacco e l’altro, spesso finiremo per stordire i nemici che possono essere a quel punto afferrati con una presa per venire lanciati contro altri avversari, oppure stenderli con un uppercut o un calcio, dandoci anche la possibilità di avvicinarci ai loro corpi esanimi e provare a finirli con un colpo karate a terra. A parte le mosse base possiamo utilizzare tutta una serie di armi che troveremo in giro o che faremo cadere ai nemici, che spaziano da spade, a fruste, a coltelli. Armi di grande potenza, ma non dureranno mai molto a lungo, purtroppo.
Ci sono altre quattro azioni che possiamo attuare. La prima di esse, utilizzabile solo in co-op, pretende il movimento della levetta analogica destra. In qualunque direzione la manderemo, il nostro personaggio chiederà al suo compagno di battere il 5, e l’altro potrà accettare o meno facendo la stessa cosa, ma a seconda della direzione indicata dal primo giocatore, l’effetto di questo high-five cambierà in vari modi, come in un ruba-o-prendi energia vitale tra un personaggio e l’altro. Utilizzando il tasto L2 inizieremo una carica in corsa, che ci permetterà di eseguire salti più lunghi, oppure nuove mosse contro i nemici. Infine, con L1, sferreremo, al costo di parte di una barra di energia magica, un potente attacco speciale. Ma di cosa si tratta? Questo lo sceglieremo noi, con il sistema di musicassette.
I vari nemici sconfitti, è possibile che lasceranno cadere delle speciali musicassette, che raccolte ci doneranno speciali poteri. Ce ne sono due tipi: le magie (10 in tutto, e che sono appunto gli attacchi speciali), e i bonus passivi (10 anche questi). Potremo equipaggiare 1 elemento di ognuno dei due tipi, ma avremo modo di collezionare anche più di una musicassetta per ogni singolo potere. Se abbiamo più musicassette dello stesso tipo, più tale potere avanzerà di livello, fino ad arrivare a 10. In realtà, però, sono presenti anche due tipi di negozi in giro per i livelli. In quello normale spenderemo soldi accumulati per comprare vite o musicassette, ma il più importante è il Fabbro di Musicassette, un omone forzuto che in cambio di speciali pietre che solo i boss ci daranno, aumenterà il limite di questi oggetti per un potere a nostra scelta, fino ad arrivare a un massimo di 50 per ogni tipo.
Tutto molto old school
Graficamente il titolo, che non è certo fotorealistico o dall’enorme cura per i dettagli e i modelli, è comunque di grande impatto grazie alla sua realizzazione cartoonesca e che richiama subito all’attenzione con i suoi colori e la sua luminosità dei neon. Davvero un design originale e per nulla sgradevole agli occhi, così come anche le musiche, molte remixate dall’originale Double Dragon, e alcune appositamente per ogni musicassetta. Oltretutto anche il doppiaggio è reso estremamente simpatico con battute molto vecchio stile e ironiche nel mondo dei videogiochi, con il massimo che viene raggiunto da Skullmageddon, che è veramente un gran burlone.
Per quanto riguarda la longevità, abbiamo 10 stage in tutto, ogni due dei quali troveremo un boss, ed è tutto terminabile in meno di 3 ore. Fortunatamente ci sono altri due livelli di difficoltà da sfidare, nei quali però saremo costretti a possedere un gran numero di musicassette per essere competitivi e sperare di finire i livelli con tutte le nostre vite ancora al loro posto. In seguito, entro breve, dovrebbero aggiungere anche la modalità online con una patch.
In conclusione
Double Dragon Neon è un gioco che farà senz’altro impazzire tutti coloro che amano i picchiaduro a scorrimento. Tutti quelli che amavano il titolo originale, o che ai bei tempi spendevano fior di gettoni in sala giochi in questo tipo di titoli, faranno i salti di gioia. Double Dragon Neon prende ciò che erano una volta questi giochi leggendari nel loro spirito più classico, e dona loro un tocco di novità, così da renderli più vivi, più divertenti e luminosi. Non perdetevelo, soprattutto se avete amici con cui giocare.