Doki Doki-Universe – Doki Doki-Universe
L’umanità è un concetto lato, qualcosa di non troppo chiaro a tutti noi: c’è chi la accosta necessariamente all’essere umano, al senziente animale che domina il nostro mondo nel bene e nel male, ma ci sono concetti che ci sfuggono. È quello che in Doki Doki-Universe si prova ad analizzare: il concetto di umanità. A spiegarlo è proprio l’Alieno Jeff, umanoide che si presenta a bordo del suo ufo, proprio come ce li immaginiamo ogni giorno, a raccogliere le speranze di QT3, la nostra protesi digitale, un robot. Insieme con il suo palloncino rosso animato, questi sta aspettando il ritorno della sua padroncina, l’ultima che le ha donato un po’ di umanità, appunto. La nostra missione, però, è quella di recuperare il nostro sentimentalismo, di ritrovare la chiave della bontà e scoprire cos’è realmente l’umanità: per farlo è necessario viaggiare per lo spazio siderale e rintracciare frammenti di gioia da raccogliere conquistando l’affetto di chi popola i vari mondi di Doki Doki-Universe.
Io sono l’umanità
Doki Doki-Universe è un metodo diverso di narrazione, è un medium alternativo, è un racconto che va a usufruire dell’interazione con quelli che sono gli psicologhi della vostra avventura, pianeta per pianeta. Dal punto di vista del gameplay non avremo moltissime offerte e possibilità, anzi gli unici tasti predisposti all’azione sono il tasto azione e il tasto quadrato: col primo potremo interagire con gli altri abitanti dei paesi, con i quali potremo parlare o condividere oggetti. Per quanto riguarda il tasto quadrato, invece, lo useremo per librarci in aria, in maniera del tutto, apparentemente, inutile. Gli oggetti da rintracciare e che saranno utili di missione in missione saranno rintracciabili tramite il touch pad: basterà selezionare uno degli oggetti dello scenario e sollevarlo verso la parte alta dello schermo per scovare dei pacchetti regalo da aprire e scartare. In periodo natalizio la formula è vincente, ma anche banale. Inoltre l’assegnazione di questi oggetti, adesivi per lo più, è puramente banale senza offrire alcuno spunto innovativo al gameplay: per ogni missione vi sarà chiesto di consegnare una scimmia, un pappagallo, una scultura, un muro da issare, e voi dovrete semplicemente selezionare l’adesivo e cederlo al vostro mittente.
Un meccanismo stancante dopo qualche ora, che vi costringerà, nel caso in cui vogliate soddisfare tutte le missioni presenti di pianeta in pianeta, anche a soddisfare le richieste sentimentali dei vostri mittenti: è qui che noteremo come il touch pad della PsVita può tornare maggiormente utile perché per salutare, mandare un bacio, manifestare affetto od odio, dovrete effettuare movimenti particolari sul touch usando le vostre dita. Dovrete accarezzare qualche animaletto alieno, schiaffeggiare qualcun altro, colpire o fare da messaggero di baci e anche se le indicazioni non sempre sono precise potrete soddisfare il vostro desiderio di sfruttare le possibilità, qui limitate, della vostra console. È facile capire, però, che stiamo parlando di qualcosa di realmente banale. Più interessante può essere, invece, l’aspetto legato al test della personalità: la vostra avventura inizierà proprio parlando con uno strizzacervelli, dal quale dovrete tornare sovente per analizzare la vostra personalità e scoprire come si stanno evolvendo le vostre sinapsi. E con “voi” intendiamo proprio voi giocatori e non la nostra protesi digitale.
Scribble-Universe
Dal punto di vista stilistico è sicuramente curiosa la scelta degli Humanature, team indipendente fondato da Greg Johnson: Doki Doki-Universe è qualcosa di molto vicino e simile allo Scribblenauts dei 5th Cell, ma con ovvie scelte di gameplay minimaliste, senza costringervi a ragionare di oggetti necessari al proseguire la vostra esperienza videoludica. Il tratto è molto semplice, a primo occhio infantile, ma ricercato: la soluzione scovata per rappresentare i vari pianeti e paesaggi è sicuramente figlia di una buona inventiva, ma che non a tutti potrà piacere. Contro ogni vantaggio della portabilità che vi potrebbe condurre a una partita rapida e fugace ogni tanto, Doki Doki Universe merita più attenzione e più impegno nel calarsi nel mood esatto. Con superficialità e con pochezza di sentimentalismo non riuscirete a trovare il quid propostovi.
In conclusione
Doki Doki-Universe viene distribuito per PsVita, PlayStation 4 e PlayStation 3 in due versioni: l’edizione base comprende 18 pianeti e 15 test della personalità aggiuntivi, mentre la limited edition offrirà 25 pianeti e 31 test della personalità aggiuntivi. Indubbiamente stiamo parlando di un titolo sui generis, che si fa riconoscere per lo stile e per il messaggio che vuole e che riesce a trasmettere: un acquisto non consigliato a tutti, soprattutto perché risulta essere un prodotto lento e non immediato, riflessivo e non impulsivo. Il prezzo di 7,49 euro, per la versione standard, e di 12,99 euro per la limited edition, però, dovrebbero indurre i più dubbiosi e più curiosi a dare una possibilità a Doki Doki-Universe. Va da sé che il tutto potrebbe risultare monotono e per niente avvincente per la maggior parte dei giocatori e che forse l’esperienza sarebbe stata più appagante se fosse stata proposta in maniera diversa, magari in una lettura, in un racconto. Magari come Rain.