Dofus – Recensione Dofus

Uscito nel 2003 in Francia, grazie ad una copertura capillare da parte della Ankama, Dofus si afferma negli anni come uno dei più rilevanti Mmorpg europei. Grazie al suo modello di pagamento, all’ambientanzione, allo stile e al supporto massivo da parte degli sviluppatori, in questi 5 anni è riuscito ad accumulare 10 milioni di sottoscrizioni a fronte di circa 500.000 attualmente attive. Un numero altissimo se si conta che ha come mercato di riferimento la sola europa. Sebbene abbia come roccaforte la Francia, in cui risiedono il 30% dei suoi utenti, Dofus ha deciso di sbarcare in Italia e lo fa in grande stile. Dopo 6 mesi di open beta gratuita e libera, è diventato a pagamento, portando con sè numerose novità. Soffermiamoci un attimo sulle modalità di pagamento prima di passare ad analizzare il gioco, poichè questa risulta decisamente interessante. Il gioco presenta infatti 2 diversi tipi di sottoscrizioni: una completamente gratuita e una a pagamento. La versione gratuita è una sorta di super trial in cui non vi sono limiti di tempo ma semplicemente si avrà accesso alle sole prime due regioni del gioco. A differenza delle normali trial, si avrà tutto il tempo che si vuole per testare Dofus e in generale le prime due regioni garantiranno diverse decine di ore di gioco. Valutato quindi il gioco, pagando 5 euro al mese, si potrà convertire la propria sottoscrizione e sbloccare così i contenuti aggiuntivi.

 

Mmosrpg, una "s" che fa la differenza

Dofus nel suo sistema di combattimento riprende la struttura classica degli Rpg strategici a turni che tanto successo hanno avuto sia in oriente che in occidente. Questa è sicuramente la prima differenza che balza all’occhio di un nuovo utente, poichè i mostri non verranno affrontati direttamente sulla mappa, bensì in una sorta di istanza parallela sovrapposta alla mappa di gioco. Infatti ogniqualvolta entrerete in combattimento, sparirete dalla visuale degli altri giocatori e verrete portati in uno spazio parallelo suddiviso con una griglia, in cui il tempo non scorre più a ritmo reale, bensì a turni. Questo sistema permetterà quindi a voi di giocare indisturbati e agli altri player di osservarvi solo se lo vorranno, così da non sovraffollare la mappa di gioco. Questo ha chiaramente delle controindicazioni, poichè una volta iniziato il combattimento, nessun giocatore potrà aggiungersi, creando quindi abbastanza scompiglio nelle sessioni più animate.

Il sistema di combattimento si compone di diverse elementi, tutti piuttosto semplici ma che qualunque game designer dovrebbe osservare in religiosa adorazione. Il grande pregio di Dofus infatti, non solo nel suo combat system, è il saper unire intuitività e profondità, senza creare mai frustrazione ma senza concedere al giocatore la possibilità di dire: "Ah questo mi immaginavo che fosse così".

Ogni giocatore avrà quindi alcune statistiche di riferimento che, unite agli incantesimi, permetteranno di determinare le proprie performance in combattimento. Ogni giocatore avrà quindi 6 stat che influenzeranno direttamente la propria efficacia e sono: Vita, Forza, Agilità, Intelligenza, Fortuna e Saggezza. Queste, escludendo la vita, andranno ad influenzare direttamente ogni vostro incantesimo basandosi sull’elemento di quest’ultimo. Ad esempio un attacco di fuoco risulterà direttamente potenziato dall’aumento di punti intelligenza così come ogni incantesimo d’acqua lo sarà dalla fortuna. Altre statistiche non potenziabili direttamente saranno ad esempio l’iniziativa che determina l’ordine di inizio in combattimento, la prospezione, ovvero la percentuale di ottenere oggetti rari alla fine di uno scontro e tante altre ancora.

Entrati sulla griglia di combattimento ci ritroveremo di fronte ad una classica schermata in stile Srpg. Vi sarà un ordine di movimento che scandirà l’avvicendarsi dei giocatori che potranno essere attivi. Vi sarà una serie di info sul personaggio che vi saranno utili per compiere le vostre scelte. Infine vi sarà un menù in cui scegliere gli incantesimi e le azioni da usare.

Avrete due punteggi utili a determinare quanto e cosa potrete fare. Questi sono il punteggio movimento e il punteggio azione: il primo determinerà di quante caselle potrete spostarvi mentre il secondo determinerà quante azioni potrete compiere. In partenza avrete solitamente 6 punti azione, ciò significherà che potrete compiere 2 azioni da 3 punti, 1 azione da 6 oppure un’azione da 2 e una da 4. Scegliere bene la propria strategia è fondamentale e sfruttare ogni singolo punto azione è una delle chiavi per la vittoria. Gli incantesimi citati in precedenza verranno sbloccati in base alla vostra crescita di livello e saranno potenziabili grazie ai punti incatesimo, ottenibili anch’essi ad ogni aumento di livello. Potenziare un incatesimo vorrà dire aumentarne gli effetti, ridurne i costi o prolungarne la durata. Vi consigliamo sempre di consultare una guida o un giocatore esperto prima di decidere che cosa scegliere, poichè questi assegnamenti saranno determinanti per il vostro proseguimento.

La crescita del personaggio sarà generalmente piuttosto lenta per un neofita, risultando problematica se non la si sa affrontare. Le quest sono un pò confusionarie e non guideranno in modo decente il player attraverso le prime ore di gioco. Inoltre le ricompense saranno abbastanza esigue sopratutto nei primi tempi, quindi per salire spesso il miglior metodo rimarrà uccidere mostri a ripetizione e affrontare i vari dungeon. Non risulta tuttavia un processo ripetitivo grazie alla natura strategica del gioco che variega l’azione di volta in volta, non facendo mai risultare scontata la vittoria.

 


Sadida o Aniripsa?

Dofus presenterà un gran numero di classi tra cui scegliere, ognuna particolareggiata ed originale. Queste classi spesso saranno abbastanza lontane dagli archetipi classici del genere e per i giocatori esperti, talvolta sarà difficile categorizzarle con esattezza. Ognuna di essere presenterà numerose build diverse, consentendo un grado di personalizzazione abbastanza alto. Vengono messe a disposizione di ognuna diverse linee di incantesimi tendenzialmente indipendenti ma che potenziate a dovere, con un intreccio ben studiato, potranno dare vita ai personaggi migliori.

Ognuna di esse avrà un lore ben definito, con citazioni ironiche, doppi sensi e spesso con un nome che risulta l’anagramma di qualcos’altro. In supporto a ciò arriva il manga di Dofus, pubblicato ormai da parecchio tempo, riscuotendo almeno in Francia un buon successo.

In generale il lore di Dofus rispecchia l’ambientazione, presentando quindi contenuti piuttosto leggeri e adatti a tutte le età. Non lasciatevi però ingannare dall’appeal infantile poichè spesso vi saranno contenuti comprensibili solo da adulti. Vi risparmiamo l’imbarazzo di dover spiegare a vostro figlio di 8 anni cosa sono i testicoli magici del Buulupo e perchè abbiano tutto quel pelo sopra.

La cura dei dettagli su questo lato è fortissima e la si nota in tante piccole cose. Ogni mostro potrà dropparvi un pezzo del proprio corpo, proprio come se lo aveste scuoiato di persona. Capiterà regolarmente di droppare l’occhio, la lingua, le orecchie, la pelle, il piede, la mano o altri pezzi dei vari mostri, quasi sempre impiegati in qualche craft. Vi saranno anche pezzi totalmente inutili ai fini del gioco ma che sicuramente aumentano la credibilità del looting.

"S" di strategic o "s" di social?

Dofus non si differenzia solo per il combat system, bensì per una serie di tempistiche totalmente diverse rispetto ad altri titoli dello stesso genere. La struttura a turni, la chat ottimamente realizzata e vari sistemi sociali invoglieranno il player a parlare e a comunicare molto di più rispetto ad altri mmorpg. Tra un turno e l’altro sarà impossibile non iniziare a parlare con i propri compagni del più e del meno, anche perchè non facendolo il gioco assumerebbe dei ritmi decisamente lenti e snervanti. Quindi un’arma a doppio taglio ma che sicuramente rende felici i social-addicted, nonchè le appartenenti al sesso femminile, frequentatrici numerose di questo titolo.

Dofus non è però tutto prati fioriti e allegri animaletti da massacrare. Questo mmorpg infatti presenta numerose componenti sandbox di spessore rilevante. Andiamo con ordine poichè da qui in poi Dofus si trasforma ne…

…Il gioco che non ti aspetti

Cominciamo col dire che l’economia è totalmente player-driven. Numerosi mestieri permetteranno di recuperare le materie prime e trasformarle in prodotti lavorati utili al proseguimento delle proprie partite. Le merci verranno scambiate sia grazie ai classici stall che ai live market suddivisi per risorse e disseminati in ogni città. Una nota particolare di merito va agli stall che saranno utilizzabili in modalità offline, permettendo di sloggare mentre il proprio personaggio rimane in attesa di nuovi acquirenti. Nota di demerito per il fatto che si possa solo vendere ma non acquistare. In generale l’economia si attesta su ottimi livelli di realismo, sebbene possa risultare complessa e lenta per i neofiti. Il crafting invece rimane piuttosto semplice nelle sue meccaniche, compensando però con una sterminata serie di ricette ed oggetti craftabili.

In secondo luogo sarà presente un sistema di gilde e fazioni piuttosto complesso che permetterà di guerreggiare in modo piuttosto libero e gestire in modo abbastanza dettagliato anche gilde di notevoli dimensioni. Per entrambi questi aspetti ci vorrebbero anni per formulare un giudizio corretto, visti i risvolti che hanno sull’intera struttura di gioco, perciò preferiamo lasciarveli valutare a voi e non sbilanciarci.

 

Continuamo parlando dell’housing: in ogni città saranno presenti numerosi spazi in cui i singoli e le gilde possono acquistare terreni non istanziati in cui costruire la propria dimora. L’housing non è nulla di spettacolare ma inserito in un gioco molto ampio già di suo, prolunga ulteriormente l’esperienza di gioco, risultando una feature piuttosto fine a se stessa ma sicuramente divertente.

Infine abbiamo il pet system che vi permetterà di portarvi dietro un simpatico animaletto che potenzierà le vostre statistiche in base a ciò che gli darete da mangiare. Questo animaletto deve essere nutrito con regolarità e perderà punti vita ogniqualvolta morirete o vi dimenticherete di nutrirlo entro un certo tempo limite. Questo creerà affezione per l’animaletto che sicuramente, almeno all’inizio, non vale gli sforzi spesi dal punto di vista meramente statistico. Da parte mia, ho brutalmente soppresso il mio MaoMao dopo un paio di giorni, snervato dal suo continuo calo di vita.


Stile e portabilità.

Dofus fu il primo mmorpg a venire realizzato interamente in flash. Senza stare ad annoiarvi con tecnicismi legati a questo ambiente di sviluppo, passiamo a vederne i benefici. Innanzitutto Dofus può essere eseguito sia su Windows che su Mac che su Linux, essendo giocabile teoricamente dal 99% dei possessori di pc. Inoltre non ha bisogno di accellerazione 3D, risultando leggero anche per i computer più obsoleti. Infine l’ambiente flash permette agli sviluppatori di creare contenuti in modo decisamente più veloce, permettendo quindi un più veloce ampliamento del gioco. Capita quindi che tra le varie versioni regionali, ci siano leggere differenze, equip magari presenti in una sola versione, eventi dedicati e update esclusivi. Già nella beta italiana è successo di vedere implementati alcuni equipaggiamenti studiati da player italiani che probabilmente le versioni straniere non vedranno mai. In futuro non sono da escludersi eventi dedicati magari ad una festività tutta italiana che all’estero non avrebbero alcun senso.

Graficamente Dofus risulta gradevole nel suo 2D a sprite. Sebbene talvolta alcune ambientazioni risultino un pelo sproporzionate rispetto ai personaggi che vi si muovono sopra, nel complesso si difende ottimamente sotto ogni punto di vista. Il suo vero punto di forza però rimane il character design e il monster design, estremamente carismatici e dettagliati grazie al lavoro di numerosi disegnatori manga e anime che lavorano sia al manga che al gioco stesso, senza soluzione di continuità, creando quindi uno stile decisamente caratterizzante e particolare.

In definitiva Dofus ha le carte in regola per competere con i grandi titoli a livello di contenuti e con i titoli più venduti a livello di intuitività e appeal. Forse proprio questo dualismo è stato un freno al suo sviluppo, decisamente più limitato di quello a cui potrebbe ambire. I player che cercano pve impegnativo, meccanismi complessi o libertà d’azione non si sognano nemmeno di prenderlo in considerazione, scambiandolo per il solito titoletto per bambini, cosa che sicuramente non è. Al contrario chi si aspetta un titolo estremamente casual-oriented dopo alcune settimane di gioco si scontrerà con azioni impegnative, necessità di collaborazione con la gilda e in generale con un grado di impegno decisamente superiore a quello di un casual mmorpg.

 


In conclusione

– Voto Tecnica:
Grafica estremamente curata, leggera e accattivante. Supporto puntuale con tanti eventi in game. Portabilità totale.

– Voto Lore: Forse un pò confusionario all’inizio ma sicuramente ampio, curato e completo. 

– Voto Crescita: Crescita un pò lenta e problematica per il primo personaggio ma personalizzazione altissima e meccaniche ottime.

– Voto Interazione: Ottima la possibilità di interagire con il territorio e le sue risorse con possibilità di occuparli. Housing in strutture prefissate ma sicuramente meglio di niente così come le meccaniche pvp.

– Voto mondo:
Lore coerente con l’ambiente di gioco, economia totalmente player-driven, housing. In generale la qualità del mondo di gioco la si vede nei dettagli che aumentano fortemente il grado di credibilità. 

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