Divinity: Original Sin Enhanced Edition
Figlio dei ragazzi di Larian Studios, Divinity: Original Sin, è stato senza dubbio uno dei successi più grandi e, forse, inaspettati degli ultimi anni. Nato dalle mani di chi tale saga la porta avanti sin dal 2002, con Divine Divinity, senza aver mai raggiunto l’apice del successo che forse si meritava, Divinity: Original Sin è la rivalsa del team Belga.
Tutto iniziò da una semplice campagna di Crowdfunding, che però superò ogni aspettativa duplicando la cifra prevista e arrivando al milione di euro, fornendo così a Larian Studios il budget necessario per portare avanti il progetto. Il risultato fu sorprendente, la piccola casa di sviluppo confezionò un capolavoro, che potremmo inserire tranquillamente tra i migliori giochi presenti su PC. Passato poco più di un anno, ci ritroviamo oggi a parlare dell’ Enhanced Edition del titolo, proposta per le console top di gamma di casa Sony e Microsoft.
È tutto suo padre!
Divinity: Original Sin Enhanced Edition, naturalmente, non si distacca molto dalla versione base, vi lasciamo quindi alla nostra recensione PC per maggiori approfondimenti, ma spenderemo comunque qualche parola per chiarire l’identità del titolo.
La storia del gioco inizia in maniera molto semplice: anni fa, nel regno del Rivellon, una sorgente contenente una sostanza dotata di grandi proprietà magiche veniva utilizzata per curare ogni male del popolo. Tale sorgente venne corrotta e le sue caratteristiche cambiarono, i sacerdoti della sorgente non curavano più i malati, ma li uccidevano. Questo potere magico divenne sempre più potente e pericoloso, perciò fu fondato l’ordine dei Cacciatori della Sorgente: un gruppo di persone che inseguono, e sopprimono, questa forza maligna, ovunque essa si manifesti.
La vita dei Source Hunter non è però sempre epica e caratterizzata da battaglie contro demoni assetati di sangue: spesso queste forze vengono usate anche per investigare in determinati casi, dove si sospetta ci possa essere lo zampino dell’origine (sostanza che sgorga dalla sorgente). Ed è qui che arriviamo noi, avremo il controllo di due membri dell’ordine, intenti a investigare sulla morte del consigliere Jack, visto che le tracce rinvenute sulla scena del crimine lasciano pensare all’utilizzo di magia nera.
La storia inizierà così nella città di Cyseal, niente di più niente di meno. Una volta preso il controllo dei personaggi sta però a voi decidere come affrontare l’avventura. La struttura del gioco non vi obbliga, infatti, a seguire una quest-line precisa, starà a voi decidere come, dove e quando continuare nell’avventura principale.
Tante novità
I primi cambiamenti, rispetto alla versione base del gioco, sono visibili già da prima che la partita abbia inizio. Sono state aggiunte due nuove modalità: la modalità esplorazione (adatta ai novizi e a chi preferisce girovagare, piuttosto che menare le mani) e la modalità onore ( il game over è definitivo e vi sono incontri, puzzle e mostri diversi dalle altre difficoltà). Un’ altra aggiunta importante, visibile sin dalla creazione del personaggio, è la classe dell’Inquisitore, maestro delle doppie lame e delle bacchette.
Molti di voi avranno sicuramente già capito che sono stati introdotti anche nuovi stili di combattimento e arnesi per distruggere i vostri avversari. Più precisamente parliamo di: Bacchette (che ci permetteranno di utilizzare abilità che non conosciamo, più o meno come delle pergamene, ma a uso illimitato), Granate e il Dual Wielding. L’ultima delle tre è secondo noi la più interessante, visto che oltre ad aggiungere un elemento importante per la personalizzazione del nostro personaggio, introduce anche nuove abilità e talenti per i nostri eroi.
Analogico o mouse?
Siamo arrivati al punto cruciale, al fattore che sicuramente più spaventa chiunque senta parlare di un RPG con visuale isometrica trasportato su console: i comandi. Larian Studios è riuscita a sorprenderci anche sotto questo aspetto, rivisitando e adattando l’interfaccia e i menù del titolo all’utilizzo del pad. Poche sono state le situazioni in cui abbiamo rimpianto mouse e tastiera e si sono limitate solamente alla deambulazione tra i menù del titolo, già di per sé macchinosa utilizzando i comandi PC. La natura molto lenta e tattica del titolo, però, aiutano sicuramente sotto questo punto di vista, in quanto avrete molto tempo, e nessuna fretta, per imparare a padroneggiare i comandi controller del titolo.
Altre piccole modifiche, ma che i veterani noteranno immediatamente, sono state apportate alla gestione degli oggetti e alla telecamera, quest’ultima non è più ancorata in nessun modo e sarà possibile rotearla di 360 gradi. Per quanto riguarda gli oggetti, sono state introdotte delle bag magiche che consentiranno di spostare oggetti importanti da un membro all’altro del team, anche a chilometri di distanza
Divinity: Original Sin ha sempre puntato alla cooperazione, dando la possibilità, già nella versione PC, di creare partite multiplayer per giocare con i propri amici, ma con questa versione console sono riusciti a raggiungere l’apice del multi giocatore: senza dover creare nessun tipo di meccanismo mai visto prima, ma andando, anzi, a ripescare ciò che più ci ha tenuti attaccati a uno schermo con i nostri amici da bambini: lo split-screen. in Divinity: Original Sin Enhanced Edition è possibile creare delle partite in coop locale sullo stesso schermo, per un massimo di due giocatori, che controlleranno i due personaggi principali della storia . I due giocatori non saranno ovviamente vincolati insieme in nessun modo e potranno esplorare il mondo autonomamente.
Ultime novità, ma non per questo meno importanti, riguardano il doppiaggio e la storia. Per quanto riguarda il primo: tutte le stringhe di dialogo del titolo sono state doppiate e tra l’altro tradotte anche in Italiano (l’adattamento, affidato a un gruppo di modders, è assolutamente godibile e con veramente poche sbavature). La storia invece non è variata nel complesso, ma sono stati aggiunti nuovi eventi, quest e addirittura un finale inedito.
Divinity: Original Sin Enhanced Edition è disponibile su Playstation 4 e Xbox One. Non si sa ancora una data precisa per l’uscita di questa versione su PC, ma a detta degli sviluppatori sarà disponibile gratuitamente per tutti coloro che già posseggono il gioco base.
[signoff icon=”quote-circled”]Che dire, i ragazzi di Larian Studios sono riusciti di nuovo a sorprenderci, regalandoci una trasposizione praticamente perfetta del loro capolavoro, tutta da giocare comodamente seduti sul divano. Consigliamo caldamente l’acquisto a tutti i veterani dei giochi di ruolo vecchio stampo, che sentono la mancanza di titoli del calibro di Baldur’s Gate o Neverwinter Nights.[/signoff]