Disney Epic Mickey – Recensione Epic Mickey
Il 28 Ottobre del 2009, a Londra, viene annunciato che il designer Warren Spector (autore di molti famosissimi giochi come Wing Commander, vari capitoli di Ultima e Deus EX) in collaborazione con la Disney, avrebbe dato alla luce Epic Mickey. Per molto tempo non si è saputo quasi nulla di questa produzione, a parte alcuni schizzi di luoghi e personaggi che hanno incuriosito tutti moltissimo, mostrando ambientazioni lugubri e apocalittiche, con personaggi Disney tramutati in mostri terrificanti. E’ stato poi rivelato che quegli schizzi erano solamente prime idee, e il risultato finale è stato molto diverso da quello che ci si aspettava; ma di certo tutt’altro che colorato e infantile. Su questo gioco si è creato un hype incredibile e finalmente la data di uscita è giunta. Ora che lo abbiamo tra le mani vedremo se Epic Mickey è davvero così Epic?
Mickey Vs Oswald
Molto, molto tempo fa, prima che Mickey Mouse vivesse tutte le sue avventure, si ritrovò di notte a varcare lo specchio di casa sua, raggiungendo un altro luogo: il castello dello stregone Yen Sid, dove poi diverrà in seguito Apprendista Stregone. Curiosando qua e là, Mickey vede Yen Sid lavorare sul modellino di una città, al proprio tavolo: questo è un mondo che lui ha creato con un suo incantesimo per lasciar vivere felicemente tutti i personaggi Disney dimenticati o addirittura mai utilizzati e rimasti come semplici schizzi. Quando Yen Sid si ritira nelle sue stanze però, Mickey ficca il naso nel suo lavoro finendo per fare un gran pasticcio; vernice e solvente cadono, si mischiano e sporcano ovunque, e il tentativo disperato del topastro di rimediare al guaio crea invece un orribile mostro di vernice: Macchia Nera, che entra nel mondo ormai irrimediabilmente devastato dal solvente versato da Mickey. Il topo fugge e torna nella sua stanza, lasciando passare gli anni, vivendo le sue avventure e dimenticandosi dell’accaduto, fino a quando però Macchia Nera torna a farsi vivo passando dallo specchio della sua stanza e lo rapisce, trascinandolo con sè nel luogo ormai chiamato Wasteland. In questo mondo tutto è ora in rovina: Macchia Nera possiede il controllo totale, e colui che prima gestiva le cose ed era amato da tutti, Oswald il Coniglio, è stato costretto in tutti questi anni a nascondersi. Gli anni di Oswald passati a fuggire e la gelosia che prova verso Topolino, il personaggio che lo ha derubato della fama di Cartone Animato amato da tutti, lo fanno quasi impazzire, tanto che egli formula un piano per rubare il cuore del topo. Gli abitanti di Wasteland, infatti, sono privi di un cuore, e solamente acquisendone uno potranno uscire da quel mondo e tornare a essere cartoni ricordati e benvoluti da tutti quanti. Lo Scienziato Pazzo aiuta Oswald nel suo piano così come lo ha sempre aiutato durante gli anni in cui era a capo di quel mondo, costruendo per esempio per lui amici robotici copiando quelli di Mickey (troveremo infatti Pippo, Paperina, Paperino, etc. in versione robotica), ma il coniglio ignora che lo Scienziato al momento collabori anche con Macchia Nera, creando per lui orribili mostri. Riuscirà Mickey, armato solo di un pennello magico, a salvare Wasteland riparando ai suoi errori passati e a tornare nel mondo reale?
Oswald e Mickey faccia a faccia. Per l’occasione anche a Mickey è stato ridato un aspetto un po’ retro, rispetto che quello attuale.
Mondo di grigi e di colori
Iniziamo subito con il dire che Epic Mickey è un gioco molto particolare, un esperimento per far uscire Topolino dal suo guscio di personaggio per bambini. Ci ritroveremo infatti in un mondo cupo e con personaggi che pur rispecchiando le caratteristiche Disney, appariranno per qualche motivo mostruosi. I controlli sono piuttosto semplici e intuitivi, ma questo non significa che sia così anche lo svolgersi del gioco, anzi, ci si dovrà spesso impegnare per riuscire a superare diverse sezioni. Non appena arriveremo a Wasteland incontreremo un Gremlin di nome Gus che ci seguirà costantemente aiutandoci nel nostro viaggio e tramite lui vivremo quindi un tutorial dei comandi. La levetta analogica sul Nunchuk ci permetterà naturalmente di muoverci in maniera libera tra gli scenari, mentre il pulsante C serve a centrare la telecamera di fronte a noi. Con il pulsante A Mickey salterà, con la possibilità di premerlo nuovamente a mezz’aria per un doppio salto, con le frecce direzionali aggiusteremo la telecamera a nostra discrezione, scuotendo il telecomando effettueremo un volteggio (alla stregua di Mario in Mario Galaxy), mentre con il pulsante – useremo degli schizzi (limitati nel loro numero) con i quali lasceremo cadere delle TV necessarie per distrarre nemici o per infondere energia a certi macchinari o degli orologi per rallentare il tempo. Ora parliamo invece dei due pulsanti più importanti: Z e B. Con essi, rispettivamente, spruzzeremo dal pennello magico del solvente o della vernice, e questi daranno a Mickey potere di distruzione e creazione, a sua volontà. Puntando il Wii Remote sullo schermo decideremo dove applicare del solvente (che cancella letteralmente porzioni di mondo, da muri a terreni a oggetti), o della vernice (che contrariamente ricrea ciò che non esiste più o ripristina cose cancellate dal nostro solvente). Questo rende possibile superare una gran quantità di enigmi e puzzle lungo il nostro viaggio; infatti capiterà spessissimo di essere impossibilitati a continuare sulla nostra strada a causa di macchinari rotti; potremo quindi cancellare ostacoli che inceppano il sistema, ricreare porzioni di tubi che lasciavano fuoriuscire vapore, aggiustare ruote meccaniche che riprenderanno a girare e così via. Creando e cancellando parti di scenari riempiremo anche una barra che, una volta completata, farà in modo che ci seguano dei Guardiani, una sorta di puntini luminosi con una loro volontà. Quando avremo i Guardiani al nostro fianco potremo scuotere il nunchuk (e in questo modo attaccheranno i nostri nemici insieme a noi), oppure potremo posizionare il telecomando Wii in verticale (e in questo modo i Guardiani ci mostreranno la via da seguire per andare avanti nel gioco). In entrambi i modi comunque, dopo l’utilizzo, il Guardiano sparirà, e dovremo riempire un’altra barra per attirarne uno nuovo.
Il gioco in sè si divide in 3 sezioni che si alternano continuamente per variare la nostra esperienza il più possibile: si tratta delle Zone Libere, delle Città, e dei Film di Animazione. Le Zone Libere sono quelle fuori da ogni centro abitato: c’è sempre qualche macchinario da aggiustare per poter proseguire e molto spesso il tutto è invaso dai mostri. Il combattimento contro questi esseri ci permette di decidere se distruggere i nemici o renderli amici: mentre loro ci attaccheranno, infatti, noi dovremo inondarli con solvente o vernice, di modo da ucciderli o da renderli temporaneamente nostri alleati per farli combattere tra loro. Questa decisione è naturalmente anche molto strategica a seconda della situazione, e non sempre fare piazza pulita è la cosa migliore. In queste zone troveremo anche delle gabbie nascoste dove sono intrappolati altri Gremlin, amici di Gus, che saranno pronti ad aiutarci in vari modi se li liberemo. Distruggendo con un volteggio casse, barili e quant’altro, troveremo invece ricariche di vernice e solvente, cuori per ripristinare i punti vita, o E-Tickets, cioè la valuta di scambio di questo mondo.
Le Città sono decisamente luoghi più tranquilli, anche se non esenti da pericoli. Qui troveremo molti personaggi dimenticati o mai utilizzati, e questo vale anche per differenti versioni di personaggi che conosciamo bene, come Pietro Gambadilegno, Orazio o Clarabella. Dentro le città, parlando con i vari png, potremo acquisire tutta una serie di sidequest da svolgere per loro, così da allungare il tempo di gioco e acquisire come ricompensa nuovi potenziamenti o collezionabili. Nelle Città ci sono ovviamente anche gli immancabili negozi, che in cambio di svariati E-Tickets ci permetteranno di comprare non solo nuovi oggetti e potenziamenti, ma anche collezionabili disponibili solo lì o che ci siamo perduti per strada.
Infine ci sono i Cartoni Animati: in questo mondo infatti, per viaggiare da una zona all’altra, è necessario entrare in speciali proiettori posti al limitare delle zone. Dentro di essi giocheremo un breve platform in 2D, ognuno incentrato su una vecchia avventura di Mickey Mouse (anche molto famose, come Il Fagiolo Magico, Steamboat Willie, Fantasia, o Plutopia), e all’interno di esse potremo acquisire non solo parecchi E-Tickets sparsi per il livello, ma anche uno speciale tipo di collezionabile, e cioè la Pizza contenente il film a cartoni animati in questione. Scambiando queste Pizze con il gestore del Cinema in una delle città, verremo ricompensati con nuovi succosi potenziamenti e collezionabili.
Una parte molto importante del gioco è quella della moralità di Topolino: verremo infatti posti spesso di fronte a varie scelte da prendere, e magari agire positivamente potrebbe significare rinunciare a una cassa o a un collezionabile che andrebbe così perduto. Per esempio, nelle prime battute della storia, dovremo scegliere se liberare un Gremlin dalla sua gabbia o andare ad aprire una cassa del tesoro, e scegliere una delle due opzioni inibirà automaticamente l’altra. Oppure durante lo scontro contro uno dei primi boss, Gambadilegno in versione Tron (Pete-tronic), potremo scegliere se sconfiggerlo con il solvente o renderlo un personaggio buono con la vernice. Le decisioni che prenderemo influiranno molto sul finale e su piccoli eventi nella storia, quindi c’è anche un buon fattore di rigiocabilità.
Come già detto, i collezionabili sono moltissimi e ci si dedicherà una gran parte del tempo. Dopo le battaglie contro i boss si acquisiranno potenziamenti, come l’aumento del limite di E-tickets portabili o l’incremento di vernice e solvente che porteremo con noi. Ma oltre a questi potenziamenti potremo acquisire spille speciali (che si dividono in bronzo, argento, o oro a seconda della rarità), schizzi, illustrazioni e bozzetti dei personaggi e dei luoghi, i filmati del gioco (sviluppati come simpatici cartoni animati da Powerhouse Animation Studios), e addirittura 2 cartoni animati completi, uno di Mickey (Lo Scienziato Pazzo) e uno di Oswald (Oh, che cavaliere!). Insomma, per acquisire tutto al 100% dovremo faticare eccome, ma grazie al cielo Epic Mickey riesce a rendere il tutto piacevole e non ripetitivo.
Solvente e Vernice sono Distruzione e Creazione. Il mondo è alla nostra mercè, ma in maniera limitata. In basso, sui lati, abbiamo la quantità di Solvente e Vernice che ci rimangono, mentre in alto a sinistra troviamo la nostra vita e la barra per attirare i Guardiani.
Epic Win o Epic Fail?
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico del gioco non si può che applaudire in tutte le caratteristiche. Graficamente ci troviamo di fronte a un titolo con personaggi ottimamente realizzati con buone animazioni, e ad ambienti che a seconda del nostro volere spaziano dal piacevole e colorato per trasformarsi in un attimo in lugubre e mostruoso. Un applauso soprattutto alla scelta grafica dei livelli nei film d’animazione, dove il tutto è molto semplicistico, ad esempio con personaggi che appaiono come cartonati bidimensionali o sfondi disegnati a mano, ma che rendono alla perfezione ciò che vedevamo anni fa in questi cartoni animati, con un risultato quindi molto gradevole. Se a questo aggiungiamo il vero punto forte del gioco, la colonna sonora, il tutto acquista un tono veramente grandioso. Le musiche infatti, composte da James Dooley, riescono a suscitare grandi emozioni in ogni ambiente e situazione, e soprattutto, durante i livelli dei film animati ritroviamo le musiche che abbiamo tanto amato in una chiave rinnovata. Se a questo aggiungiamo una buonissima longevità per il genere, grazie alla rigiocabilità, alle 15-20 ore per terminare la storia principale, ai 3 finali differenti, e ai collezionabili, abbiamo tra le mani un Signor Gioco per Wii. Unica pecca è il movimento del puntatore, che a tratti può risultare un po’ scattoso e ripercuotersi nella precisione dei comandi.
Steamboat Willie! Impossibile non canticchiare la famosissima musica di sottofondo in questo livello.
In definitiva
Epic Mickey non è un capolavoro. Non è uno di quei giochi che bisogna avere a tutti i costi anche a prezzo della vita, quindi c’è da dire che l’hype incredibile che ha avuto non è stato completamente soddisfatto e il tutto è stato un po’ sopravvalutato. C’è comunque da dire che è un ottimo gioco per Wii, che non mancherà di divertire tutti quelli che vorranno provarlo, e che prende sicuramente posto tra i migliori giochi per l’attuale console Nintendo. Tante ore di gioco, tanti collezionabili, finali differenti e un gameplay che dona una boccata di aria fresca, dopo tante produzioni un po’ tutte uguali. Se siete vecchi fan di Topolino preparatevi a un viaggio che vi farà sorridere tra tanti ricordi e memorie degli anni passati, mentre per i nuovi videogiocatori, questo sarà un cammino alla scoperta di tutti quei cartoni e quei personaggi che hanno fatto la storia (o che avrebbero voluto farla ma non ne hanno avuto l’opportunità).