Disintegration – Recensione

Recensito su Steam

Avrete probabilmente notato attraverso giochi come Quantum Break e Dungeon Defenders: Awakened quanto sia interessante l’idea di un videogioco ibrido. Il primo citato è un TPS avente come intermezzo tra un livello e l’altro degli episodi di piccola durata come di quello di una serie televisiva, mentre secondo è un tower defense con semplici meccaniche tipiche di un gioco di ruolo. Questa volta parliamo di un FPS che è stato misto con i tipici aspetti di uno strategico in tempo reale.

Disintegration è un prodotto sviluppato da V1 Interactive e pubblicato da Private Division. Si tratta di un gioco avente una campagna in giocatore singolo e diverse modalità di gioco in multiplayer. Tra le varie lingue del titolo, è presente anche quella italiana. È stato pubblicato il 16 giugno 2020 per le console Xbox One, PlayStation 4 e per PC su Steam, l’ormai nota piattaforma online di videogiochi digitali. È stato realizzato attraverso il motore grafico gratuito Unreal Engine. Seppur non sia ancora disponibile il cross-platform, gli sviluppatori hanno affermato di volerlo attuare a tutti gli effetti in futuro.

Disintegration

V1 interactive è il nuovo studio fondato da Marcus Letho, co-creatore di Halo e SOCOM U.S. Navy SEALs. La sua influenza in un certo senso si nota soprattutto per la trama del gioco.

Disintegration è ambientato 150 anni nel futuro, un tempo in cui la società è stata distrutta a causa dell’integrazione. È un processo grazie al quale è possibile trapiantare il cervello umano all’interno di un corpo robotico, creato al fine di sopperire alla mancata disponibilità di risorse terrestri dovuta al riscaldamento globale. Il giocatore interpreta i panni composti da acciaio e bulloni di Romer, che dopo aver trovato il modo di scappare assieme ad altri fuorilegge riesce a salire su un graviciclo e mettersi a comando di una squadra di ribelli. Assieme combattono contro Rayonne, un’associazione che attraverso il controllo militare e la violenza vuole obbligare gli umani all’integrazione.

Disintegration

La modalità campagna è molto ben curata non solo per quanto riguarda la storia che fa da motore al tutto, ma anche per il modo in cui viene gestita. La parte FPS consiste nel poter guidare un dispositivo fluttuante chiamato graviciclo, mentre si spara ai nemici. Il lato RTS invece comprende l’uso della squadra come dei minion, dotati di una propria abilità da combattimento. Per rendere il proseguimento meno noioso, viene inoltre implementato un sistema di level-up per Romer e la squadra.

Una grossa pecca è il feeling di shooting fornito da Disintegration al giocatore. Effettivamente, la sensazione che si prova nello sparare è molto semplice, seppur il risultato sia un qualcosa di incredibilmente scenico e spettacolare.

Disintegration

Parliamo ora del comparto grafico. Ancora una volta l’Unreal Engine dimostra di poter creare una vera e propria gioia per gli occhi. Vengono preferiti i colori chiari, che tra di loro creano dei contrasti piacevoli. Forse per il fatto che non devono essere renderizzati ambienti troppo grandi, è presente un’enorme quantità di piccoli dettagli, ognuno dei quali è realizzato con estrema cura e qualità.

Le cutscene sembrano essere state dirette da un grande regista. Ogni inquadratura di Disintegration prima di essere realizzata è stata studiata accuratamente, ed è inoltre costituita da una notevole fotografia.

Disintegration

Oltre a essere perfettamente caratterizzato, ogni personaggio ha dietro di sé un ottimo doppiatore. Attraverso il doppiaggio riescono a rompere quella barriera dovuta al fatto che i personaggi integrati non hanno una bocca da poter muovere. Caratteristica da intendere come una scelta effettuata da un punto di vista di design e non dovuta una mancanza di una capacità di rappresentazione. Tale aspetto è ulteriormente compensato attraverso delle animazioni fluide, e che allo stesso tempo conferiscono un certo senso di espressività fisica.

I vari delineamenti dei protagonisti sono messi in evidenza anche attraverso i dialoghi che si hanno con loro, e attraverso i quali viene espressa una certa lore che espande lievemente e senza alcuna pesantezza la trama principale. La lore riguarda soprattutto le caratteristiche della vita che le persone avevano prima di essere integrati.


In un certo senso, si potrebbe affermare che non sembra possibile unire coerentemente le tipiche feature di un gioco strategico a un prodotto la cui natura è principalmente quella uno sparatutto in prima persona. Eppure, con il suo gameplay dinamico e pieno di energia, Disintegration riesce con estrema perfezione a vincere questo azzardo che consiste nel creare un titolo ibrido tra due generi apparentemente distanti.

8.5

Pro

  • Caricamenti istantanei
  • Trama ben curata
  • Inquadrature da cinema
  • Gameplay dinamico

Contro

  • Basso feeling di shooting
Vai alla scheda di Disintegration
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