Disgaea 5 Complete – Recensione
La serie di Disgaea si è sempre distinta per la sua sfrontata tendenza agli eccessi. Che si tratti della demenzialità tipicamente giapponese che pervade le sue storie, o delle decine di ore passate a livellare il proprio party a livelli normalmente impensabili, la serie targata Nippon Ichi è ormai nota per spingere il genere dei JRPG tattici sempre più oltre limiti convenzionali.
E a proposito di limiti, Disgaea 5 Complete ci libera dal vincolo di dover giocare seduti a casa, sfruttando la portabilità di Nintendo Switch per essere portato ovunque oltre che includere tutti i DLC usciti per il gioco, regalandoci il capitolo della serie più ricco di sempre.
I am vengeance!
Se siete neofiti della serie e ve lo steste chiedendo: no, per giocare a Disgaea 5 non è necessario aver giocato i titoli precedenti: a parte alcune citazioni e personaggi ricorrenti, ogni storia della serie è indipendente.
L’universo dei demoni è di nuovo nel caos da quando un ambizioso e potentissimo overlord di nome Void Dark ha iniziato la sua espansione attraverso tutti i Netherworld conosciuti. Il gioco ci metterà nei panni di Killia, un demone solitario che a quanto pare ha un pesante conto in sospeso con l’efferato overlord, di cui si vuole vendicare per qualcosa che verremo a scoprire solo in seguito. Nella sua strada per la vendetta, Killia si imbatterà in altri demoni che come lui vogliono mettere fine all’oscuro regno di Void Dark.
Di certo la serie di Disgaea non si è mai interessata a farsi una fama di narrativa profonda, puntando più che altro sull’umorismo; rispetto al passato sembra comunque che ci sia un timido sforzo di prendersi un po’ più sul serio, coinvolgendo temi moderatamente più importanti come la vendetta, l’oppressione dispotica che soffoca la libertà ecc. Il tono leggermente più serio è però assolutamente relativo, dato che la storyline procederà come sempre tra scene assurde e dialoghi demenziali. Se la trama non si può definire esattamente straordinaria, c’è da lodare la buona caratterizzazione dei personaggi.
Nonostante siano divertenti, se non siete fan della grande quantità di dialoghi che spesso pervade i giochi di stampo giapponese, potreste trovare eccessive certe lungaggini della narrazione della storia.
Più sono grandi e più sono cattivi
Il gameplay di Disgaea 5 Complete è rimasto inalterato rispetto alla versione PS4, di cui potete trovare i dettagli nella nostra recensione.
Ancora una volta avremo a che fare con uno dei battle system più profondi e stratificati sulla piazza, e dovremo destreggiarci tra attacchi di gruppo, fusioni di più unità, demoni che potranno trasformarsi in armi da utilizzare e “torri” di compagni da gestire. Come per l’originale, infliggendo ma soprattutto subendo danni riempiremo la barra Revenge che una volta completa permetterà agli overlord del nostro gruppo di attivare la Revenge Mode. In questa modalità l’overlord non solo avrà statistiche pompate e infliggerà automaticamente colpi critici, ma attiverà il suo speciale potere che sarà diverso da personaggio a personaggio, rendendoli ancora più diversificati tra loro nelle occasioni critiche.
Alle già non poche 40 classi disponibili per i nostri personaggi, in questa versione Complete del gioco se ne aggiungono altre tre: celestial hostess, kunoichi e sorcerer. Oltre a una miriade di altri DLC, i veri pezzi forti di quest’edizione sono le otto quest aggiuntive che ci permetteranno di avere dalla nostra parte protagonisti già visti in altri capitoli come Laharl, Etna, Adell, Valvatorez, Fuka, ma anche personaggi presi da altri titoli Nippon Ichi come Makai Kingdom e The Witche and the Hundred Knight. Completare queste quest vi permetterà di trasformare il vostro party in un dream team della serie.
Come già accennato, data la longevità non indifferente del gioco, la sua nuova dimensione portatile è un’autentica benedizione. In casa Nippon Ichi però non sembrano avere molta simpatia per i touch screen, dato che Disgaea 5 Complete segue lo stesso destino delle versioni di Disgaea 3 e 4 per PS Vita: niente controlli touch. Davvero un peccato, dato che si sarebbero prestati molto bene per un gioco di questo tipo.
Stile demoniaco
Tecnicamente la conversione per Switch di Disgaea 5 è davvero molto simile a quella per PS4, anche troppo. Nonostante graficamente non si possa chiamare davvero un titolo di nuova generazione, permangono anche qui alcuni leggerissimi fenomeni di calo di fluidità, soprattutto nell’hub del gioco.
A parte queste piccolezze, anche su Switch Disgaea 5 è un piacere per gli occhi con l’usuale design della serie che torna in tutto il suo stile e i suoi colori vibranti.
Anche la colonna sonora è orecchiabile e piacevole da ascoltare, pur non risultando tra le migliori della serie. Anche il doppiaggio si attesta su buoni livelli, ma senza eccellere particolarmente, ed è disponibile sia in inglese che nell’originale giapponese.
Dopo quasi dieci anni lontano dalle console Nintendo, Disgaea arriva sull’ammiraglia della Grande N con il suo capitolo più evoluto e completo in termini di gameplay e di quantità di contenuti. Se siete amanti della strategia e dell’umorismo di stampo giapponese non dovreste esitare ad acquistare Disgaea 5 Complete, che al momento è l’unico del suo genere su Switch, in attesa della nuova incarnazione di Fire Emblem. Se avete già la versione originale per PS4, però, acquistare la versione Complete potrebbe non valere la pena, a meno che non vi interessino particolarmente i DLC inclusi o reputiate fondamentale la possibilità di portarlo sempre dietro per permettervi finalmente di dedicargli le ore necessarie a sviscerarlo come avreste sempre voluto.
Pro
- Gameplay profondo e stratificato
- Una marea di cose da fare
- Presenti tutti i DLC
- La portabilità si sposa ottimamente con l'enorme longevità
Contro
- Trama tendente al verboso non per tutti
- Mancanza di controlli touch