Disgaea 5: Alliance of Vengeance
C’è qualcosa, nel cuore della Nippon Ichi, che non può evitare di conquistare i videogiocatori. Soprattutto gli amanti dei giochi di ruolo, o comunque quelli di puro stampo amante del Giappone. Questa casa, ormai simbolo indiscusso dei giochi tactics, è affiorata su Playstation 2 con La Pucelle Tactics, e poi sfornando il suo capolavoro Disgaea. Grazie a un profondo sistema di gioco, a personaggi carismatici e a un umorismo irriverente, Disgaea ha ottenuto più consensi di quanto si possa immaginare, arrivando a conquistare ben cinque capitoli principali e svariati spin off. Ed è dell’approdo di Disgaea sulla nuova console Sony che vi parleremo: Disgaea 5: Alliance of Vengeance è pronto a rubarci altre centinaia di ore di vita!
Vendetta, tremenda vendetta!
La trama di Disgaea 5: Alliance of Vengeance, gira tutto attorno alla vendetta, proprio come dice il nome. No, non è la storia di Sasuke di Naruto, e nemmeno di qualcun altro arrivato dal mondo degli anime, bensì è il ritrovamento casuale o meno di una banda di persone che vogliono tutti vendicarsi di un nemico comune. Void Dark è un terrificante Maoh (Overlord) che ha iniziato a conquistare i Makai (Netherworld) di tutti gli altri demoni. Con la forza bruta e una condotta priva di scrupoli, Void Dark ha conquistato già più di metà dei Makai esistenti, assicurandosi pian piano la conquista dell’intero universo, ma questo non senza farsi svariati nemici.
Il protagonista di questa storia, Killia, è un misterioso ragazzo demone che vaga per i luoghi combattendo contro le truppe Lost, emissari di Void Dark, in cerca di vendetta per un motivo inizialmente sconosciuto. Durante le sue scorribande incontrerà Seraphina, giovane e prorompente Overlord di Gorgeous Underworld fuggita da casa perchè promessa sposa di Void Dark, Red Magnus, potentissimo ma stupidissimo Overlord del regno infuocato che vuole sconfiggere Void Dark per decretare chi è il più forte, e molti altri. Tutti i personaggi si muovono guidati dal desiderio di sconfiggere il Maoh definitivo, ma i loro sentimenti di vendetta verranno esauditi?
Di mondo in mondo
Contrariamente ai precedenti Disgaea, ambientati ognuno in un diverso Makai, questa volta viaggeremo di Netherworld in Netherworld raccogliendo tra le nostre fila i Maoh di ogni diversa zona, un po’ come accade, volendo, in titoli come Kingdom Hearts. Del sistema di gioco generale è inutile ribadire le meccaniche, ormai le stesse da oltre dieci anni e leggibili in una qualunque delle nostre vecchie recensioni, ma parliamo piuttosto delle novità.
Andando quindi oltre il sistema tactics ormai ben conosciuto (quindi il combattimento a turni su griglia) e allo strategicissimo sistema di Geo Panels (zone di terreno colorate che danno un effetto positivo o negativo a tutti quelli che le calpestano), ciò che più salta all’occhio come novità è il Revenge System. Attorno alla vendetta non ruota infatti solo la trama, ma anche l’intero gameplay: quando un proprio alleato muore o viene ferito, i suoi compagni vedranno crescere una barra “Vendetta” (riempibile anche in altri svariati modi), che una volta al suo massimo farà esplodere di rabbia carica di vendetta il personaggio riuscito nell’impresa. In stile Dragon Ball si vedrà un’aura di potenza attorno al nostro eroe, con tanto di scariche elettriche, ma non è solo visivamente che le cose si fanno interessanti. Le sue statistiche diventeranno incredibilmente più potenti per diversi turni, e i personaggi che come classe sono Maoh potranno in questo periodo anche utilizzare una skill speciale chiamata Overdrive, diversa a seconda dell’eroe. Se Seraphina infatti sarà in grado di ammaliare i propri nemici usando la forza dell’amore (sotto forma di tette sballonzolanti), Red Magnus diventerà grande il doppio e due volte tanto forte, pronto a distruggere chiunque gli si pari di fronte.
Oltre agli Overdrive sono stati implementati alcuni attacchi speciali in duo, utilizzabili da precise coppie di protagonisti, mentre i mostri, oltre a poter effettuare il Magichange (trasformandosi in armi da equipaggiare a personaggi umanoidi) potranno utilizzare anche un attacco innocuo con cui colpire i propri alleati e scagliarli più lontano, per far fronte alla loro mancanza del sistema di sollevamento e lancio dei personaggi.
Per quanto riguarda la quantità di classi di personaggi reclutabili, quelle dei vecchi Disgaea tornano quasi tutte, sbloccabili tramite un nuovo sistema di quest, ma a esse si uniscono anche il Dark Knight (con armi da mischia), la Maid (con armi a distanza e forte nell’utilizzo degli oggetti), e Fate potenti nell’utilizzo di magie di supporto.
Sprite in Accadì
Tecnicamente, Disgaea 5 mostra come un tipo di grafica nato su Playstation 2 sia adatto a continuare anche ai giorni nostri con la semplice aggiunta di immagini in alta definizione. Gli Sprite 2D dei personaggi sono più belli e dettagliati che mai, e con il passaggio su Playstation 4 possono comparire assieme su schermo fino a cento personaggi contemporaneamente. I luoghi degli stage continuano a essere piuttosto spogli e privi di carattere, tuttavia si decide come sempre di mantenere un aspetto minimalista dei dintorni per non andare a confondere l’utente con troppi fronzoli, utente già sicuramente troppo impegnato con la testa tra mille statistiche.
Ottimi sia il doppiaggio inglese ma soprattutto quello giapponese, musiche azzeccatissime e adatte all’atmosfera in ogni singola situazione. La storia è interessante e prosegue con colpi di scena che mantengono viva la voglia di continuare la trama, ma per quanto riguarda la longevità generale, come al solito, arriviamo a considerare centinaia e centinaia di ore grazie ai personaggi potenziabili fino a livello 9999 e a terrificanti boss segreti.
Oltre a ciò, saranno rilasciati ogni settimana dopo il lancio del gioco cinque pack di DLC, che aggiungeranno avventure extra dedicate ai precedenti giochi della Nippon Ichi con tanto di possibilità di aggiungere gli eroi di quei titoli alla nostra banda di vendicatori.
[signoff icon=”quote-circled”]Disgaea 5: Alliance of Vengeance è il degno nuovo capitolo di una saga ormai amata alla follia da tutti i fan dei giochi di ruolo giapponesi. Nippon Ichi mantiene il suo stile allegro e pieno di battute, inserendo però nell’equazione una trama forte e basata sullo spirito della vendetta e delle conseguenze che essa porta. Il sistema di gioco vede grosse novità ma mantiene intatto lo spirito della saga, con una profondità incredibile nelle meccaniche ma comunque adatto anche a chi si avvicina a Disgaea per la prima volta grazie a un corposo tutorial che ci viene imboccato a rate durante le prime fasi della storia. Non c’è altro da dire: chi ha una PS4 e ama i JRPG non può lasciarsi sfuggire questo titolo, bisognerebbe solo vergognarsi nel caso sia il primo Disgaea a cui ci si appropinqua.[/signoff]