Disgaea 1 Complete – Recensione

Inutile girarci attorno: stiamo attraversando un periodo videoludico abbastanza particolare, dove ogni tre per due viene annunciata l’ennesima remastered di vecchie glorie (o presunte tali) del passato, vuoi per permettere ai più giovani di approcciarsi a titoli che mai avrebbero pensato di giocare, vuoi per una presunta mancanza di idee, o vuoi per far leva sull’immancabile fattore nostalgia.

Disgaea 1 Complete rientra perfettamente in questa categoria, dato che parliamo di una versione rimasterizzata e corretta di quel Disgaea: Hour of Darkness uscito a Maggio del 2003 su PlayStation 2. Un titolo che ha subito fatto parlare di sé, non solo per la sua qualità, con un gameplay in stile Final Fantasy Tactics e una grafica simpatica, ma anche per la trama decisamente ben scritta, condita da uno humor a tratti davvero geniale. Lette queste prime righe potreste quindi pensare che non valga neanche la pena di proseguire con la lettura, dato che Disgaea 1 Complete non aggiunge granché all’originale, ma vi possiamo assicurare che sotto sotto il titolo nasconde qualche piccola chicca che, se amate il genere (ma anche se non ve lo filate di striscio), potrebbe farvi ricredere.

Senza perderci troppo in chiacchiere, andiamo quindi a vedere cosa ci aspetta nel corso dell’avventure del nostro lord demoniaco Laharl.

Sono io il vero Re!

Il gioco ci porta nel Regno di Netherworld, narrandoci come la morte dell’Overlord del suddetto scateni l’inizio di una lotta al potere senza precedenti. A distanza di circa due anni da quegli eventi, il principe Laharl viene risvegliato da Etna, vassallo del Re, comunicandogli l’accaduto e il fatto che nel corso di questi anni non sia mai riuscita a svegliarlo in alcun modo. A questo punto, Laharl decide che è venuto il momento di reclamare il trono che gli spetta di diritto, e per farlo dovrà far capire al popolo di Netherworld di che pasta è fatto un vero demone!

L’incipit ci permette, come in ogni buon gioco che si rispetti, di andare a delineare quella che sarà la trama, ma non solo. Durante questa prima fase narrata ciò che in primis salta all’occhio è l’umorismo geniale del quale Disgaea 1 Complete è intriso. Chiaro, chi è avvezzo alla serie non noterà niente di nuovo, ma data la natura stessa di questa edizione pensiamo sia giusto rivolgerci principalmente a chi si affaccia all’universo di Disgaea per la prima volta. Questo umorismo sarà presente durante l’intero scorrere dell’avventura, alternato sì a momenti più seri e pesanti, ma sbucando sempre nel momento giusto; nelle circa quaranta ore impiegate a completare la storia principale, non ci è mai sembrato fuori luogo o troppo invadente.

Bisogna avere cura del proprio esercito

Ovviamente la parte umoristica di Disgaea 1 Complete non è l’unica a spiccare e dato che parliamo di un RPG tattico le cose da dire non sono poche. Partendo dal principio, si tratta semplicemente di uno strategico a scacchiera con una forte componente ruolistica. Avremo modo di reclutare diversi personaggi, divisi per razza e classe, da aggiungere alla nostra squadra; ognuno di essi partirà dal livello 1 e sarà nostra cura farlo crescere in base alle nostre esigenze. Combattenti, maghi, draghi, zombi, demoni e chi più ne ha più ne metta, la scelta è davvero davvero vasta, con un nuovi personaggi che andranno ad aggiungersi alla disponibilità pian piano che proseguiremo. Aggiungiamo che sempre per ognuno di loro si avranno a disposizione cinque slot per equipaggiare armi e accessori e il gioco è fatto. Inoltre, potremo scegliere “come” evocare i nuovi alleati. Ogni evocazione ha un costo, espresso in mana, variabile in base alle statistiche base con il quale verrà reclutato il nuovo alleato: più decidiamo di spendere, più potremmo disporre di un alleato potente. Non sottovalutate le diverse opzioni, più in là nel gioco la gestione delle vostre risorse diverrà sempre più importante.

Durante gli scontri, fulcro del gameplay di Disgaea 1 Complete, sarà nostra cura decidere quanti e quali dei personaggi disponibili evocare, in base a molteplici fattori, come il range d’attacco, le varie debolezze o più semplicemente il livello. Anche qui la scelta risulta più importante di quello che si può pensare, dato che nell’eventualità che un vostro alleato venga sconfitto in battaglia non avrete più modo di richiamarlo. Non solo, se avete speso tutti i punti disponibili, non potrete nemmeno evocarne uno nuovo, costringendovi a combattere con un personaggio in meno.

Questo status rimarrà anche una volta completata la battaglia, così come i danni ricevuti: questo significa che danni e morti non verranno ripristinati, ma dovrete ogni volta tornare alla lobby e parlare con l’apposito npc, che quindi curerà i vostri personaggi sotto lauto compenso. Una scelta abbastanza particolare, che diverse volte ci ha portato a perdere alcune battaglie per la dimenticanza di portare a curare il nostro party. Niente di così grave dopotutto, ma avremmo preferito che il gioco stesso ci avvisasse del fatto che qualcuno dei nostri personaggi non avesse gli HP al massimo, considerando poi che non è possibile uscire da una battaglia iniziata se non tornando al menù principale. E se non avete salvato la situazione potrebbe risultare alquanto spiacevole.

Una scacchiera non per tutti

Gli scontri però sanno regalare un sacco di soddisfazioni, a partire dai primissimi stage. Mappe ben congegnate, tutte diverse sia per aspetto che per particolarità, che vanno prima di tutto studiate. In ogni occasione potremo muoverci liberamente come spettatore per tutta la mappa, verificare la posizione di nemici e alleati, conoscere il loro range di movimento, verificare quale zona sia “buffabile” o meno. Ogni personaggio avrà modo di eseguire diverse azioni all’interno della scacchiera: muoversi, attaccare, eseguire una mossa speciale, difendersi etc. Le mosse speciali sono la scelta più interessante, dato che sono differenti per ogni alleato. Si tratta sostanzialmente di attacchi più potenti che richiedono un certo quantitativo di SP, e che una volta eseguiti portano ad un’animazione che ci ha lasciato piacevolmente sorpresi per la cura mostrata nella realizzazione.

A conti fatti, prima di passare a menare le mani, Disgaea 1 Complete richiede un certo studio del terreno, onde evitare vedersi sconfitti in pochi turni. Aggiungiamoci poi che la difficoltà segue una curva abbastanza ripida, e avrete lo strategico perfetto… o quasi. Perché se da un lato tattiche e situazioni difficili possono ingolosire i più temerari, dall’altro molti novizi potranno non trovare queste meccaniche facilmente accessibili, anzi, i meno avvezzi non faranno molta a fatica a decidere di mollare il titolo dopo solo qualche ora (o addirittura meno). Non è propriamente un difetto, dato che la difficoltà è parte fondamentale dell genere, ma una maggiore accessibilità avrebbe potuto far avvicinare al brand un numero di giocatori più elevato.

Vera aggiunta in Disgaea 1 Complete è sicuramente la Etna Mode, già presente in Disgaea: Afternoon of Darkness, versione PSP di questo primo capitolo. Come suggerisce il nome, la Etna Mode ci permette di vestire i panni di Etna come protagonista, dopo aver per sbaglio ucciso Laharl (durante la sequenza iniziale visibile nella modalità normale). A questo punto si viene a creare un vero e proprio universo alternativo ben strutturato, che va ad ampliare la già ottima longevità.

Longevità aumentata ulteriormente grazie anche ai diversi finali. In base ad alcune scelte prese nel corso dell’avventura, potremo assistere a diversi finali, dal classico “True Ending”, al “Good Ending” e al più temuto “Bad Ending”. A voi la sorpresa di andare a scoprire quale sorte vi toccherà.

Disgaea 1 Complete è un ottimo prodotto, un enhanced port ben realizzato nonostante le poche novità. La grafica è stata curata e adattata perfettamente alle console di questa generazione, così come le animazioni e tutto il comparto tecnico. E, ciliegina sulla torta, così come fu per Disgaea 5 Complete, la versione per Switch aggiunge quel tocco in più grazie alla portabilità. Se siete amanti delle trame ben scritte, delle scenette comiche, degli strategici e dei JRPG, non fatevi sfuggire questa occasione.