DiRT 4 – Recensione

Nel mondo videoludico è sempre difficile accontentare tutti. C’è chi vorrebbe che i giochi siano più realistici e chi più facili e spensierati. Nell’ambito dei giochi di guida le due correnti di pensiero sono suddivise in giocatori che vogliono un gameplay arcade e spartano e i piloti fatti e finiti, che vogliono simulatori tecnici e precisi.

Come si possono accontentare tutti i giocatori?

Codemasters dal canto suo aveva provato ad assecondare le due anime del pubblico realizzando DiRT 3 e DiRT Showdown per i primi e il più preciso e complesso DiRT Rally per i secondi. Due titoli diametralmente diversi, apprezzati entrambi ma che comunque non riuscivano a raggiungere perfettamente il mondo opposto.

Ecco che la soluzione definitiva è giunta a noi; un gioco di rally in grado di accomodare i gusti dei puristi della guida e degli amanti dello stile arcade: benvenuti in DiRT 4.

Dopo una breve introduzione video, veniamo lanciati subito in una gara di prova, necessaria per stabilire il livello di difficoltà e assistenza adatti alle nostre abilità. Un circuito molto semplice, da percorrere con una Ford Fiesta S2 darà modo al giocatore di provare la modalità assistita e quella riservata ai piloti esperti.

Proprio da questi due livelli di difficoltà principali si inizia a scorgere la doppia anima del titolo: se nella modalità più semplice qualunque giocatore sarà in grado di impugnare il volante o il joypad e lanciarsi nelle gare più selvagge, in quella avanzata ci si troverà in totale assenza di aiuti o agevolazioni, richiedendo la massima precisione al pilota.

Se siete indecisi non preoccupatevi: questo settaggio sarà modificabile dal menu di gioco, insieme alla enorme lista di aiuti alla guida selezionabili dall’utente stesso. Nessuno di questi sarà invasivo e agiranno in modo quasi impercettibile, senza prendere il posto del giocatore alla guida.

Una volta presa questa scelta si potrà passare alla competente e ben realizzata DiRT Academy, nella quale sono racchiusi numerosi tutorial e corsi di guida. Ognuno di essi sarà composto da una dimostrazione pratica sotto forma di video con indicatori relativi al comportamento della macchina e spiegazioni verbali. Dopodiché il giocatore è invitato a provare tali tecniche per imparare a padroneggiarle.

I piloti più esperti tra voi inizieranno a pensare al classico noioso tutorial introduttivo, ma ammettiamo che avanzando nelle lezioni si raggiungeranno argomenti molto approfonditi.

Da qui ci si lancia alla modalità carriera, suddivisa nelle modalità Rally, Land Rush, Rally Cross e Historic Rally. Ognuna di esse avrà un parco auto dedicato, composto inizialmente dalle sole vetture di proprietà team e in seguito anche da quelle acquistabili dal giocatore. La varietà delle quattro modalità è ben espressa, dimostrando che quanto imparato con DiRT Rally è stato sapientemente mantenuto e coltivato.

Prima di iniziare ogni gara, sarà presentata al pilota la situazione dettagliata del tracciato, permettendo a esso di adattare la propria vettura alle diverse condizione meteorologica. Insomma, il cuore pulsante della modalità carriera è la pura simulazione.

Avanzando tra i vari eventi si guadagneranno punti reputazione, aumentando così il proprio grado e sbloccando nuovi veicoli, eventi, modalità e sponsor.

Se però la modalità carriera è considerabile il fratello maggiore serio e incentrato sui tecnicismi, la modalità “Asso del volante” è il fratellino minore folle e scatenato che pensa solo a divertirsi. Questa modalità rappresenta tutto quel che i comparti arcade di DiRT 3 e DiRT Showdown hanno portato alla serie: da prove a tempo a distruzione di blocchi, da gare con buggy a corse speciali del gruppo B, il divertimento puro è assicurato.

Divertimento garantito dalle potenti macchine a disposizione, che garantiranno potenza e controllo adatti alle acrobazie più sfrenate.

A tal proposito, abbiamo apprezzato molto la notevole varietà di veicoli, garantita dagli oltre 50 modelli differenti; da Subaru WRX STI NR4 a Delta HF Integrale del Gruppo B, il giocatore avrà l’imbarazzo della scelta. Ogni auto avrà un livello di dettaglio grafico incredibile e le caratteristiche tecniche saranno particolarmente evidenti.

Allo stesso modo l’ottima quantità di tracciati, dislocati in Australia, Spagna, Michigan, Svezia e Galles e aventi ognuna diverse caratteristiche climatiche e territoriali donano al titolo uno spessore notevole. La loro cura dimostra l’esperienza del developer nel settore, restituendo allo spettatore un’esperienza immersiva e appagante.

La vera chicca però di DiRT 4 è sicuramente la creazione procedurale dei tracciati. Una volta scelta una location, il giocatore avrà la possibilità di creare dei circuiti impostandone lunghezza, “difficoltà”, condizioni meteorologiche (nebbia a banchi, foschia e clima secco per citarne alcuni), fase del giorno e percorso invertito. Due i vantaggi principali di questa innovazione tecnologica: il primo e forse più ovvio è quello di aumentare la longevità del gioco, dato che per ogni coppia di lunghezza e difficoltà selezionati si potranno generare infiniti tracciati diversi con un singolo click.

Il secondo è invece relativo alla sopracitata “difficoltà”; non si tratta di aggiungere curve a iosa per rendere complesso un circuito, ma anzi ogni elemento fisico del tracciato viene aggiunto dal sistema in modo perfetto, restituendo la sensazione di “ufficialità” anche a questi circuiti. Senza contare che tale generazione casuale rende fuori discussione la memorizzazione del tracciato, obbligando il giocatore a prestare molta più attenzione alle indicazioni chiare e ben esplicative del navigatore.

Il limite di questo sistema è però il comparto visivo: avere una varietà così ampia di variabili porta a un’inevitabile limitatezza dell’ambientazione, che risulta ogni tanto povera di elementi naturali. Risulta però ben realizzato il posizionamento di abitazioni, spettatori e delimitazioni del tracciato.

Passando a performance e comparto tecnico, la nostra prova su Playstation 4 non ha mostrato alcun rallentamento anche nelle condizioni più estreme. Il risultato è un titolo graficamente appagante e dettagliato, piacevole da giocare grazie a un’ottima fluidità e stabilità di framerate.

Quel che abbiamo notato a malincuore è la carenza di cura applicata ad alcuni effetti visivi, come la mancanza della stessa fluidità nei riflessi degli elementi ambientali (alberi ad esempio) sull’auto e alcuni effetti particellari non eccelsi. Questi difetti si notano sin dalle prime gare vista la folta vegetazione e il terreno polveroso, ma non risultano sempre visibili.

Ad accompagnare le nostre prove abbiamo trovato un comparto audio degno di nota: l’ottima scelta di canzoni per la colonna sonora lasciano il posto al rombo dei motori, dettagliati e ben realizzati. A furia di giocare, ci siamo trovati a distinguere le diverse auto dal suono emesso.

Certo, il loop nel menu principale alla lunga potrebbe risultare monotono, ma è difficile restare alla schermata iniziale e non lanciarsi in qualche corsa sfrenata.

DiRT 4 è il titolo che ogni giocatore di rally aspettava, indipendentemente dal suo titolo precedente preferito (sia esso DiRT 3 o DiRT Rally). Riesce a esprimere alla perfezione le due anime che rappresenta, dando al giocatore il pieno controllo di quel che può fare. Codemasters è riuscita a creare un titolo in grado di adattarsi a ogni pilota, offrendo ogni tipo di modalità di gioco esistente a oggi con una cura tecnica eccelsa. Un gioiello per gli amanti del rally sotto ogni sua forma, nonché la rappresentazione di un prodotto certificato FIA WORLD RALLY CROSS CHAMPIONSHIP.
DiRT 4 è disponibile per Playstation 4, Xbox One e PC.