Dimmi Chi Sei! – Recensione
Ne hanno infrante di barriere i videogiochi. Prendiamo ad esempio la tecnologia VR: attraverso degli appositi dispositivi (HTC Vive, Oculus Rift e PlayStation VR) è possibile superare la distanza dettata dallo schermo o dal monitor, portando il giocatore a essere protagonista in prima persona all’interno di un gioco. Ma gli esperimenti interessanti non finiscono certo qui. Tra le ultime novità che coinvolgono l’universo PlayStation 4, citiamo il programma intrapreso da Sony col nome di PlayLink.
Un’iniziativa presentata durante E3 2017, che ha lo scopo di portare a un livello superiore i party games su console, evitando l’uso del tradizionale joystick, in quanto sostituito da dispositivi mobile, come smartphone e tablet.
Tra i primi i giochi in arrivo appartenenti alla serie PlayLink troviamo Dimmi Chi Sei!, disponibile su PlayStation Store o in versione retail al prezzo di 20 euro circa; al contrario, sarà gratis per gli abbonati al PlayStation Plus.
Si tratta di una mossa intelligente volta a favorire l’approdo nel mercato di un titolo a cui il classico pubblico di Sony non è abituato. È facile accostare i party games alla figura del casual gamer, e in effetti Dimmi Chi Sei! è un’esperimento che non si rivolge ai videogiocatori hardcore, ma a coloro che vogliono utilizzare la console per vivere un’esperienza leggera, alla portata di tutti e soprattutto in compagnia di amici e familiari.
Per il corretto funzionamento, Dimmi Chi Sei! richiede il download dell’omonima app, disponibile sia per Android che per iOS negli appositi Store. Non appena avrete scaricato l’applicazione, basterà avviare il gioco, collegare il proprio smartphone o tablet alla connessione WiFi a cui è connessa la PlayStation 4, e sarà possibile creare il profilo da giocatore tramite la scelta di una carta, di un selfie simpatico e del nome.
Dopo che tutti i giocatori presenti avranno effettuato questi primi passi, spiegati in maniera semplice e immediata tramite info sull’app, sarà possibile avviare la partita. Essa consiste in una serie di quesiti e minigiochi che metteranno alla prova il livello di amicizia o conoscenza tra i vari partecipanti: verranno poste delle domande – del tipo “Chi sarebbe il più irritabilmente vivace al mattino?” – che coinvolgeranno i presenti. Ognuno di loro dovrà selezionare segretamente l’avatar di un partecipante specifico, qualora ritenesse sia quello più “irritabilmente vivace”. Una volta che i giocatori avranno fornito la propria risposta, chi avrà selezionato l’amico più quotato al termine della domanda, prenderà dei punti, i quali potranno essere raddoppiati se viene utilizzato uno dei jolly a disposizione.
Oltre alle domande saranno presenti alcuni giochini curiosi, come fotografare uno dei partecipanti, e disegnarvi sopra – attraverso un comodo editor compreso nell’app – dei particolari richiesti. Ad esempio, “Disegna Lorena come se stesse andando al ballo scolastico di fine anno”, e l’amico che farà il disegno più bello o simpatico, secondo la maggioranza, vincerà i punti messi in palio. Alla fine dei vari round, chi avrà ottenuto il punteggio più alto sarà il campione della partita.
Dimmi Chi Sei! è un gioco che richiede dai tre a un massimo di sei giocatori per essere goduto appieno. In realtà è possibile anche giocare in due, sempre attraverso la formula delle domande e del disegno. Nel primo caso, però, vi saranno due risposte disponibili e il punteggio combinato. È chiaro che in due il gioco perde di longevità e godibilità, per cui, nel caso della mancanza di partecipanti, sarà possibile giocare online. Tuttavia ciò che rende Dimmi Chi Sei! divertente è il confronto con i propri amici e familiari, il quale, grazie al grado di sintonia e confidenza, può generare risate e piacevoli momenti. Limitare dunque l’esperienza alla modalità online con sconosciuti o a due giocatori fa perdere parecchio al titolo.
Dato che poc’anzi è stata citata la longevità, le partite in Dimmi Chi Sei! sono scorrevoli e varie, favorite anche dall’elevata presenza di domande (sono più di 1000). Se questo non dovesse bastare, sappiate che c’è la possibilità di creare i propri quesiti, innalzando il livello di intimità o, perché no, di sfacciataggine dei partecipanti. Tutto questo discorso vale per le prime sessioni, perché alla lunga il gioco potrebbe stufare, specie se giocato con le stesse persone.
Quando prima dicevamo che Dimmi Chi Sei! si rivolge a un pubblico vasto, senza alcuna distinzione, è perché ha delle meccaniche immediate, fruibili da tutti (chi non usa uno smartphone al giorno d’oggi?) ma non solo. Il prodotto si rivela piacevole anche ai non addetti ai lavori (i casual gamer) grazie a uno stile giovanile, colorato e stiloso. I coretti onirici ma ritmati degli inglesissimi Temples, la voce tutorial chiara e semplice, l’interfaccia grafica, l’app stessa: ogni elemento, da quello visivo a quello musicale, gioca a favore dell’immersione e della spensieratezza.
È proprio il caso di dirlo: Dimmi Chi Sei! è un gioco per tutti. Riesce a prendere le meccaniche e lo stile dei tradizionali giochi da tavolo e li traspone in chiave videoludica. Un’esperimento riuscito, perché permette di passare momenti di piacevole compagnia con gli amici di una vita o i parenti più stretti. Non vi è alcuna restrizione, perché giocare è semplice: basta uno smartphone e la voglia di spassarsela con le persone a noi più vicine. Quando infatti il livello di confidenza tra i partecipanti è elevato le risate sono assicurate. Al contrario, nonostante la possibilità di giocare online o anche in due giocatori, il titolo perde gran parte del suo potenziale. Dimmi Chi Sei! non sarà il super gioco che rivoluzionerà le meccaniche videoludiche, ma rimane comunque un’iniziativa interessante, capace di dare nuova linfa ai party games su PlayStation 4, e soprattutto è in grado di attrarre qualsiasi persona (non solo giocatore) pronta a passare qualche ora tra le risate calorose degli amici.
Pro
- Adatto a tutti
- Stile accattivante
- Oltre 1000 domande con cui testare il grado di amicizia tra i partecipanti
- Risate assicurate..
Contro
- ... ma quando si gioca tra persone strette
- Le partite online non hanno la stessa enfasi
- Idem giocare in due
- Alla lunga potrebbe stancare