Devil’s Third
Tomonobu Itagaki è un uomo il cui nome è simbolo, ormai, di parte importante dell’universo videoludico. Qualcuno lo adora, altri non lo hanno sentito nemmeno mai nominare, tuttavia tutti quanti conoscono, in un modo o nell’altro, i suoi lavori più importanti come Dead or Alive o Ninja Gaiden. Uscito da Tecmo, Itagaki ha formato un suo studio assieme ad altri membri del Team Ninja, chiamandosi Valhalla Game Studios. Tale gruppo ha presentato all’E3 del 2010 Devil’s Third, titolo ibrido tra action e sparatutto destinato a Playstation 3 e Xbox 360. Nonostante ciò, dopo un lungo periodo di silenzio, è stato rivelato che Devil’s Third sarebbe uscito nel 2015 in esclusiva Wii U.
Sono coatto, non serve altro.
La storia di Devil’s Third inizia con la notizia di una minaccia incredibile che grava sulla Terra. Difatti, praticamente tutti i satelliti artificiali nello spazio sono esplosi generando detriti che hanno generato la distruzione di tutti i satelliti civili e militari a essi vicini. A causa di ciò e di quello che ne consegue, il mondo è entrato in uno stato confusionario, pieno di guerre per lo stravolgimento degli equilibri di potere.
A quanto pare solo una persona può essere in grado di ribaltare le sorti degli scontri, un pericolosissimo uomo spedito in prigione con una condanna a oltre ottocento anni di reclusione. Questo russo di nome Ivan, poverino, viveva scomodissimo in una cella grande quanto un appartamento di lusso, con batteria da suonare, tv, e qualunque comodità desiderasse. Fortunatamente per lui è stato liberato da quella tortura per essere spedito in guerra.
Ivan viene quindi reclutato in un team militare pronto a risolvere le questioni problematiche scatenatasi sulla Terra, tuttavia tra i suoi nemici troverà suo malgrado alcune sue vecchie conoscenze. Dai membri del suo team terroristico prima di venire arrestato al proprio maestro d’armi, Ivan sarà costretto ad affrontare insidie inaspettate, forte però dei suoi tatuaggi sparsi su tutto il corpo che generano un potere misterioso. Da cosa deriva questo strano potere, e cosa si nasconde nel passato di Ivan?
Tatuaggi e massacri
Il gameplay di Devil’s Third è piuttosto particolare, un ibrido tra un action e uno sparatutto. Con una visuale alle spalle di Ivan, controlleremo il nostro personaggio liberamente per le ambientazioni tridimensionali, portando con noi diverse armi da mischia e da fuoco, che potremo cambiare a piacimento trovandole a terra.
Mirare con un’arma a distanza ci porterà a una visuale in prima persona classica degli sparatutto, permettendoci di mirare al meglio contro i nostri avversari e crivellarli di colpi. Già qui notiamo le prime stranezze, come per esempio il fatto che i nemici sopravvivono tranquillamente agli headshot, oppure il fatto che alla morte, spesso e volentieri, i corpi dei soldati avversari si decapitano o smembrano in maniera eclatante, magari però colpiti da un piccolo proiettile mirato a un piede. Questo ultimo aspetto, tuttavia, potremmo anche immaginare sia stato sviluppato appositamente per dare al titolo un’ulteriore enfasi al suo stile da film action alla “Machete“, quindi non ce la sentiamo di additarlo come bug o come pressapochismo da parte degli sviluppatori. Difatti l’atmosfera di questo titolo è molto giocosa e portata a inviare al giocatore un’immagine da serie Z, al punto da buttare ogni situazione sul ridere piuttosto che essere presa sul serio. Tutto ciò viene accentuato quando si va a combattere corpo a corpo, con violenti colpi pieni di fiumi di sangue che scorrono qua e là e con colpi finali diversi per ogni arma, che finiranno quasi sempre per tagliare a metà il corpo dello sventurato che ci è capitato di fronte.
A parte il terrificante potenziale bellico che Ivan possiede con ogni tipo di arma, è anche dotato di strani poteri speciali legati ai suoi tatuaggi, poteri dei quali non ci è dato, all’inizio del gioco, sapere le origini. Fatto sta che picchiando selvaggiamente in melee i nostri nemici riempiremo pian piano una barra, che una volta piena ci permetterà di attivare una modalità che accenderà come fari i tatuaggi sul nostro corpo, donandoci per diversi secondi una potenza ancor più devastante.
Online, tante modalità ma…
Oltre alla modalità single player, dove avremo modo di recuperare anche svariati collectibles, è presente anche un’interessante modalità online. Non appena ci collegheremo al server di Devil’s Third riceveremo un messaggio del governo, che ci dà essenzialmente la stessa missione data a Ivan. In questo caso però potremo creare un nostro avatar personalizzato e giocare nei suoi panni, scegliendo il viso, i capelli, il colore della mimetica, la sua voce, e un nome. Ci verrà poi assegnata la classe di FDRA Trainee, il gradino più basso dell’esercito, nel quale però potremo avanzare di rango mostrando di che pasta siamo fatti.
Immediatamente dopo ci verranno assegnati 30.000 Dollen (la valuta corrente per comprare armi) e 30 Uova d’Oro. State pensando male? Sì, avete indovinato. Le Uova d’Oro sono ciò che viene usato per le microtransazioni, e serviranno per acquistare alcuni tipi di armi molto potenti, costumi (che possono essere acquistati solamente in questa maniera), e Dollen per un quantitativo di 100.000 per ogni uovo speso. Il gioco ci spedirà quindi dritto al negozio, dove potremo acquistare le armi di base con i Dollen che abbiamo (a meno che non decideremo di spendere Uova per ottenere sin dall’inizio armi più avanzate) e dove scopriremo che il nostro Wii U Gamepad fa le veci di una sorta di telefono cellulare per il personaggio, dove potremo controllare le nostre statistiche ma anche i nostri messaggi, che potremo scambiare liberamente sottoforma di e-mail con gli altri giocatori.
A quanto punto si aprirà la modalità della personalizzazione, dove potremo settare alcune pagine di diversi set di armi da selezionare in ogni occasione, e dove potremo comprare con le Uova d’Oro i costumi per il nostro avatar. Diversi contenuti sono bloccati e andranno resi disponibili proseguendo con la storia o accumulando esperienza online, tuttavia lo sbloccarle non ci darà il costume in sè ma la sola possibilità di acquistarlo con i soldi reali.
Dopo tale incredibile delusione, giungiamo alle modalità online: Siege Match e Drill Match. Gli unici che abbiamo potuto esplorare, in termini di menù, sono i Drill Match, dato che è necessario giocare a questi ultimi per sbloccare i Siege ma non era presente nessuno online per poter iniziare una partita. Questo può significare che in Giappone non ci sta giocando nessuno o, come è più probabile che sia, l’online sia bloccato per regione.
In ogni caso i Drill Match presentano ben dieci diversi tipi di scontri, tutti apparentemente molto interessanti: Battle Royal (tutti contro tutti, chi ha più punti alla fine vince), Team Deathmatch (stessa cosa ma in due squadre), Cargo Capture (a squadre, per fare punti bisogna prendere per primi le varie casse che cadono dall’alto, e possono contenere anche armi), Chickens (trovare e prendere le galline nascoste per la mappa, ottenendo punti nel tempo per ogni gallina sotto il proprio controllo e con possibilità di rubare le galline a un avversario uccidendolo), Close Quarters (team deathmatch solo con armi melee), Carnival (in cui dovremo prendere la frutta dai mercanti e lanciarla nei frullatori, se ci si riesce la squadra ottiene punti a seconda del frutto), Guardian (in cui si dovrà conquistare un punto della mappa e mantenerlo per ottenere punti nel tempo), Gladiator (battle royale che parte senza armi, e nella mappa è nascosta una sola arma), Transporter (che sarebbe il classico Cattura la Bandiera con una valigetta), e Ignition (il team attaccante cerca di portare una bomba alla base avversaria, il team attaccante vince se la bomba esplode; il team difensore deve evitare che venga piantata la bomba e se viene piantata deve disinnescarla velocemente, ottenendo la vittoria se riesce a impedire l’esplosione alla fine del tempo limite).
Purtroppo, causa impossibilità di provare l’online oltre questo punto, non sappiamo darvi informazioni sull’effettiva lag, nè sulle restanti modalità e sui clan a cui appartenere.
Grafica ed extra
Il lato tecnico di Devil’s Third non fa certo gridare al miracolo, tuttavia lo sviluppo particolarmente sofferto di questo titolo non ci permette di essere troppo critici. Essendo un gioco sviluppato per console differenti e solamente successivamente determinato un passaggio definitivo, oltretutto da parte di un team di persone molto piccolo ha vissuto in malo modo il turbine di cambiamenti di codice che ha dovuto subìre, non arrivando quindi a mostrare il massimo delle proprie potenzialità. Sia ben chiaro comunque che non è affatto brutto da vedere, semplicemente non mostra i denti come speravamo, evitando di spremere al massimo le capacità di Wii U.
Il comparto audio presenta invece un ottimo doppiaggio inglese e una colonna sonora abbastanza elettrizzante, che mette ben in chiaro in ogni momento ciò che stiamo vivendo con lo scopo di amplificare al massimo le nostre emozioni e il nostro fomento.
La longevità non delude: tutti i livelli nascondono collezionabili da cercare, e se non ci si trovasse soddisfatti dopo il completamento, in varie difficoltà, della modalità storia, è possibile scatenarsi con le modalità online. Unica vera nota dolente è la completa mancanza di una localizzazione italiana: nonostante sia un titolo di un certo calibro difatti, i sottotitoli presenti nei menù e nei dialoghi saranno esclusivamente in lingua inglese.
[signoff icon=”quote-circled”]Devil’s Third è un titolo che, a causa forse di un errato marketing, vede i fan divisi in svariati gruppetti. Alcuni, forti di un hype per questo titolo, attendono la sua uscita con ansia, ma purtroppo ce ne sono altri che temono un gioco di bassissima qualità (pur senza conoscerlo realmente), e altri che nemmeno sanno di cosa si tratti. Possiamo tranquillizzarvi, affermando che come titolo Wii U, Devil’s Third è piuttosto divertente e riesce alla perfezione in ciò che si era prefissato. Con la sua atmosfera a metà tra Machete e Kill Bill non mancherà di divertirvi, se siete in grado di iniziare l’avventura direttamente con uno stato mentale di chi cerca qualcosa di leggero e “cafone” piuttosto che qualcosa di realmente serio. Vogliamo proprio trovare un pesante lato negativo? Il titolo non è localizzato in italiano, ma i testi sono solamente in inglese. Tuttavia ciò non dovrebbe rappresentare un ostacolo enorme per la comprensione della storia anche ai meno avvezzi alle lingue estere, e grazie a una corposa modalità online multiplayer avremo pane per i nostri denti anche superate le missioni con Ivan. Peccato per le microtransazioni che rovinano in gran parte l’esperienza di gioco online, almeno per coloro che speravano di poter personalizzare il proprio personaggio come desiderava. Per noi Devil’s Third non raggiunge l’apice ma è comunque degno di essere acquistato e giocato da ogni fortunato possessore di Nintendo Wii U.[/signoff]