Demon’s Souls – Recensione Demon’s Souls

Fendenti e Fantasmi

Demon’s Souls propone un sistema di combattimento in stile action, costruito su di un ben studiato mix di attacchi, parate, schivate e contrattacchi all’insegna dell’adrenalina e del tempismo. Oltre all’equipaggiamento, sarà cruciale impostare gli shortcuts di oggetti curativi, armi ed incantesimi, relegati alla croce direzionale. Il tempismo costituisce una preziosissima risorsa, parare con i tasti L1 ed L2, attaccare con fendenti base e potenti tramite R1 ed R2, sacrificare lo scudo per impugnare l’arma a due mani con triangolo, schivare con cerchio (se premuto a lungo il personaggio correrà più velocemente per un breve periodo) ed usare gli oggetti con quadrato, saranno tutte azioni da svolgere previo l’uso di buon senso e nelle giuste tempistiche.

Attaccare con un colpo potente mentre si è sul bordo di un baratro, non è mai la mossa più intelligente, così come colpire un nemico mentre si protegge non porterà a nulla e ci lascierà scoperti. Sfruttare i buchi nelle difese avversarie, schivare i colpi di un dragone, che non potremo sicuramente bloccare, e parare quando necessario diventeranno le parole d’ordine. Ad incentivare l’uso ragionato dei movimenti vi è la barra della stamina. Si ricaricherà in modo autonomo e quasi immediato, ma ogni azione, dalle capriole laterali, agli attacchi fisici, alle parate tramite lo scudo, consumeranno parte della barra. Una volta esaurita non potremo svolgere le azioni sopra citate, rimanendo indifesi ed incapaci di contrattaccare, spesso traducibile con "You died!".

Esempio di azione cooperativa, il giocatore a sinistra viene aiutato da un Blue Phantom (destra)

Oltre alla sfida costituita dal variegato bestiario che andremo a sfidare, l’ambiente stesso costituisce una risorsa ed un pericolo. Affrontando principalmente zone poco illuminate, nelle quali la nostra torcia spettrale sarà l’unica fonte di luce o quasi, cadute mortali da corridoi crollati, trappole ed imboscate saranno fin troppo frequenti. Utilizzare lo scatto significa muoversi rapidamente sfuggendo ai nemici, ma i numerosi ponti sospesi e senza barriere ai lati costituiranno un nemico insidioso. Fiammate, frane, ascensori sospesi e porzioni di pavimento mancanti, diverranno una sfida ambientale da non sottovalutare, portando alla morte più di un giocatore, ma saranno anche dei preziosi alleati per chi li saprà sfruttare a dovere. Condurre un nemico sul ciglio di un burrone e farlo cadere o attirarlo in un corridoio troppo stretto perchè il suo enorme martello venga brandito con efficacia, sono solo alcune delle tattiche attuabili per sfruttare l’enviroment.

Ogni porzione dello scenario avrà un proprio boss, spesso creature enormi in grado di riempire lo schermo ed avere la meglio del giocatore con pochi attacchi devastanti. Per riuscire ad avere la meglio su questi colossi, potremo sfruttare una delle tre pietre donateci dalla Maiden in Black, la pietra blu precisamente. Ma facciamo un passo indietro tornando alle numerose morti che ci attendono ed alle forme fisiche che potremo assumere.

Potremo giocare sotto quattro forme differenti, ovvero vivi e vegeti, oppure morti con la possibilità di diventare Blue Phantom e Black Phantom. Da vivi godremo del pieno della barra vitale, potremo convocare altri giocatori spirituali esaminando la pietra blu che depositeranno sul terreno, sfruttandoli per avere la meglio sui boss o nei livelli; ma in forma corporea verremo notati più facilmente dai nemici ed in caso di morte il nostro allineamento si sposterà verso l’oscurità, inoltre potremo essere invasi da un Black Phantom.

 



L’assalto di un Black Phantom

 

Come fantasmi avremo la barra della vita dimezzata, ma verremo notati meno facilmente e causeremo più danni.
Potremo lasciare a terra la pietra blu, venendo evocati per aiutare gli altri giocatori e come menzionato in precedenza, tornando in vita in caso di successo nell’uccisione di un boss. Sfruttando la pietra nera, ci sarà data la possibilità di invadere le partite altrui (con un limite di 10 livelli di differenza), dove i nemici non ci attaccheranno ed il nostro scopo sarà letteralmente quello di stanare ed uccidere l’altro giocatore  per rubargli l’anima. In caso di entrata in un’area nebbiosa, dell’uso del miracolo Banish o della morte dovuta all’ambiente, il Black Phantom perderà un Soul Level ed in ogni caso, vittoria o morte, porterà il suo allineamento verso l’oscurità. Uccidere i demoni maggiori e salvare i personaggi faranno pendere l’ago della bilancia verso la luce, mentre invadere altri mondi, morire quando in stato fisico o ammazzare gli npc per prenderne l’equipaggiamento vi trascineranno verso l’oscurità, potenziando i demoni e rendendoli più aggressivi.

Alcuni passaggi, oggetti e missioni secondarie saranno disponibili solo con determinati allineamenti, costringendo a scegliere fin da subito quale sentiero percorrere per beneficiare di una delle due tendency. Ma volete mettere il divertimento di assassinare un altro giocatore?

Giocare offline sarà come giocare a metà; mentre rimanendo connessi ci verrà aperto un mondo: potremo vedere gli ultimi attimi di vita di un giocatore, visualizzare per qualche istante le forme spirituali dei giocatori nelle vicinanze, lasciare e leggere messaggi scritti tramite un editor predefinito (per esempio un "Beware of***ahead", dove agli asterischi verrà sostituita una parola selezionabile da un elenco, come "the terrible foe" o "the floor"), con suggerimenti o falsi consigli mortali durante i nostri momenti di malvagità, inoltre potremo cooperare con altri tre giocatori e darci al player vs player.

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