Deception IV: The Nightmare Princess
Quando un uomo incontra una figlia del diavolo, la figlia del diavolo lo ucciderà in un incubo sottoponendolo a torture indicibili, sofferenze e umiliazioni senza fine. Questo è ciò che promette Deception IV: The Nightmare Princess, nuovo titolo di Koei Tecmo Games, che approda per la prima volta su PS4 dopo altri cinque titoli precedenti. Disponibile anche per PSVita e PS3, Deception IV: The Nightmare Princess si presenta non come un semplice port o riedizione del precedente Deception IV: Blood Ties, ma porta in questa nuova veste numerosi contenuti inediti, migliorie grafiche e tecniche oltre che la solita generosa dose di violenza gratuita.
Fallo bene e fallo con stile
Per chi non conoscesse la serie Deception, si tratta di una sorta di strategico in tempo reale in cui il nostro obiettivo è quello di sconfiggere tutti i nemici utilizzando una serie di trappole da posizionare in giro per il livello. Più la combo di trappole sarà elaborata, maggiore sarà la sua efficacia (e la nostra soddisfazione).
Questo Deception IV: The Nightmare Princess racconta la storia di Velguirie, una delle figlie del diavolo. La nostra rossa anti-eroina dovrà riuscire a recuperare le sue forze per liberare il padre e al suo fianco dominare finalmente sul mondo, coronando così il sogno di riforgiarlo a suo piacimento. Il percorso per recuperare le energie sarà però lungo: tramite i suoi poteri, Velguirie dovrà infliggere tremendi incubi agli esseri umani in modo da rubare la loro anima e acquisire nuovi poteri, ma a farle concorrenza ci sarà una delle sue sorelle, Laegrinna, anche lei in cerca di abbastanza energia per risvegliare il padre.
Le prime missioni altro non sono che un tutorial, ci verrà spiegato il funzionamento delle trappole, il modo per posizionarle e attivarle. Ci verrà spiegato come, combinando più trappole insieme, otterremo combo sempre più potenti, e maggiore sarà elaborata la combo, maggiori saranno i danni inflitti e i punti che guadagneremo. Una delle novità di Deception IV: The Nightmare Princess è la capacità di Velguirie di sferrare calci, introducendo per la prima volta nella serie un contatto diretto tra protagonista e nemici. I calci serviranno per facilitare il posizionamento del nemico in punti precisi in modo da scatenare le combo come avevamo programmato. Interessante anche l’utilizzo attivo del livello, con statue, colonne e lampadari da utilizzare nelle nostre combo, come anche trappole già presenti e che non conteranno nel numero massimo di trappole che potremo piazzare.
Dopo queste prime missioni tutorial, che seviranno anche a sbloccare le prime trappole da aggiungere al nostro arsenale, inizierà la trama vera e propria. Ci troveremo davanti a un enorme story tree ricco di bivi e scelte da fare (sebbene potremmo anche decidere di fare semplicemente tutte le quest per sbloccare quante più trappole e abilità possibile), per un totale di più di cento nuove quest rispetto al precedente Deception IV: Blood Ties. Oltre alle numerose missioni legate alla trama, avremo a disposizione anche il Deception Studio, cioè un vero e proprio editor nel quale creare nuovi nemici e nuove quest, dando libero sfogo al nostro lato più selvaggio e sadico.
Infine è presente anche una modalità Free Battle nella quale esercitarsi per diventare il trapper definitivo.
È evidente come Deception IV: The Nightmare Princess spinge molto il giocatore a cercare la perfezione in quello che crea. Trovare il punto giusto per la trappola giusta diventa quasi un’ossessione e questo è intensificato dal pesante meccanismo di Trial and Error che necessariamente è congenito a questo tipo di gioco: non solo bisogna completare le quest per andare avanti, ma ogni quest ha diversi obiettivi opzionali per sbloccare nuove trappole o potenziamenti di quelle che abbiamo già. Come se non bastasse alcuni di questi obiettivi non saranno fattibili se non sbloccheremo prima qualcosa in una quest magari anche molto più avanti nella trama. Ecco quindi che ci ritroveremo a fare tantissime volte le stesse missioni ancora e ancora e ancora.
Ricerca della perfezione
Se è vero che per il giocatore questo titolo è una continua ricerca del modo migliore di fare le cose, così sarebbe dovuto essere anche per gli sviluppatori in fase di creazione. Purtroppo però Deception IV: The Nightmare Princess ha diversi problemi proprio dove più “fa male”: il gameplay. Piazzare trappole e attivarle richiede una buona dose di precisione, velocità e tempismo. Capita però che i comandi non sempre rispondano con reattività alle nostre richieste, compromettendo così il successo di una combo e la nostra esperienza di gioco, rasentando la frustrazione. Non giova a questa problematica il dover rifare mille volte le missioni per cercare il setup migliore, né rifare per un motivo o un altro una delle missioni più odiate.
Oltre a controlli non proprio perfetti, a creare altri problemi ci pensa la telecamera: saremo noi a doverla muovere, e sopratutto all’inizio questo ci potrà distrarre facendoci perdere il tempismo per attivare una trappola, con conseguente retry e crescente frustrazione. Esiste la possibiltà di lockare il bersaglio (beneficiando di spettacolari telecamere ad hoc durante le combo) ma per farlo bisogna tenere premuti due tasti dorsali e alla lunga stanca.
C’è poco da dire su grafica e sonoro. Entrambi senza infamia e senza lode, sono esattamente quello che ci si aspetterebbe da un titolo come questo. Accettabili anche se datati i modelli poligonali dei personaggi, evidentemente e logicamente più curati quelli dei protagonisti rispetto ai nemici, mentre lasciano un po’ a desiderare le texture digli ambienti e degli scenari.
Anche il comparto audio non sarà ricordato negli annali della musica videoludica, ma fa il suo lavoro senza essere invasivo o fastidioso in alcun modo.
[signoff icon=”quote-circled”]Arrivato al sesto capitolo, Deception IV: The Nightmare Princess finalmente sbarca su next gen, portando qualche novità, tanti contenuti, ma nel contempo non raggiunge quei livelli di eccellenza che si aspetterebbero da una serie che dovrebbe ormai essere matura. Resta comunque un gioco godibile per passare il tempo, magari per ridere un po’ con gli amici o magari mentre aspettiamo la fine del download di una patch di qualche altro gioco, tuttavia qualcosa di più ce la saremmo aspettata.[/signoff]