Dead Synchronicity: Tomorrow Comes Today
Ad appena due mesi di distanza dall’anteprima, Dead Synchronicity: Tomorrow Comes Today, l’opera prima dei Fictiorama Studios, giovane developer composto dai tre fratelli spagnoli Olivàn, è pronta per essere giocata su Steam ed è giunto, finalmente, il momento di tirare le somme su questa avventura grafica molto interessante sia dal lato artistico che tecnico. Dopo una positiva campagna Kickstarter e il successivo passaggio per Steam Greenlight, è arrivata la distribuzione da parte di Daedalic Entertainment che ha dato una localizzazione multilingua (inglese, francese, spagnolo, italiano, tedesco e russo) e doppiaggio (inglese e tedesco) al titolo. Nelle righe che seguono capiremo se le buone impressioni ricevute in fase beta, riassunte nella preview, saranno confermate.
Formattati e Dissolti
Dead Sychronicity: Tomorrow Comes Today ha un incipit che ammicca molto al genere distopico fantascientifico e horror con un protagonista che si risveglia in una realtà spettro lontano di quello che era il suo mondo. Michael, nome del nostro personaggio, al suo risveglio scopre che la società a cui era abituato non esiste più, soppiantata da una dittatura militare volta a “salvaguardare” i resti dell’umanità da una misteriosa epidemia, i cui infetti vengono chiamati “dissolti”, e da coloro che li proteggono andando contro le severi leggi.
L’apocalisse nel gioco Fictiorama Studios prende il nome di “Grande Onda” ed è uno squarcio apparso nel cielo da cui si propagano devastanti scosse che distruggono vetri, edifici e quant’altro. Non un bello scenario quello in cui il protagonista, un formattato senza memoria, andrà a ricercare i suoi ricordi e ad aiutare il suo salvatore, Rod Atkinson, alle prese con un dramma non da poco: il suo unico figlio, Colin, è un dissolto. L’obiettivo di Michael, all’interno di un campo sfollati che ha più l’aspetto di un ghetto, inizialmente sarà dunque quello, da un lato, di trovare una fantomatica cura per questa misteriosa malattia, onde evitare che il piccolo Colin faccia la fine di tutti gli altri malati strappati dalle loro famiglie e portati chissà dove; dall’altro dovrà riuscire a recuperare quei ricordi che sembrano tormentarlo sotto forma di visioni oniriche. Ma Dead Synchronicity non dispiega la sua storia in questi due soli filoni: grazie a sottotrame sottili e personaggi ottimamente caratterizzati, che faranno da sfondo alle vicende di Michael, scopriremo un passato disseminato di molti interrogativi che riaffiorerà con la forza di flashback al confine tra ricordi e follia e porterà i nostri passi verso ben altri obiettivi. La trama è dunque il punto di forza del lavoro dei Fictiorama con tematiche nettamente adulte che, nonostante l’ambientazione distopica, sfociano facilmente nel drammatico.
Punta e clicca distorto
Le meccaniche di gioco di Dead Synchronicity sono attaccate alle radici del genere con il classico click per muoversi, l’inventario, i dialoghi a scelte multiple e i punti d’interesse con cui interagire nei vari quadri per raccogliere, esaminare e interagire con oggetti e scenario. L’interfaccia è molto intuitiva e tramite la pressione della barra spaziatrice avremo, inoltre, un aiuto che ci indicherà i punti di interesse nelle varie location e che, strizzando l’occhio al passato, sono rigorosamente bidimensionali e parzialmente dinamiche. La difficoltà del titolo è ben bilanciata con enigmi a volte semplici e, altre volte, maggiormente complessi a causa degli scarsi indizi mai privi di logica.
Queste peculiarità garantiscono al titolo una longevità nella media per un’avventura grafica che, in alternativa, potrebbe essere completata in poche ore. I veterani del genere non troveranno certo grosse difficoltà ma, siamo certi, saranno rapiti dalle vicende che circondano le ricerche di Michael. L’elemento più originale del titolo sono, invece, le distorsioni di breve durata della realtà a cui, fin da subito, assisteremo e che vedranno Michael proiettato in una sorta di scenario parallelo. Apparentemente si attivano quando ci soffermeremo alcuni istanti senza compiere azioni in determinati luoghi e saranno caratterizzate dai commenti del protagonista attonito e stupito per ciò che gli accade intorno. Un senso di angoscia pervade i luoghi in cui muoveremo i nostri passi grazie a una scala cromatica dai colori spenti che andrà ad accentuare il decadimento, lo sporco e la corruzione fisica e mentale che pervadono questa società post-apocalittica.
Punto di sincronia morto
La grafica del titolo, come accennato, è totalmente in due dimensioni ma è caratterizzata da uno stile molto particolare per quanto riguarda le fattezze dei personaggi e, soprattutto, per gli intermezzi animati presenti dopo aver superato alcune azioni chiave. Le animazioni del nostro personaggio non sono eccelse ma sono funzionali e accettabili per il genere mentre sul versante audio il nostro cammino sarà accompagnato da una discreta colonna sonora, non indimenticabile ma comunque gradevole e che sottolineerà, con brani ad hoc, determinate location e personaggi. Proprio i comprimari di Michael sono un altro punto forte del titolo con una serie di co-protagonisti e antagonisti ottimamente caratterizzati che portano avanti dialoghi intelligenti e non banali. Certamente alcune situazioni potranno sembrare cliché ma la bontà della trama fa passare sopra a questa mancanza di originalità. Tornando al comparto audio siamo in presenza, in generale, di buoni effetti sonori mentre il doppiaggio non si mostra sempre all’altezza di tutti i personaggi, a partire dal protagonista di Dead Synchronicity. Resta comunque una componente che accresce il coinvolgimento nel titolo, per quanto manchi la localizzazione audio per l’italiano.
[signoff icon=”quote-circled”]Dead Synchronicity: Tomorrow Comes Today è un’avventura grafica ben riuscita e soddisfacente grazie a una trama interessante che ammicca al genere distopico e di fantascienza risultando comunque abbastanza originale. Un doppiaggio superiore e una longevità maggiore avrebbero giovato al titolo, il cui finale potrebbe non soddisfare pienamente tutti, nonostante l’indubbia qualità artistica e la particolare scelta stilistica compiuta dai Fictiorama Studios.[/signoff]