Dead Rising Triple Bundle Pack – Recensione
Gli zombie sono una cosa seria, soprattutto in America. Vegetariani o cannibali, virali o batterici, il Pentagono è pronto ad ogni evenienza, con truppe militari addestrate e un dettagliatissimo dossier su come comportarsi nel caso di un’epidemia. Stesso dicasi per le famiglie americane, molte delle quali hanno preferito un solido bunker a prova di non morto sotto casa al banale scantinato da riempire con magliette, cappellini e mazze da baseball.
I morti viventi fanno ormai parte dell’immaginario collettivo tanto quanto i ben più antichi e solitari vampiri, forti di una relativa giustificazione scientifica e del fascino brutale che solo uno scenario post-apocalittico riesce a suscitare. La saga di Dead Rising riprende fedelmente lo spirito e il dramma della “classica” apocalisse, ma affianca a eventi crudi e realistici molte situazioni folli e non-sense, arrivando a creare un amalgama di storia e personaggi che non sfigurerebbe in un film cult.
Da Romero con furore
Dead Rising Triple Bundle Pack è stato presentato da Capcom per PC, Playstation 4 e Xbox One per festeggiare il decennale della saga: si tratta di un pacchetto comprensivo di Dead Rising, Dead Rising 2 e Dead Rising 2: Off the Record, più tutti i costumi extra dei vari titoli, una risoluzione di 1080p e un framerate a 60fps. Se da una parte l’upgrade è più che benvenuto, d’altro canto il mantenimento degli asset originali a risoluzione aumentata evidenzia l’anzianità dei giochi (in particolar modo del capostipite, invecchiato piuttosto male) e i modelli poco espressivi ed animati in maniera piuttosto grezza. Un remastered quindi desiderabile, ma pigro, che esalta un po’ troppo i limiti tecnici dei giochi.
Frame Rising
Per fortuna giunge in soccorso il framerate raddoppiato, estremamente stabile soprattutto nei due sequel ed in grado di “rinfrescare” un gameplay rimasto invariato in ogni sua meccanica. Chiunque fosse interessato all’acquisto dovrebbe quindi considerare diversi fattori: Dead Rising Triple Pack offrirà ai fan di vecchia data, che vogliono rivivere le gioie del passato, ciò che si aspettano; i neofiti e curiosi invece dovranno tenere a mente che la storica saga è diventata famosa più per il suo stile, la sua originalità e la sua sobria follia più che per un gameplay rivoluzionario, fluido e scorrevole.
I tre titoli del bundle soffrono e godono, infatti, della “Sindrome da Vecchia Scuola”, con sezioni estremamente punitive ed orientate più ad un avanzamento a base di Trial and Error (molto Trial, e molto Error) che al videogiocatore “moderno” potrebbero apparire fin troppo frustranti e macchinosi se paragonate a quelle dei titoli recenti, in cui il tutorial può durare per oltre la metà della durata complessiva della storia. Non a caso di giochi come Breath of Fire: Dragon Quarter non se ne vedono più molti in giro.
Altro elemento di certo non secondario è il prezzo: il Triple Bundle è disponibile ad un prezzo di lancio di 49,99 Euro, mentre i singoli giochi saranno acquistabili a 19,99 Euro l’uno, cifre non esattamente da poco vista la vecchiaia del primo Dead Rising ed il fatto che, in un mondo diverso e migliore del nostro, Dead Rising 2: Off the Record sarebbe stato venduto come espansione di Dead Rising 2 e non come gioco a sé stante.
All’interno di queste remastered sono presenti e giocabili anche le modalità multiplayer dei vari titoli: da Terror is Reality di Dead Rising 2, in cui viene simulato il torneo in cui il protagonista Chuck Greene partecipa all’inizio del gioco, sino alla co-op e al sandbox di Dead Rising 2: Off the Record. Queste modalità offrono un approccio alternativo alle mappe e allo stile di gioco, allungando notevolmente la longevità dei titoli di cui fanno parte. È quindi un peccato che, almeno per i primi giorni dopo il rilascio dei giochi, il matchmaking sia rimasto praticamente deserto.
Con le dovute premesse, le adeguate aspettative ed una buona cifra da investire nella propria passione videoludica, Dead Rising Triple Pack può riuscire a soddisfare sia i fan di vecchia data che chi vuole approcciarsi al brand per la prima volta, (soprattutto in previsione della prossima uscita di Dead Rising 4), grazie a un contesto scanzonato di un genere che si prende fin troppo sul serio e un gameplay appagante e divertente, pur se con limiti e problemi propri di titoli non più giovanissimi.
Pro
- Un Beat 'em up, ma anche un Time Attack
- Trama, armi e costumi sopra le righe
- Centinaia e centinaia di zombie a schermo
- Estremamente rigiocabile
- Framerate migliorato rispetto ai giochi originali
Contro
- Prezzo elevato
- L'alta definizione spesso esalta i limiti grafici
- Il primo Dead Rising soffre di qualche rallentamento di troppo
- Multiplayer spopolato
- Gameplay "vecchia scuola", a tratti frustrante
Ok che centra poco con gli altri (in quanto non si interseca con gli altri protagonisti), ma che senso ha fare un bundle e non includere il 3?
-BETMARK-