Dead Island 2 SoLa DLC RECENSIONE | Ultimo viaggio a Hell-A
Dead Island 2 SoLa DLC RECENSIONE: Ormai è passato un anno da quando Dead Island 2 è arrivato sul mercato e nonostante il breve ritorno nella Hell-A di Dambuster Studios con il precedente DLC “Haus”, la voglia di tornare a eliminare gli zombie californiani in mille modi diversi è rimasta anche dopo diverso tempo.
Eccomi pronto a farmi strada nel colorato festival “SoLa”, il secondo DLC di Dead Island 2. Il nome di suo è già un gioco di parole che fortunatamente per noi funziona bene sia in lingua originale che in Italiano. Di base, sarebbe un festival così pacchiano e fuori dalle righe che il protagonista esclama “This is So…La”, mentre per noi vale proprio il termine “SoLa”.
L’ironia non è mai mancata nella serie e anche in Dead Island 2 si riesce a percepire quella leggerezza non solo nella scrittura dei dialoghi ma proprio in generale con l’intera produzione.
Un capitolo che è conscio dei propri limiti pur esponendo non pochi pregi dal punto di vista tecnico che hanno stupito all’uscita e colpiscono ancora oggi con questo secondo DLC.
Dead Island 2 SoLa DLC RECENSIONE | Ultimo viaggio a Hell-A
Se ripenso al percorso che ha avuto Dead Island 2 dal suo primo annuncio fino a oggi ancora faccio fatica a crederci.
Pur non essendo un titolo che abbia rivoluzionato i canoni dei videogiochi così come li conosciamo (e onestamente non tutti i videogiochi lo devono fare, anzi), Dambuster Studios si è dimostrato un team capace di prendere la formula originale di quel secondo capitolo pensato all’epoca da Techland e renderlo proprio.
Una vera e propria piccola ma esplosiva bomboniera che regala ottimi scorci a ogni angolo dei tanti quartieri di Hell-A sapientemente strutturati per essere sempre nella loro forma migliore.
Del resto, nessun ciclo giorno notte che possa influenzare i giochi di luce e ombra sapientemente inseriti dal team di sviluppo per rendere talvolta ai limiti del foto realismo alcune porzioni di mappa. Nessun open world vasto da dover gestire, ma tante piccole e medie mappe da esplorare, colme di zombie famelici.
Gli stessi zombie, veri protagonisti del gioco sono realizzati in maniera sublime. Lo smembramento dei corpi in funzione delle armi a disposizione è un tipo di gore che persino per me – che alla vista del sangue svengo – mi ha tenuto con gli occhi incollati allo schermo a ogni partita.
Dunque, tutta questa introduzione è dovuta nei confronti di un gioco che a distanza di un anno è stato forse uno dei titoli più solidi e convincenti dello scorso anno e oggi, chi non lo ha giocato, deve seriamente prendere in considerazione l’idea di volare nella Los Angeles di Dambuster Studios.
Il ritmo dei non morti
Esplorando Hell-A il protagonista si imbatte in una chiamata misteriosa verso il festival SoLa, una grande area dedicata a questo fittizio festival musicale di cui ben presto si conosceranno i retroscena non proprio divertenti. Sembra infatti che il suono, o meglio, il ritmo di una musica abbia trasformato in un colpo solo oltre 30.000 persone allo scoppio dell’infezione a Los Angeles.
Il risultato? L’intero SoLa Festival è ora brulicante di non morti e tra essi vi è una sorta di Nemesis in salsa Dead Island denominato “Lamento”. Un peculiare zombie senziente che inseguirà il protagonista durante tutta l’avventura di questo secondo DLC fino al suo scontro finale.
Una variazione sul tema sicuramente gradita ma che in realtà è risultata scriptata nelle sue apparizioni e dunque si è perso subito l’effetto inseguimento in stile Nemesis, quanto più, la consapevolezza di essere davanti a un nemico diverso dagli altri senza alcuna particolare aggiunta.
Se lato gameplay non vi sono stravolgimenti – fanno il ritorno due armi iconiche del primo capitolo – è sulla trama di gioco che finalmente si hanno delle parziali novità. Chi ha giocato Dead Island 2 lo saprà molto bene, tanti interrogativi sono rimasti dopo il termine della campagna principale e il primo DLC Haus (qui trovi la recensione) ha sfiorato a malapena i fatti del gioco.
Sono rimasto sorpreso nel vedere il ritorno di qualche volto noto durante questo DLC che ha mandato – seppur di poco – avanti la trama principale di Dead Island 2. Purtroppo, senza fare spoiler di alcun tipo, questo secondo DLC sembra più una piccola postilla nella vicenda legata ai motivi dietro l’infezione zombie e dei poteri misteriosi che alcuni individui possono avere (protagonista incluso).
Ho percepito quella volontà di lasciare alcune domande volutamente senza risposta per un eventuale terzo capitolo ma a oggi chi può dare conferma che ci sarà un terzo Dead Island?
Un inferno paradisiaco
Il comparto tecnico di Dead Island 2 si riconferma una piccola gioia per gli occhi. Ho giocato a questo secondo DLC nella versione PC di Dead Island 2 e giocando in risoluzione 2K con tutti i dettagli al massimo è impossibile non rimanere ammaliati dal colpo d’occhio degli scenari di questo SoLa Festival.
Un’ambientazione colorata e sgargiante, tra il verde dei campi, il rosso dei club e il viola delle postazioni per DJ fino a un cambio di tempo che renderà l’intera zona la – letterale – fine del mondo.
L’intero festival è decisamente una delle zone più grandi da poter esplorare dell’intero gioco e fortunatamente la durata di questo DLC supera le sole due missioni del DLC Haus.
In Dead Island 2 SoLa DLC vi saranno ben 9 missioni, di durata variabile con alcune che richiederanno persino di fare un giro in altri quartieri di Los Angeles, difatti, per giocare a questo DLC bisogna terminare la storia principale.
Dead Island 2 SoLa DLC RECENSIONE | In conclusione
Dead Island 2 SoLa DLC è l’occasione perfetta per tornare un’ultima volta nella Hell-A realizzata da Dambuster Studios. Un piacere, sia per il comparto tecnico sia per il gameplay, solido e divertente a ogni scontro con gli innumerevoli zombie presenti nel festival.
Si poteva osare di più, in special modo con la trama che in fin dei conti, come anche in maniera ironica afferma il protagonista: lascia più domande che risposte.
Una gradita esperienza per ritornare ad Hell-A ma si poteva fare molto di più.
Pro
- Il SoLa Festival è una location piacevole da esplorare
- Nuove armi sempre divertenti da usare
- Boss fight diversa dal solito
- Finalmente la trama di gioco va avanti...
Contro
- ...per lasciarci ancor più domande irrisolte
- Nessuna nuova meccanica di gioco