de Blob – Recensione de Blob

La rivoluzione del colore!

Acquistata nel 2004 dalla THQ, famosa casa produttrice di videogiochi a livello mondiale, la Blue Tongue Entertainment aveva finora mantenuto un ruolo assai marginale tra i gruppi di sviluppo del colosso videoludico statunitense. Producendo titoli come Barnyard o targati Nicktoons non aveva mai lasciato a desiderare, ma le possibilità di mostrare tutte le proprie potenzialità rimanevano limitate; così, azzardando qualcosa ma sicura delle proprie capacità, la casa australiana decide finalmente di dedicarsi ad un progetto originale e rivoluzionario, un puzzle/action innovativo e vario, adatto a tutti, semplice e soprattutto molto, molto divertente. Il risultato, per la gioia di Blue Tongue e di tutti gli utenti Wii, è un interessantissimo e coloratissimo de Blob.

Il terribile generale Black

Il colore è tutto per Radya, piccolo pianeta simile alla Terra dove dei piccoli esserini tondi e colorati vivono beati e felici tra mille divertimenti. Gli ambienti variopinti ispirano serenità e armonia e ciascun abitante va d’accordo con tutti. Improvvisamente però un’enorme nuvola nera ricopre il cielo imperiosa e anticipa un futuro buio e grigio: è la nave del generale Black, comandante delle forze armate della I.N.K.T. Corporation, che insieme ai suoi Inky, invade Radya e la conquista brutalmente. Il colore viene totalmente aspirato da piccole e fastidiose macchine chiamate Verni-bot, le quali, anche se schiacciate, si rigenerano automaticamente entro breve. Tutti gli abitanti vengono resi schiavi e prigionieri di tute monocromatiche attraverso le quali producono e si lasciano assorbire inchiostro dagli Inky, che li hanno resi dei Grigiani. Gli incursori INKT e le varie truppe di Inky ormai controllano e sorvegliano ogni angolo di Croma City, città principale di Radya, mentre l’inchiostro e la freddezza del bianco hanno totalmente spazzato via il colore dalla vita del pianeta.
In questa cornice "apocalittica", un eroe fuorilegge decide che è il momento di far ricordare i tempi migliori, e di rispedire la INKT Corporation da dove è venuta. Aiutato da una banda di ribelli, questo eroe, Blob (o anche de Blob in alcune versioni), lotterà contro il generale Black per la salvezza di Radya. Riuscirà a cacciare una volta per tutte il nemico invasore?


Blob senza paura si lancia tra i tetti alla conquista della città


Ridateci il colore!

In ogni dittatura che si rispetti, c’è sempre un gruppo di ribelli rivoluzionari che cerca di ribaltare gli equilibri del potere e ridare la tanto agognata libertà al popolo; ma contro un esercito alieno dalla potenza fin troppo superiore, realizzare questo desiderio diventa ancora più difficile. La situazione è più o meno questa per i Ribelli Cromatici, ovvero Zip, Arty e Bif, capitanati dal saggio Prof, che nonostante gli enormi sforzi non riescono ad avere la meglio sul nemico. Quando però improvvisamente fa la sua comparsa l’esuberante Blob, il popolo Radiano ritrova la speranza di un futuro migliore. Destato dalla sua tranquilla routine quotidiana, isolato dal resto del mondo, ma privato del colore come tutti gli altri, il nostro eroe sembra iniziare la lotta al potere INKT più per rivalsa personale che per senso di giustizia. Ben presto però capirà la malvagità dei piani del generale Black e deciderà di divenire il braccio esecutivo della banda, aiutato di volta in volta dagli altri membri. In ciascun livello l’obiettivo sarà quello di liberare il popolo oppresso e colpire direttamente le strutture chiave dell’occupazione INKT; di volta in volta i ribelli cromatici ci porranno davanti delle sfide di natura diversa a seconda del personaggio e spetterà a noi far superare queste sfide a Blob. Bif, ad esempio, ci chiederà sempre di liberare la strada dalle truppe INKT, Arty ci porterà a colorare i palazzi della città secondo l’ordine richiesto, Zip ci mostrerà percorsi da completare nel tempo disponibile e il Prof ci darà tutte le informazioni necessarie ad abbattere le possenti strutture degli Inky. Per quanto gli obiettivi si presenteranno sempre molto simili ogni volta cambierà la cornice sullo sfondo, come le ambientazioni, i nemici da affrontare, gli ostacoli da superare o il tipo di strutture da conquistare. Andando avanti nei livelli, però, il generale Black ci metterà a sua volta sempre più in difficoltà con nuove armi, nuovi ostacoli o nuovi stratagemmi per bloccare l’avanzata rivoluzionaria e riprendere il controllo totale sulla città. All’inizio avremo tutto il tempo per ambientarci e scoprire il mondo di de Blob, prendere confidenza con i comandi e i meccanismi di gioco e goderci sia i frutti del nostro impegno, sia le virtù di un’estetica colorata, vivace e felicemente accompagnata da musiche sempre allegre. Poi, missione dopo missione, dovremo fronteggiare sfide sempre più importanti per raggiungere obiettivi fondamentali: guidati dal Prof ci faremo strada tra gli ostacoli e i nemici conquistando le periferie della città e spostandoci di volta in volta verso la zona più centrale, punto cardine dell’impero Inky. Nel singolo livello, quando la percentuale di pittura sarà abbastanza alta e i Radiani liberati numerosi, l’atmosfera seguirà i nostri progressi con un trionfare crescente di colori e musica e lo stesso accadrà di livello in livello, con melodie sempre più avvincenti e un ambiente che si mostrerà più colorato sin dall’inizio quando la rivoluzione inizierà a farsi forte. Il popolo sosterrà e seguirà Blob nella sua impresa mentre l’egemonia INKT finirà con il diventare sterile resistenza di fronte agli inarrestabili colpi del nostro eroe. La sfida finale è ad un passo, tutto il popolo crede nei ribelli cromatici, le speranze di Radya risiedono tutte nelle mani di Blob: a voi l’onore di godervi il meritato finale.


A sinistra l’impero Inky del generale Black, a destra Blob e i suoi ribelli cromatici:
una lotta che deciderà il destina di Radya

Rimbalzando sui tetti

Trama, comparto tecnico e "atmosfera di fondo" si presentano tutti a ottimi livelli, adatti al genere del gioco e soprattutto con buone credenziali per divertirsi alla grande. Se si arriva a immaginare poi che questo titolo sfrutta le potenzialità dei controller Wii, allora c’è la speranza di trovarsi di fronte a una piacevolissima sorpresa. E’ anche vero che talvolta proprio la particolarità del sistema di gioco Wii si è rivelata dannosa per i titoli che non hanno saputo usarla adeguatamente, ma i ragazzi di Blue Tongue sono riusciti a scongiurare questa triste eventualità e ci hanno regalato un titolo bello anche da giocare. Nella sua semplicità, la gestione di gioco viene divisa perfettamente tra Nunchuk e Wiimote. Il primo, adibito al controllo dei movimenti con l’analogico, si occupa anche dell’essenziale funzione del mirino (con Z), mentre il controller Wii utilizza pochi tasti (per la gestione di telecamera e bussola) e lascia la mansione principale al sensore di movimento. Tutto il gameplay di de Blob consiste nel far spostare e saltare il protagonista, attaccando quando necessario i nemici (azione che però richiede i medesimi movimenti del salto): oscillando bruscamente il Wiimote (verso il basso o verso l’alto) il nostro eroe salterà in aria e potremo indirizzarlo grazie all’analogico del Nunchuk. Se durante questa azione staremo tenendo sotto mirino un obiettivo (Verni-bot, nemici o salti Z), Blob gli si precipiterà addosso rapidamente, schiacciandolo. Su questi movimenti si basano tutte le azioni principali del gioco, che solo poche altre volte ci richiede qualcosa di diverso (come oscillare i due controller quando si sta trasformando una struttura); tuttavia, questo non si traduce in un gameplay ripetitivo, il quale anzi si presenta piuttosto frenetico soprattutto nei momenti più concitati. La velocità di spostamento (che a volte potrebbe sembrare troppo bassa) si rivela il giusto mezzo tra tempo di esecuzione e precisione del movimento, evitando così di farci andare spesso fuori bersaglio; fastidiosa è invece l’altezza di alcuni tetti o appigli, posti proprio al limite delle possibilità di Blob e dunque talvolta ostici da scalare.
Il vero difetto, quello che pesa visibilmente nel complesso del gioco, è invece l’estenuante lunghezza dei singoli livelli. A dispetto di una durata totale piuttosto bassa (si finisce in circa 10 ore se giocato molto a fondo), ciascuna ambientazione, per essere completata con buona percentuale e una valutazione soddisfacente (oro o argento), richiede oltre tre quarti d’ora, e nella maggior parte dei casi un’ora circa. Giocate singolarmente il fattore non pesa e anzi rappresenta una sfida piacevole da affrontare, ma una dopo l’altra queste missioni si rivelano estenuanti e quasi irritanti soprattutto per l’impossibilità di salvare i progressi parziali e riprendere dallo stesso punto alla successiva accensione della console: dover rinunciare a tre quarti di livello perchè si è obbligati a interrompere il gioco risulta molto, molto fastidioso.
Al di là di questo, però, la ripetitività degli obiettivi da completare in ciascuna ambientazione (colora la città, sconfiggi i nemici, trasforma le strutture) si avverte poco, grazie soprattutto alle piccole, ma significative variazioni che rendono le varie missioni diverse tra loro (nemici più forti, piccole novità nel gameplay, sfide differenti), mentre la cornice totale, formata da musica, grafica, trama e "atmosfera gioiosa", da un ulteriore aiuto a godersi questo titolo divertente e originalissimo al massimo.


Ecco i salvatori di Radya: Zip, Bif, Blob, Arty e il Prof

Il trionfo del colore

Descrivendolo in una parola, di de Blob si potrebbe dire che è "colorato", ma per quello che merita il titolo è necessario spendere qualche parola in più. Senza mai risultati eccessivamente ammirati, la Blue Tongue arriva quasi dal nulla e rilascia un gioco che vale la pena giocare, divertente, vario, pieno di energia, che mostra un unico (ma purtroppo importante) difetto nella poco felice distribuzione delle ore di gioco. Le missioni sono troppo lunghe, ma allo stesso tempo le ore di gioco totale sono troppo poche. La modalità Storia è l’unica degna di nota, mentre quella di "Pittura Libera" (con tutti gli obiettivi già completi) riveste un ruolo praticamente nullo. Le sfide secondarie che accompagnano ciascuna ambientazione (nella Storia) sono abbstanza impegnative e allungano discretamente la longevità, ma si rivelano interessanti solo per la possibilità di sbloccare filmati, album, immagini speciali e altri extra. Per quanto l’atmosfera generale può farlo sembrare indicato solo per un pubblico molto giovane, de Blob sa dimostrarsi un titolo decisamente interessante, spensierato e divertente, adatto a tutti, e forse anche uno dei migliori giochi disponibili per Wii, almeno tra i titoli per così dire "secondari" (all’esterno delle grandi produzioni tradizionali Nintendo). Un gioco carino e colorato che ci riporta alla funzione essenziale del videogame e che la console Wii ricorda più di tutti: semplicemente divertire.

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