Darksiders – Recensione Darksiders

Questo sembra essere un periodo d’oro per gli hack’n’slash alla Devil May Cry. Siamo reduci da Bayonetta e siamo in crescente attesa di Dante’s Inferno e God of War 3, ed ecco che nel mercato videoludico fa capolino, in modo abbastanza timido, Darksiders. Non ha avuto chissà quale pubblicità, nè un hype incontrollato come gli altri giochi, eppure Vigil Games sforna il suo prodotto entrando per la prima volta nel panorama videoludico, senza temere gli avversari. Vediamo se il titolo è all’altezza.

L’Apocalisse è arrivata?

Protagonista della nostra storia è niente meno che il signor Guerra, uno dei quattro Cavalieri dell’Apocalisse. Tutti loro erano sigillati, in attesa di venire risvegliati al momento della fine del mondo, eppure qualcosa è andato storto. Il protagonista è stato liberato dal suo sonno anche se l’Apocalisse non è ancora giunta, e i suoi 3 compagni sono ancora prigionieri dei sigilli. La sua sola presenza nel mondo però, è bastata per inasprire il conflitto, già in bilico, tra angeli e demoni, rompendo così un equilibrio instabile e portando ad una catastrofe sulla Terra, dove il genere umano si ritrova in mezzo ad un combattimento tra le forze infernali e quelle divine. L’Ardente Consiglio, una organizzazione che è incaricata di mantenere l’equilibrio tra le due fazioni, accusa Guerra di essere in combutta con il Distruttore e di aver rotto il patto di alleanza che ancora manteneva un minimo di tregua.

Naturalmente il nostro eroe non ha idea di cosa stia accadendo, e decide così di partire a cercare il vero colpevole per dimostrare la propria innocenza. Il Consiglio lo priva di tutti i suoi poteri, e gli mette alle costole la Sentinella, una spregevole creatura che controlla il Cavaliere a suo piacimento e si assicura della sua buona condotta.

 Mai mettersi contro la Guerra stessa.

Lo stile di gioco, nonostante sia esattamente l’action che già conosciamo bene, presenta alcuni aspetti che rendono il tutto decisamente più interessante e variegato. Ci sono infatti alcune similitudini, se vogliamo mettere così, con la saga di Legend of Zelda. Partendo infatti privi di armi e poteri, andando avanti con la nostra storia acquisiremo nuovi oggetti e abilità, che non solo ci permetteranno di sbaragliare i nemici più facilmente e con più gusto, ma ci daranno anche modo di risolvere particolari enigmi sul campo, costringendoci a fare, appunto come in Zelda o Metroid, tanto backtracking per andare a conquistare nuovi poteri che prima magari non potevamo raggiungere.

C’è poco che non sappiamo di questo genere di giochi e ben poco da spiegare: il sistema di battaglia è molto simile a quello di Devil May Cry, che punta sulle lunghe combo e sulla possibilità di cambiare arma a piacimento tra quelle che abbiamo a disposizione: lo spadone con cui iniziamo la nostra storia, la falce, il boomerang, il guanto di ferro, il rampino e la pistola sono le sei portatrici di distruzione con le quali potremo maciullare chi ci si pone di fronte. Oltre a queste, Guerra ha anche nel suo arsenale quattro poteri magici, che potrà utilizzare con la pressione del grilletto sinistro e del pulsante corrispondente, consumando parte della barra di Ira, riconquistabile poi finendo i nemici con colpi di grazia scenici, alla God of War.

Nonostante nelle prime ore di gioco Darksiders sembri piuttosto macchinoso e con poche possibilità di azione, proseguendo oltre e conquistando nuove armi e poteri ci renderemo invece conto di quanto questo sia sbagliato, e dell’enorme quantitativo di attacchi a disposizione. Il dorsale destro è usato sia per la parata che per la schivata, scelta forse opinabile, mentre il sistema di telecamere ci permetterà anche di bersagliare un nemico alla volta, cosa molto utile nelle epiche battaglie contro i boss.
Proseguendo con il gioco ci renderemo anche conto di come questa avventura non sia la solita corsa alla distruzione totale premendo pulsanti a caso, ma di come si renderà necessario variare di molto il proprio stile di combattimento e la propria strategia a seconda degli avversari che ci ritroveremo di fronte, sempre pieni di attacchi letali. Questo si rende veritiero piuttosto spesso, anche a causa di vari mini-boss random che arrivano alla carica assieme a normali gruppi di nemici, un po’ come accade anche in Diablo.

Le fasi di gioco sono anche spezzate da alcuni interessanti eventi: la possibilità, ed esempio, di trasformarsi nella propria vera forma in situazioni critiche, diventando un gigante invincibile e distruttore. Oppure sessioni in cui cavalcheremo il cavallo Rovina, o altre ancora dove potremo volare in sella ad un Grifone Angelico. Queste parti sono state inserite in modo molto intelligente, di modo da non annoiare con la storia normale e deliziarsi con simpatici minigiochi.

 

In sella a Rovina, siamo pronti a…rovinare chiunque.

Tecnica apocalittica

La storia e il design del gioco sono frutto di Joe Madureira, famosissimo disegnatore che ha collaborato anche con la Marvel e per la creazione di giochi come World of Warcraft. Con quest’ultimo infatti il gioco, graficamente, ha moltissimo in comune, non solo su come son modellati i personaggi, ma anche come colori e ombrature. Nonostante questo però, non riesce a raggiungere minimante i livelli di quest’oggi, facendo forse anche un po’ storcere il naso. Inoltre c’è da una davvero scarsa interazione fisica, e gli ambienti non sono del tutto ottimali: lo stesso Guerra risulta impacciato in molti movimenti, e magari si potrebbe giustificare il tutto notando la sua grandezza fisica, ma resta comunque un lavoro sommario dell’esordiente Vigil Game.

La colonna sonora è ben fatta, con tracce anche epiche e di sicuro impatto nelle battaglie contro i boss. Il gameplay è ben studiato, e nonostante le prime ore possano risultare quasi noiose, quando si raggiungono diversi poteri e armi il tutto diventa incredibilmente più variegato. La vera punta di diamante è la longevità, che raggiunge le oltre 15 ore, senza contare il backtracking per ottenere collezionabili segreti e tutti i potenziamenti possibili.

 

Lo stile grafico si riconoscerebbe tra mille.

In conclusione

Nonostante la presenza di altri colossi del settore, tutti usciti o in procinto di uscire in questo periodo, Darksiders riesce a tenere testa a ognuno di essi grazie a un ottimo sistema di gioco, che mischia insieme diversi generi. Nonostante la grafica non sia esattamente di ultima generazione, il tutto riesce a convincere totalmente, e basterà oltrepassare le prime ore e ottenere i potenziamenti iniziali per poter vedere e provare a piene mani il vero potenziale del titolo.

Guerra è giunto sulla Terra, preparatevi…alla fine del mondo.

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