Cyber Chicken – Recensione
Cosa succederebbe se la ferocia di Terminator si unisse alla comicità dissacrante di Duke Nukem? E se aggiungessimo al calderone un pollo? Dopo una campagna su Steam Greenlight, lo sviluppatore WHOA! Ha cercato di dare una risposta a questo bizzarro quesito dando vita a Cyber Chicken, un particolare 2.5D action platform.
Ambientato in una distopica e futuristica New York, il gioco seguirà le avventure di Cyber Chicken, un pollo robotico addestrato militarmente e impiegato nella difesa della città dal presidente GW in persona (se le iniziali non vi dovessero suonare familiari state tranquilli, lo riconoscerete nelle cutscene).
Il nostro terminator dovrà affrontare orde di nemici (denominati Cyberpunk) ma scoprirà presto che questi attacchi non sono che uno stratagemma per nascondere una più temibile cospirazione: le mega-corporazioni come Big Bucks Coffee e Fake Book, cospirando con il presidente GW, favoriscono l’avanzata di una forza intergalattica ostile.
Come si può notare, Cyber Chicken è un gioco umoristico. L’obbiettivo è quello di “parodizzare” la realtà in cui viviamo, grazie anche a un protagonista che non è altro che una caricatura dei moderni personaggi cinematografici d’azione americani (in particolare, come già detto, Terminator).
Il risultato viene mediamente raggiunto: la ventata di novità e comicità riesce a far sorridere e più si avanza nel gioco, più il tutto diventa accattivante. I riferimenti ad aziende, siti web e personaggi reali sono sottili, senza rotture della quarta parete fuori luogo o esasperate.
Nonostante WHOA! citi spesso il franchise Duke Nukem, propone un umorismo più modesto, evitando di annoiare o esagerare con contenuti eccessivamente scurrili: non si può non citare l’ultimo capitolo della citata serie, che tutti amaramente ricorderanno.
Cyber chicken è un action platform e come tale darà al giocatore la possibilità di esplorare i 13 livelli di cui è composto con una libertà che si può definire mediocre. Il paragone con un gioco del calibro di Metroid risulta però leggermente eccessivo: i livelli sono molto più ridotti e lineari rispetto alla citata controparte Nintendo.
È molto semplice abituarsi ai controlli di gioco e l’HUD risulta immediata e ben leggibile. Quello che però rovina il gameplay è l’intelligenza artificiale degli avversari: benché gli attacchi nemici risultino precisi e ben pianificati, i movimenti che compiono risulteranno poco logici e mal programmati.
Se per esempio tra noi e il nemico ci sarà un ostacolo, come una transenna stradale, (elemento spesso presente nel level design del gioco), il nostro avversario si bloccherà totalmente senza attaccarci né difendersi. In modo analogo, il nemico si “congelerà” se si troverà sul limite di una cassa e noi saremo a terra a fianco a essa.
Inoltre i nemici in diverse occasioni non attaccheranno durante il nostro avvistamento mentre Al contempo, capiterà di essere attaccati da avversari posizionati fuori dal nostro campo visivo.
Cyber Chicken vanta un comparto di power-ups davvero vasto. Il giocatore avrà modo di acquistarne di ogni genere: se ne contano 45 in totale, tra potenziamenti di movimento, attacco e così via. Per fortuna questo aspetto riesce nell’obiettivo di variare notevolmente l’esperienza di gioco, rendendola così più piacevole e diversificata.
Il comparto grafico di Cyber Chicken risulta mediocre: la scelta di un enviroment 2.5D è azzeccata ed enfatizza l’aspetto “tecnologico” e futuristico del gioco, ma luoghi molto bui e design degli avversari non molto studiati danneggiano l’esperienza di gioco, rendendo il titolo graficamente poco apprezzabile.
Gli unici elementi visivi validi sono i piccoli cameo delle società fittizie e le ambientazioni ben realizzate ma, come detto in precedenza, l’utilizzo marcato di una bassa luminosità rende poco godibile il tutto.
Infine il gioco vanta una colonna sonora ben armonizzata con le tematiche del gioco, grazie a 40 tracce originali che variano da uno stile rock a uno più elettronico anni ’80.
Quel che davvero brilla è la scelta dei doppiatori. In particolare il doppiatore del protagonista è un’ottima personificazione vocale di Schwarzenegger (personaggio, come detto all’inizio di questa recensione, a cui è ispirato) e asseconda in modo eccellente il lato parodistico della trama.
Cyber Chicken, primo gioco realizzato da WHOA!, riesce a regalare un sorriso grazie alle sue tematiche e parodie attuali. È un titolo che però non riesce a brillare per comparto tecnico o stilistico, risultando purtroppo un gioco ben pensato ma mediocre nella realizzazione. Si può solo sperare che con il tempo e l’esperienza i futuri ipotetici titoli della casa possano mantenere le idee originali, affiancandole magari a un miglior sviluppo.
Pro
- Comicità ben realizzata
- Ottimo comparto audio
- Giocabilità immediata
Contro
- Ambientazioni troppo scure
- Intelligenza artificiale scadente
- Scelte stilistiche non apprezzabili
- Linearità dei livelli