Code Name S.T.E.A.M.
Il panorama dei giochi di ruolo, almeno su console, negli ultimi anni ha iniziato a sentire la mancanza di veri e propri esponenti di rilievo. Oramai quasi tutti i titoli appartenente al genere, e le saghe più famose si stanno spostando su una componente action, e, a meno che non si considerano alcuni indie su PC, è difficile trovare veri e propri strategici che non siano creati per una piccola nicchia di appassionati. Nintendo decide quindi di fare un passo avanti e dare inizio ad una nuova IP, in maniera abbastanza inaspettata, presentando un gioco che per gli standard della casa di Mario è abbastanza fuori di testa. Code Name S.T.E.A.M. viene così alla luce, pronto a mettere alla prova su 3DS tutti coloro che sono desiderosi di provare le proprie capacità strategiche.
Abraham, vai e ammazza qualche mostro.
Code Name S.T.E.A.M. è ambientato in un universo alternativo in cui, nell’America dell’800, tutto è regolato da marchingegni steampunk e macchine a vapore, comprese le armi. Durante il lancio di una nuova nave volante, la Terra si vede improvvisamente presa di mira da un’invasione aliena. I terribili mostri viola e ben pochi raccomandabili iniziano subito a far piazza pulita dell’umanità, alche il presidente Abraham Lincoln manda all’attacco una squadra speciale creata appositamente per far fronte a questa minaccia. Il nostro protagonista, il capitano Henry Fleming, scende a terra e recupera un fucile, pronto a combattere e a riunirsi con altri impavidi eroi che lo affianchino nella sua missione. Conosceremo quindi John Henry, ma anche altre figure che rompono il limite della storia reale e si catapultano nell’immaginario, tra creature leonine e Tom Sawyer. Riuscirà un team dall’eterogenia che va oltre l’impossibile a salvare il mondo?
Il vapore vale più dell’oro
Alzi la mano chi ha giocato Valkyria Chronicles. Code Name S.T.E.A.M. si rifà, nel suo gameplay, esattamente a questo titolo. Durante ogni stage, che può avere i più svariati obiettivi – dal raggiungere un punto della mappa, allo sterminare tutti i nemici – ci ritroveremo con la visuale alle spalle del personaggio controllato a esplorare, mirare e sparare come se fosse uno sparatutto. Tuttavia l’azione in questo titolo non la fa da padrona, ma sono solo strategia e cervello a determinare vittoria e sconfitta. Il gioco si svolge a turni tra alleati e nemici, durante i quali ogni personaggio avrà a disposizione una certa quantità di vapore utilizzabile per muoversi (entro un determinato raggio, dunque) o attaccare. Consumare vapore significa però restare del tutto indifesi, ed è quindi parte della strategia sapere quando conservarne un po’ a fine turno così da utilizzare, a costo rialzato, degli attacchi preventivi da sferrare in turno di difesa quando un nemico arriva a portata di occhiata. Non si può infatti mai sapere quando arriverà un alieno ad attaccarci: non essendoci una mappa a svelarci le posizioni, potrebbe spuntare chiunque e in qualunque momento da dietro un muro o da dietro alcune casse; tutto ciò non fa altro che rendere ancora più importante un buon posizionamento delle unità, così da sfruttare la visuale e la conformazione del terreno.
Ogni personaggio dispone di un’arma caratteristica e di un attacco speciale che può ribaltare completamente le sorti della missione, quindi la scelta del gruppo in ogni singolo livello è vitale. Tuttavia, nonostante la grafica cerchi di essere molto allegra e portante al cartoon, i nemici e l’intelligenza artificiale non sono intenzionati in alcun modo a considerare tutto questo un semplice gioco. Ci verrà dato filo da torcere in ogni momento, e ben presto ci ritroveremo a fallire le nostre missioni per un semplice sbaglio o errore di calcolo, cosa che porterà il tutto ad un trial and error per niente frustrante, ma che ci darà quella carica da “ancora una volta”. La soddisfazione nel veder trionfare la nostra strategia non ha pari, soprattutto in situazioni dove all’apparenza non abbiamo alcuna speranza di vittoria, e invece un colpo di genio, oppure di coraggio nello sfruttare una piccola situazione, si dimostra ciò che capovolge un destino ormai apparentemente segnato.
Il gioco si dimostra essere impegnativo e anche molto variabile, mettendo l’utente in condizioni spesso molto differenti l’una dall’altra, partendo da un semplice campo di battaglia fino ad arrivare a una guerra all’interno di una biblioteca, dove sfruttare i ripiani alti, o addirittura al pilotare un gigantesco Mech a forma di Abraham Lincoln. La storia è interessante e godibile, ma i personaggi sono così ben caratterizzati da narrare una storia con i loro stessi background. Oltre a ciò, anche gli extra sono ampi così da rendere la longevità appagante e soddisfacente: in ogni stage sono nascosti collezionabili, armi secondarie, ed equipaggiamenti che possono potenziare a dismisura i personaggi (o renderli capaci di azioni diverse dal solito). Oltre a ciò, una modalità online rende possibile all’utente sfidare altri team in tutto il mondo, usando i personaggi sbloccati fino a quel momento nella propria partita, oppure usando i personaggi di Fire Emblem con l’utilizzo degli Amiibo a loro dedicati.
Come in un fumetto
Lo stile grafico di Code Name S.T.E.A.M. è molto particolare. Cerca di mostrare al giocatore un fumetto che prende vita, con cutscene all’interno di vignette dinamiche, dialoghi in balloon, e suoni mostrati da onomatopee; il risultato finale è buono ed è convincente, grazie a colori molto sgargianti, e a un ottimo utilizzo di queste tecniche narrative. Il comparto tecnico tuttavia lascia un po’ a desiderare, con una grafica che poteva senz’altro essere molto più curata in termini di modelli poligonali e texture. Sapere di cosa è capace il 3DS e doversi accontentare di questo risultato lascia un po’ di amaro in bocca. Fortunatamente il comparto audio porta musiche orecchiabili e un buon doppiaggio, uniti a un’ottima longevità tra campagna e modalità online.
[signoff icon=”quote-circled”]Code Name S.T.E.A.M. è un titolo rivelato all’improvviso, inaspettato, e decisamente fuori dai canoni Nintendo. Tuttavia in un periodo dove i giochi di strategia di un certo calibro sembrano essere quasi scomparsi, ci pensa questo a riaccendere la fiamma. Nonostante una difficoltà piuttosto spietata, riesce a non risultare mai frustrante e a regalare invece all’utente una dose di carica in più, così da spronarlo a provare e riprovare fino a superare in intelligenza le truppe nemiche con le proprie strategie. Decisamente un gioco da provare.[/signoff]