Close to the Sun – Recensione – Nintendo Switch
Se siete turbati di circumnavigare nel bel mezzo dei mari più freddi in assoluto, contornate da una nave misteriosa piena di avversità beh, purtroppo, quest’avventura potrebbe terrorizzarvi più di quanto immaginiate. Ebbene sì, con Close to the Sun gli italiani di Storm in a Teacup hanno svolto un lavoro eccezionale su molti fronti, tra cui spicca principalmente il comparto narrativo dedicato a quest’opera multimediale. Dopo aver fatto il suo debutto lo scorso anno su PC, la nota avventura horror arriva finalmente su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch grazie alla stretta collaborazione tra Wired Productions e lo studio romano.
Dopo averlo già testato tempo addietro su PC, quest’oggi vi racconteremo da un’altra prospettiva la storia di Nikola Tesla e dell’intramontabile Helios sulla piccola di casa Nintendo, andando ad analizzare i pregi e difetti presenti in questa versione di gioco. Come si comporterà il titolo sull’ibrida della grande N? Sarà in grado di rispecchiare la meravigliosa opera già vissuta su Windows? Alzate l’ancora, accendete i motori, ci aspetta un lungo e tenebroso viaggio.
Una vicenda particolare
Molti di voi conosceranno abbastanza bene la trama presente in Close to the Sun, per cui ci limiteremo a “rinfrescarvi” la memoria con un piccolo riassunto sulle vicende che affronteremo in quest’avventura tutta nostrana. Ci troviamo nel 1897 in compagnia della giornalista Rose Archer pronta a raggiungere la sorella Ada sulla Helios, una possente nave laboratorio la cui esistenza è dovuta all’incompreso, nonché genio, Nikola Tesla. Il nostro viaggio inizia con l’arrivo di una lettera da parte di Ada che ha una richiesta non solo misteriosa, ma anche alquanto diretta… Il nostro viaggio iniziale, utile sia per prendere dimestichezza con i comandi che con i svariati tutorial presenti in-game, ci porterà a una nave a tratti inquietante e completamente abbandonata.
Esplorando l’inquietante nave, verremo a conoscenza di alcuni documenti che ritraggono Nikola Tesla come un folle paranoico, scoprendo infine che la vicenda è più complicata di quanto pensassimo. In quest’avventura saremo in stretta comunicazione con Ada che, grazie a a un futuristico trasmettitore, riusciremo a parlare e a farci strada per le vaste sale della mastodontica nave. Il nostro scopo principale sarà indubbiamente quello di ricongiungerci con la sorella ma, nel frattempo, andremo a interagire con alcuni personaggi che ci aiuteranno nella nostra impresa.
In Close to the Sun saremo catapultati in un’avventura in prima persona caratterizzata da svariati enigmi ambientali, documenti sparsi per l’ambientazione di gioco e infine da lunghi dialoghi che amalgamano la breve esperienza videoludica. Dopo alcune ore di gioco, andremo a scoprire man mano l’interessante sceneggiatura che si cela dietro al titolo che, lo ammettiamo, ha dei colpi di scena alquanto interessanti. Nonostante i colpi di scena e della poca suspense presenti nel gioco, intuiremo sin da subito le vicende dell’intera trama di gioco: sì, i documenti presenti nel gioco e alcuni dialoghi con dei determinati personaggi ci porteranno a intuire immediatamente come andranno a finire le vicende di Close to the Sun. Nonostante alcune pecche dovute principalmente ai ritmi con cui viene vissuta la trama di gioco, la storia presente in quest’opera multimediale non ha niente da invidiare a opere mastodontiche presenti a oggi nel panorama videoludico. Come andrà a finire questa misteriosa vicenda? Scopritelo acquistano il titolo!
L’energia scorre quasi potente su Switch
Se possiamo apprezzare a tratti il lato narrativo del gioco, non possiamo di certo dire lo stesso sulla qualità tecnica di questa versione per Switch: purtroppo dobbiamo segnalarvi che il frame rate affligge in maniera spaventosa l’intera opera multimediale, addirittura potrete assistere ad alcuni cali anche sotto i 20 FPS. Artisticamente parlando il titolo è sorprendente, sopratutto grazie all’Unreal Engine 4 che, miracolosamente, brilla sull’ibrida di casa Nintendo: alcune architetture sono ben curate e risalteranno in maniera positiva all’occhio del giocatore durante l’esperienza di gioco.
Non possiamo dire lo stesso dei modelli poligonali dei personaggi che, vi saremo sinceri, vanno a richiamare una generazione di console ormai lasciata alle spalle già alcuni anni fa… Niente di eclatante eh, ma una maggiore ottimizzazione sarebbe stata utile sia agli utenti che all’opera stessa.
Abbiamo potuto notare anche un forte effetto pop-up durante l’esplorazione o durante i caricamenti di alcune zone un po’ più ampie ma, purtroppo, questo è dovuto principalmente all’hardware della piccola Nintendo Switch. Durante la nostra esperienza di gioco, abbiamo testato Close to the Sun sia in modalità portatile che in modalità Dock, risultandoci abbastanza buono in entrambe le modalità: in portabilità il titolo si difende benissimo nonostante alcuni difetti grafici, mentre in modalità dock il titolo cerca di dare il meglio di sé con i suoi 720p e 30 FPS fissi.
Se c’è una cosa che ci ha più colpito durante la nostra sessione di gioco è sicuramente la colonna sonora presente in quest’opera tutta italiana: le musiche presenti in Close to the Sun sono alquanto particolari e sempre suggestive, accompagnandoci positivamente nei momenti di suspense o durante una semplice esplorazione.
Un altro punto positivo lo dedichiamo al doppiaggio presente in-game, che vi garantirà un’esperienza più unica che rara: la qualità del doppiaggio è a dir poco eccelsa, ma questo lo sapevate già. Possiamo confermare e appezzare la volontà del team di sviluppo nel creare e credere fino in fondo in una delle opere videoludiche più interessanti presenti nel panorama dei titoli indie.
Siamo certi che Storm in a Teacup saprà rifarsi con il loro prossimo titolo, magari proprio con il sequel di Close to the Sun…
Dopo averlo giocato per diverse ore, possiamo assicurarvi che Close to the Sun è un’esperienza da vivere in tutte le sue forme, che sia portatile o casalinga vivrete una storia piena di misteri, intrighi e avversità. Se siete in cerca di una trama che vi tenga incollati per alcune svariate ore e non avete problemi a scendere ai compromessi legati all’hardware di Nintendo Switch, vi consigliamo appieno questa piccola perla tutta italiana. Close to the Sun non sarà il miglior porting visto sulla piccola della casa di Kyoto, ma vi assicuriamo che il lavoro svolto dal team è più che soddisfacente. Vi ricordiamo che il titolo è disponibile sia in versione digitale (eShop) che fisica (Limited Edition) alla modica cifra di 29,99 €
Per quale piattaforma acquisterete il titolo? Avete già avuto modo di provare il gioco su PC?
Pro
- Storia Interessante
- Artisticamente buono
- Doppiaggio di qualità
- Musiche eccezionali
Contro
- Frame rate inaccettabile
- Tecnicamente da migliorare
- Esige una patch correttiva
- Effetto Pop-up evidente