Chrono Trigger – Recensione Chrono Trigger
C’era una volta…
C’era una volta, non troppo tempo fa, una software house chiamata Squaresoft, che per buona parte degli anni ‘90 aveva la quanto mai bizzarra abitudine di sfornare capolavori con la stessa facilità con la quale ai nostri giorni la Square Enix snocciola spin off, remake, e conversioni, facendo soldi a palate.
La Square aveva già da anni conquistato il mercato del Sol Levante grazie ai primi 6 capitoli della serie Final Fantasy e i due episodi della saga Seiken Densetsu, e stava progressivamente acquistando sempre maggiori consensi anche negli States (nel vecchio continente arriverà solamente nel 1997 con Final Fantasy VII).
Nel 1995 la casa del chocobo si apprestava a lanciare dapprima in Giappone e successivamente negli USA un RPG complentamente sganciato dalla saga principale Final Fantasy, un gioco che si segnalava per l’incredibile funzionalità di un gameplay del tutto originale, e per aver saputo sfruttare al meglio le potenzialità di uno Snes che, con il senno di poi, nemmeno con Final Fantasy VI ci aveva ancora fatto vedere tutto ciò di cui era capace. Il team di sviluppo del suddetto titolo poteva contare sull’esperienza e sulla creatività di Hironobu Sakaguchi (il padre della serie Fina Fantasy), sul lavoro di design del già celebre Akira Toriyama (l’autore di Dragon Ball), e sul genio di Nobuo Uematsu, anche se gran parte delle composizioni furono affidate ad un giovane Yasunori Mitsuda, che si segnalerà successivamente anche per le musiche di Xenogears, Chrono Cross e Xenosaga.
Nacque così Chrono Trigger, una delle ultime creazioni Squaresoft sulla console 16 bit della grande N, e probabilmente anche la più grande.
Svegliati Crono!
Anno 1000 A.D, Crono, il protagonista della storia, viene svegliato dalla madre che gli intima di correre alla fiera millenaria, dove Lucca (la migliore amica di Crono) lo sta aspettando per mostrargli l’ultima invenzione di suo padre. Il giovane spadaccino si avvia verso la piazza dove centinaia di persone provenienti dai più disparati angoli della terra si sono riunite a festeggiare. Qui il nostro protagonista incontra Marle, e assieme a lei va ad assistere al collaudo della nuova macchina costruita dal padre di Lucca, un macchinario in grado di teletrasportare chiunque! Viene richiesto un volontario, e Marle chiede di essere la prima a testare l’esperimento. Qualcosa però non va per il verso giusto, il suo pendaglio infatti provoca qualche interferenza con il portale per il teletrasporto e la ragazza scompare. Crono però si butta nel portale per salvarla…e come per incanto si ritrova nello stesso luogo, ma in un altro tempo, nel 600 A.D.
Qui non c’è bisogno di una De Lorean…
Così comincia Crono Trigger, con un viaggio nel tempo, e non sarà l’unico nel corso di questa mirabolante avventura. Mentre la storia prosegue viaggerete in molte epoche, come la preistoria (65.000.000 BC), l’era oscura della magia (12.000 BC), il medioevo (600 A.D.), il presente (1000 A.D), e perfino in un futuro post apocalittico dalle tinte cyberpunk (2300 AD), incontrerete nel corso del gioco una serie di personaggi, ognuno collocato in una diversa era, e se di Crono, Marle e Lucca farete presto la conoscenza, presto entrerà a far parte del party anche Frog, un fiero cavaliere tramutato in rana dal potente stregone Magus con cui dovrete presto incrociare il vostro cammino. In un laboratorio disabitato del futuro farete la conoscenza di Robo, un robot che si aggiungerà al gruppo per salvare il suo tempo, e nella preistoria combatterete a fianco di Ayla, una forzuta capo tribù, che combatte per salvare la razza umana da sempre in guerra con la razza dei Reptiti. Tutti questi personaggi così diversi l’uno dall’altro alla fine lotteranno per uno scopo comune: salvare il pianeta da un evitabile catastrofe rappresentata da una creatura, Lavos, che giunto nel nostro pianeta nella preistoria, si risveglierà il giorno dell’apocalisse nel 1999 A.D.
Se la trama può sembrare semplice sappiate che è solo una parvenza, durante tutto lo svolgersi del gioco verranno svelati sogni, punti di forza e debolezze dei personaggi del party, ognuno con un proprio background legato indissolubilmente al proprio tempo. Così sarà facile commuoversi nel conoscere la storia di un cavaliere privato del suo mentore e caduto in disgrazia, scoprire che anche il più malvagio degli stregoni può combattere per un nobile scopo, e rimarrete sorpresi imparando che anche un freddo robot dal cuore di metallo può provare dei sentimenti. In Chrono Trigger non avrete a che fare con una semplice ambientazione, ma con 5 diverse ere, ognuna diversa dall’altra, e come se non bastasse, le scelte che farete nel passato influiranno pesantemente nel futuro, andando così a modificare l’intera trama del gioco.
Non sarà quindi difficile sentirvi negli stessi panni di un novello Marty McFly, solo che qui non avrete bisogno di una De Lorean per viaggiare nel tempo.
Un gameplay eccezionale.
Oltre ad avere una trama profonda e versatile, Chrono Trigger fu (ed è tutt’oggi) un gioco estremamente innovativo, specie nel particolare sistema di combattimento che lo contraddistingue. Potrete utilizzare un massimo di 3 personaggi nel party, ed entrerete in modalita combattimento solo nei dungeon dove i mostri sono ben visibili (ebbene si, la Square già nel lontano 1995 aveva scoperto come evitare i tanto fastidiosi incontri casuali) e potranno persino essere evitati. Una volta accostati al mostro di turno ingaggierete il combattimento senza bisogno di nessun tipo di caricamento (i nemici si metteranno in posizione e non vi sarà nessun cambio di locazione), e potrete agire quando la barra per l’azione di ogni pg si riempirà, il che dipende dalla statistica velocità di ogni personaggio.
Come in Final Fantasy VI sono presenti i punti vita e i punti magia, ed ogni personaggio ha a disposizione un arma diversa con la quale attaccare, ma anche magie appartenenti a elementi differenti (per Crono il fulmine, per Frog l’acqua, per Lucca il fuoco etc etc) che si aggiungeranno aumentando di livello, così come le tecniche speciali, che si dividono in 3 tipi: singole (la tecnica sarà eseguita da un personaggio), doppie (la tecnica viene eseguita da due personaggi) e tripla (tecnica devastante che coinvolge tutti i membri del gruppo).
La grafica 2D del gioco per quanto possa risultare vintage ai nostri giorni (anche se nemmeno molti rpg in grafica 2D della PSX riuscirono a rivaleggiare con questo titolo appartenente ad una generazione precedente), fu capace di spingere il vecchio Snes dove nemmeno Final Fantasy VI aveva potuto arrivare, effetti trasparenza e animazioni che facevano gridare al miracolo vennero fusi sapientemente con il disegno di un ispirato Toryiama, mentre l’estrema cura dei fondali faceva il resto.
La longevità del titolo Square può apparire appena sufficiente (poco più di 20 ore di gioco), tuttavia per finire completamente Chrono Trigger e visualizzare tutti i finali (ben 13 finali differenti) occorreranno il doppio delle ore, così come per potenziare al massimo le caratteristiche di ogni personaggio. Oltre a questo vanno considerati gli innumerevoli mini giochi, come quelli presenti alla fiera del millenio (una specie di precursore della più conosciuta Gold Saucer), nel futuro (una corsa in moto in stile F-Zero!), e molto altro ancora. Ma i minigiochi non sono tutto, in Chrono Trigger sono implementate numerose quest che permetteranno di conoscere molti segreti dei vostri personaggi (ed anche di personaggi non giocanti, importanti ai fini della trama), di raccogliere armi e oggetti segreti, e di cambiare innumerevoli eventi della storia.
Se poi aggiungiamo che esiste la possibilità di affrontare Lavos in ogni momento del gioco, direi che non ci possiamo proprio lamentare.
Il comparto audio di Chrono Trigger è indubbiamente tra i meglio realizzati nella ventennale storia dalla casa del chocobo, e saranno queste composizioni a proiettare un giovanissimo e debuttante Mitsuda a lavorare anche ad importanti e futuri progetti Squaresoft. La colonna sonora del gioco ha goduto infatti di un ottimo successo, oltre al CD rilasciato all’epoca sono state eseguite nel corso degli anni anche molti arrangiamenti e persino una versione orchestrale.
«Se la storia deve cambiare, lasciatela cambiare. Se il mondo deve essere distrutto, così sia. Se il mio destino è morire, posso solo riderne» (Magus)
Passano gli anni, la grafica non fa più scalpore, ma questo capolavoro targato Square rimane un caposaldo nel panorama videoludico per quanto concerne gameplay e originalità, un titolo profondo ma allo stesso tempo dalla sconvolgente immediatezza, il tutto senza voler troppo rimarcare una realizzazione tecnica che rasenta la perfezione. Chrono Trigger non è un semplice rpg, ma una pietra miliare del genere e un termine di paragone per tutti i titoli usciti dopo il suo rilascio. Nonostante sia riconosciuto da molti addetti ai lavori e da altrettanti appassionati come uno dei GDR meglio realizzati di tutti i tempi (è posizionato tra i primi 20 miglior giochi di tutti i tempi in tutte le classifiche IGN), Chrono Trigger non ha mai goduto di una conversione PAL, venendo distribuito solamente in Giappone e negli States.
Nemmeno la conversione del 2001 per PlayStation (inserita assieme a Final Fantasy IV nella raccolta Final Fantasy Chronicles) venne destinata per il mercato europeo, coinvolgendo solamente il formato NTSC e quindi coloro che avevano già avuto la possibilità di provare questo titolo 5 anni addietro. Rimane un mistero sapere per quale motivo mamma Square e successivamente la Square Enix non abbia sviluppato un filone degno di nota anche per questa saga (a parte la semisconosciuta avventura grafica Radical Dreamers per Snes, e il seguito non ufficiale Chrono Cross per PSX). Di fronte a queste scelte noi possiamo solamente fare come il buon vecchio Magus, non ci resta che ridere sul destino di un gioco che ad oltre un decennio dal suo rilascio non sente ancora il gravoso peso degli anni.
Alcune informazioni aggiuntive
Qualche anno fa alcuni fans del gioco hanno tentato di far rivivere questo vecchio titolo per Snes in una nuova veste, attraverso un motore grafico completamente 3D, i progetti che prendevano rispettivamente il nome di Chrono Resurrection e Chrono Trigger Remake Project sono stati però forzatamente interrotti dalla Square Enix che minacciò di ricorrere alle vie legali. Innumerevoli sono le petizioni che si sono susseguite nel corso degli anni per convincere la Square Enix a lavorare su un possibile remake, ma tutte queste iniziative non hanno sinora ottenuto il risultato sperato. E’ invece da segnalare la bontà del progetto Chrono Symphonic, che raccoglie diverse rielaborazioni della colonna sonora del titolo targato Square.
Alla pagina Chrono Symphonic: Chrono Trigger ReMix Project sono inoltre scaricabili gratuitamente più di 80 minuti di nuovi arrangiamenti delle originali composizioni del duo Mitsuda – Uematsu.