Champions of Anteria – Recensione
Ubisoft è la software house delle saghe a tripla A come Assassin’s Creed, Watch Dogs o Splinter Cell ma non solo. Difatti su Pc vanta un esercito di team di sviluppo interni che sfornano in continuazione titoli molto interessanti per uno zoccolo duro di appassionati di strategici e gestionali che gradiscono molto i suoi prodotti. Uno di questi team è appunto Blue Byte che ha dato vita a una delle versioni più recenti di un classico come The Settlers.
Il team tedesco in questo caso ha dato vita a una IP nuova di zecca ossia Champions of Anteria che raccoglie l’eredità di The Settlers Champions Kingdom of Anteria. Il gioco mischia dinamiche da strategici a turni con combattimenti in tempo reale. Il setting è quello fantasy con influenze prese direttamente da DOTA 2.
Il regno di Anteria era un tempo ricco ma ora è caduto in un clima di terrore per via delle razzie di Chiomafredda, o degli attacchi dei predoni delle dune e del clan della Corona Scheggiata. Cinque impavidi guerrieri potranno porre fine a tutto questo. Stiamo parlando del tank mercenario Vargus, del chierico Brother Anselm, l’arciere Nursula, la killer Oona e il cecchino Baltasar. Il gioco mantiene sempre un’atmosfera molto scanzonata e infatti il narratore Bryan farà sempre molte battute soprattutto sul passato dei nostri personaggi.
Scopriremo ad esempio che Baltasar è diventato un guerriero solo perché non sa fare altro e perché i suoi vestiti sono adatti solo per quello. Anselm invece è stato cacciato dal suo ordine di monaci solo perché è un vegano. Questi sono solo alcuni esempi di come la narrazione risulti molto piacevole e sia costellata da colpi di scena come la minaccia del negromante Kale Daark.
Il gioco ha una sola modalità ossia la campagna principale e non è presente nessuna modalità “online” o “partita rapida”. Per fortuna ha un prezzo limitato viste le sole 20 ore necessarie per completare la campagna principale, che comunque sono più che sufficienti per garantire un divertimento adeguato. Dal punto di vista gestionale il gioco vede una mappa suddivisa in aree molto diverse tra loro che dovremo difendere di volta in volta dagli attacchi dei regni confinanti.
I nemici sono molto aggressivi e ogni volta tenteranno di riprendersi il mal tolto e anzi conquistare qualche territorio in più. La libertà in questo caso sarà massima e spetterà a noi decidere contro chi dirigere i nostri attacchi e quali zone lasciare quindi più o meno sguarnite. Potremo concentrarci su un nemico unico oppure giocare su più tavoli e quindi tenere a bada più orde contemporaneamente.
Passata questa fase dovremo gestire il nostro villaggio come in un “city builder”. I territori conquistati andranno colonizzati con la costruzione di edifici vari: fattorie, acquedotti e tutte quelle infrastrutture utili allo sviluppo dei nostri insediamenti. Alcuni edifici produrranno nuove risorse mentre altri vi serviranno per costruire armi e oggetti, un esempio su tutti la bottega del fabbro.
L’aspetto ruolistico invece è rappresentato naturalmente dalla gestione del party, in cui potremo personalizzare le statistiche dei nostri personaggi. Ogni personaggio è ben caratterizzato, con peculiarità molto spiccate e infatti dovremo considerare ogni approccio differente per ottimizzarli al meglio. Ogni personaggio ha uno stile ed è legato ad un particolare elemento naturale. Dovremo quindi considerare i bonus e i malus nei vari combattimenti. Gli scontri sfruttano una visuale isometrica con molte pause tattiche per mettere in coda attacchi e magie. Le missioni sono molto varie e infatti vanno dal tower defense allo stealth dietro le linee nemiche.
Dal punto di vista tecnico il gioco vede uno stile grafico molto simpatico e cartoonesco, colorato e con molti rimandi a World of Warcraft. La direzione artistica improntata sull’umorismo è sempre ottima, soprattutto nella grande caratterizzazione dei vari personaggi. Peccato per qualche glitch grafico di troppo. Il gioco è stato tutto localizzato in italiano nei testi ma non nel doppiaggio audio purtroppo.
Una buona IP che offre una buona ambientazione con tante note umoristiche piacevoli. La storia è ben scritta e i personaggi ben caratterizzati. Il mix di generi funziona e quindi gli appassionati delle atmosfere fantasy dovrebbero dargli un’occhiata.
Pro
- Personaggi ben caratterizzati
- Approccio analitico nella gestione del villaggio
- Campagna estremamente libera
Contro
- Modalità di gioco unica
- Componente GDR molto risicata