Burnout Crash! – Recensione Burnout Crash!
Dopo la pubblicazione per Playstation Network e Xbox Marketplace, Criterion Games sviluppa anche per dispositivi iOS, Burnout CRASH!, spin-off della serie Burnout e famoso soprattutto per il testimonial d’eccezione, David “Super Car” Hasselhoff, ironico protagonista del trailer di lancio per Xbox 360 e Kinect. La differenza principale rispetto alla versione casalinga è sicuramente il sistema di controllo che trova nel touchscreen l’alleato migliore.
Can You Master The Disaster?
Per una volta tanto, lo scopo del gioco non sarà quello di correre più velocemente degli avversari, ma di creare il peggior incidente della storia dei videogames automobilistici. Bunrout CRASH! ci vedrà impegnati in 6 differenti zone, 18 intersezioni stradali e 3 modalità diverse di gioco, per un totale complessivo di 54 livelli dove l’unico imperativo è creare il caos. In questa variante, Burnout abbandona la classica visuale in “soggettiva” per sposare la più consona “a volo d’uccello” che permette di tenere sotto controllo l’intero incrocio. Il gioco è tanto facile da imparare quanto difficile da padroneggiare, in tutte e tre le modalità proposte. Il giocatore guida la sua vettura lanciata a folle velocità verso il centro dell’incrocio: il compito è quello di far seguire il nostro dito dalla vettura cercando di generare al primo impatto il danno maggiore e coinvolgere più macchine possibili. Dopo il primo scontro si da il via al gioco vero e proprio che impone, con ripetuti e mirati colpi, di dirigere la nostra auto con le dita in altre zone dell’incrocio, provocando nuovi tamponamenti ed esplosioni, coinvolgendo un’area sempre più vasta, in un’ escalation di incidenti, degna del miglior telefilm tedesco (n.d.r. Cobra 11 docet!). Ovviamente non è tutto così semplice come sembra; benchè le auto si arrestino anche per le più piccole collisioni e di rado queste compiano ampie manovre evasive, i controlli touch dell’auto si rivelano essere lenti e poco precisi, costringendoci ad anticipare i movimenti dei veicoli e correggendo più volte il “tiro”, al fine di poter occupare anzitempo la traiettoria delle altre vetture.
Un flipper "moderno"
Lo scopo finale del gioco è quello di provocare specifici eventi, così da guadagnare stelle e sbloccare livelli ed auto nuove. Le tre modalità di gioco ruotano tutte intorno a questo stesso gameplay senza tuttavia apportare modifiche alla sostanza: nella modalità Road Trip dovete impedire che cinque vetture sfuggano al vostro incidente, in Rush Hour dovete creare il maggior numero di danni possibili in 90 secondi, al termine dei quali innescherete l’esplosione finale coinvolgendo tutto quanto sarà intorno a voi, infine in Pile Up darete sfogo al piromane che c’è in voi. L’obbiettivo finale è quindi chiaro, realizzare il maggior numero di punti sfruttando ogni minimo gesto, adottando una condotta così spericolata da incrementare al massimo contatori e moltiplicatori; quindi il nostro operato sarà così premiato da eventi catastrofici di ogni genere, come tempeste di ghiaccio, tornado, attacchi alieni e mostri di godzilliana memoria. Gli eventi, come il punteggio ed alcuni particolari obbiettivi, frutteranno da 1 a 5 stelle, il cui conteggio finale ci farà progredire con il gioco.
Come di consueto, il gioco è stato provato sia su iPhone che su iPad; se su iPhone la tipologia di gioco è perfetta anche per piccoli spostamenti e partite lampo, su iPad il maggiore inquadramento della scena permette di vedere con più precisione l’area di gioco e di non coprirla con le dita, come invece avviene giocando sullo smartphone. Ragione per la quale abbiamo avuto maggiori soddisfazioni giocando sul tablet. Burnout CRASH! integra, come altri giochi prima di lui, il sistema “Autolog” che, grazie alla piattaforma proprietaria di EA, “Origin”, permette di sfidare a distanza i nostri amici e condividere con loro le nostre prodezze.
Colonna sonora esplosiva!
Particolarmente piacevole la colonna sonora del gioco, che alterna brani originali dal ritmo rock a musiche famose degli anni settanta, ottanta e novanta, tra le quali citiamo volentieri il tema principale, “Crash” suonata dai “The Primitives”, la conosciutissima “Gold” degli “Spandau Balet” suonata durante la comparsa dell’auto d’oro, ma anche “Ice Ice Baby” di “Vanilla Ice” che non poteva non accompagnare la tempesta di ghiaccio.
La voce fuori campo che commenta gli eventi contribuisce ad esaltare ancor di più il gioco, così come i suoni delle esplosioni e delle carrozzerie che baciano, anche se il “boing” generato dalla gesture per muovere il veicolo oltre che essere fuori luogo, alla lunga è noioso e ripetitivo.
Per concludere, buono il level design del gioco, con una grafica colorata e ben dettagliata sia su iPhone che iPad, pur non distinguendosi per la varietà di modelli impiegati. Nonostante il piacevole risultato finale, forse il difetto più grande sarà quello di perdere la propria auto all’interno dell’ingorgo complice anche le dimensioni dell’iPhone e l’ampia inquadratura; ad ogni modo è doveroso sottolineare l’ottimo lavoro di conversione svolto dalla Criterion Software.
Concludendo
Burnout CRASH! è un arcade genuino, che soffre oggettivamente di ripetitività nelle meccaniche di gioco, ma che trova nei dispositivi portatili il suo habitat perfetto; partite dalla durata di una manciata di minuti e controlli che non richiedono una precisione chirurgica, sono probabilmente i due punti di forza del gioco che saprà impegnare i vostri tempi “morti”.