Buoy Boy
I continui miglioramenti tecnologici permettono ormai anche a cellulari e tablet di avere un parco di titoli videoludici complessi e longevi, spesso al livello di ottime produzioni per piattaforme portatili di Sony e Nintendo. Ma, a causa della stessa natura delle piattaforme portatili, i titoli che riscuotono più successo sono quelli immediati, dalle meccaniche semplici eppure accattivanti. Un Angry Birds qualsiasi è più adatto a un piccolo schermo tattile, piuttosto che a una piattaforma fissa, viceversa ben difficilmente un episodio di Elder Scrolls potrebbe avere la stessa presa su un iPhone o un tablet.
Proprio nel solco dei titoli semplici e immediati si colloca questo Buoy Boy, sviluppato dalla Alucina Studio, azienda messicana con alle spalle numerose applicazioni per cellulare, tablet e PC, e distribuito dalla Headup Games su piattaforme iOS.
Saltellando tra mille bolle blu
La giocabilità di Buoy Boy riprende quella ormai collaudata di molti altri Endless Running, come i vari Temple Run o il più recente Lara Croft: Relic Run e, come spesso accade in questi casi, la trama rappresenta solo un vago pretesto per un gradevole passatempo.
Dopo numerosi Endless Runner tra templi, foreste e rovine azteche, questa volta l’azione si sposta nel fondo degli oceani, dove impersoneremo un curioso protagonista intrappolato in una bolla d’aria alle prese con quattro differenti ambientazioni, nel tentativo di tornare alla sua forma umana.
Il sistema di controllo è quanto di più semplice e immediato si possa trovare, e non si discosta di molto da quello adottato da altri titoli simili: inclinando la piattaforma, sia essa un iPhone o in iPad, sposteremo il protagonista nelle relative direzioni (solo sinistra e destra) nel tentativo di raccogliere quante più monete possibile e bonus, tentando nello stesso tempo di evitare una fauna marina ostile e abbastanza variegata, tra piranha, squali e persino balene zombi. Esiste anche la possibilità di impostare i controlli tramite pad virtuale, ma è poco consigliabile: la sola levetta analogica copre quasi un quarto dello schermo.
A variare lo stile di gioco troveremo dei costumi alternativi, traguardi da raggiungere e alcuni bonus temporanei, invero piuttosto scarsi: Minimus, che riduce le dimensioni del nostro già piccolo eroe, permettendogli di schivare nemici e ostacoli più facilmente, Phasma, l’equivalente dell’invincibilità, e Magneto, che attira le monete situate nelle vicinanze.
Come in molti titoli simili, abbiamo la possibilità di resuscitare il nostro alter ego utilizzando le monete guadagnate e di condividere i nostri record su Facebook. Nulla di complesso, quindi, ma perfettamente in linea con una tipologia di prodotto semplice e immediata.
Blu profondo e colori sfavillanti
Gli Endless Runner, tranne rari casi (come il già citato Relic Run) non hanno mai fatto sfoggio di un comparto tecnico sofisticato, e Buoy Boy non fa eccezione. Il tutto si muove in modo pulito, colorato e fluido, anche se le animazioni sono abbastanza limitate e lo stile grafico tende a sgranare su schermi tattili più grandi.
A fronte di una veste grafica colorata troviamo delle musiche decisamente gradevoli e adatte al contesto, unite a effetti sonori abbastanza nella norma. Grafica e sonoro non sono nulla di eccellente, fanno semplicemente il loro dovere, ma a dispetto del comparto tecnico non proprio eccellente, il titolo tende a crashare sulle piattaforme meno recenti: noi lo abbiamo provato sia su iPhone 4, dove crasha spesso (nonostante il titolo sia ormai alla sua quarta patch), sia su iPad Air 2, dove invece gira perfettamente.
[signoff icon=”quote-circled”]Il colorato comparto tecnico del titolo della Alucina Studio e la sua estrema semplicità lo rendono un prodotto adatto ai più giovani o a chi cerca un passatempo senza troppe pretese, perfetto per allentare i momenti di noia. Supportato da un grazioso ed esauriente sito ufficiale, Buoy Boy non regge comunque il confronto con titoli simili ma ben più complessi e longevi, considerando poi che a differenza di altri Endless Running non è completamente gratuito (anche se piuttosto economico). Il problema principale del titolo è quello di inserirsi in un mercato videoludico ormai saturo di Endless Running, spesso più profondi e longevi, oltre che gratuiti. [/signoff]